Dieci canzoni famose con il sax
Abbiamo immaginato per i nostri lettori una ipotetica compilation dove l’unico protagonista è il sassofono: buon ascolto.
Il sassofono è uno strumento che pur avendo avuto un grandissimo protagonismo soprattutto nella musica jazz, è comunque riuscito a ritagliarsi il suo spazio nei generi musicali più disparati e i brani dove gioca un ruolo da protagonista oppure da semplice comparsa, tanto per usare un termine caro al cinema, sono tanti. Noi ve ne presentiamo dieci e credeteci, la selezione non è stata semplice.
Siamo certi che qualcuno resterà deluso per qualche esclusione eccellente e ce ne scusiamo fin da ora, altri invece, magari saranno d’accordo con noi nella scelta dei pezzi. Anzi, che siate d’accordo o meno con noi, fatecelo sapere. Ma basta chiacchiere e andiamo a scoprire le dieci canzoni famose con il sassofono più venduto.
Contents
Careless Whisper (George Michael)
Cominciare con Careless Whisper è d’obbligo essendo un pezzo noto a chi non è un appassionato di sax, oltretutto è presente in più film. Il brano è cantato e scritto da George Michael insieme al compagno degli Wham! Andrew Ridgeley. Il sax, invece, è suonato da Steve Gregory. Per capire l’impatto che ebbe questo brano basti pensare che dalla sua uscita ci mise due settimane a raggiungere il primo posto della classifica dei singoli in UK dopo aver esordito al dodicesimo posto.
Songbird (Kenny G)
Songbird rappresenta l’apice del successo ottenuto da Kenny G. Il brano fa parte dell’album Duotones pubblicato nel 1986, per essere più precisi è la canzone di apertura. Il singolo raggiunse la quarta posizione di Billboard. È un brano che piacerà ai fan di smooth jazz, meno ai puristi del jazz.
Body and Soul (Coleman Hawkins)
Body and Soul è un brano jazz registrato originariamente da Louis Armstrong ma è stata scritta da Robert Sour, Frank Eyton e Johnny Green per Gertrude Lawrence. Sono stati tanti i jazzisti che ne hanno proposto una loro versione. Coleman Hawkins ne ha fatto una versione strumentale per sassofono.
Take Five (Dave Brubeck Quartet)
Questo è un brano che a molti di voi sarà noto anche se magari non siete addentro alla scena cool jazz. Take Five è un brano del 1956 suonato dal Dave Brubeck Quartet, scritta da Paul Desmond che era il sassofonista del quartetto. A onor di cronaca va sottolineato come lo stesso Dave Brubeck ebbe un ruolo fondamentale nella realizzazione del brano avendone curato l’arrangiamento e altri aspetti, tuttavia, anche in nome della profonda amicizia che lo legava a Desmond, decise di lasciare a lui la paternità del brano.
Sassofono Contralto
Il sassofono TAS-131 è realizzato in ottone e si fa apprezzare per il soddisfacente rapporto tra la qualità complessiva, la dotazione di accessori e il prezzo di vendita.
Il cinturino mette in mostra qualche approssimazione nelle cuciture. Inoltre il moschettone è realizzato in plastica di bassa qualità, dunque difficilmente resisterà a un utilizzo intenso e prolungato del sassofono.
Questo sassofono contralto in Mib si colloca nella fascia media del mercato e si rivela una scelta più che adeguata per quanti vogliono uno step superiore dopo aver appreso i rudimenti dello strumento.
Libro
Raccoglie la bellezza di 101 spartiti per sassofono delle colonne sonore di altrettanti film. Permette così di esercitarsi ed eseguire brani molto famosi e orecchiabili. Semplice e intuitivo, è pensato in modo particolare per chi è alle prime armi con lo strumento.
Tra le colonne sonore incluse ci sono anche quelle di vari cartoni animati, una scelta ideale per i più giovani, un po’ meno per chi ha già qualche annetto sulle spalle e vorrebbe suonare qualcosa di più “serio”.
Un libro per principianti che mette a disposizione davvero molti brani, ridotti all’essenziale per permettere a chi si è da poco accostato al sassofono di poterli eseguire senza eccessive difficoltà.
Lettore MP3
Abbina un bel display Full HD da 3,5 pollici alla possibilità di scegliere il taglio di memoria preferito, da 8 fino a 128 GB, così da avere tutto lo spazio desiderato per la propria colonna sonora. L’interfaccia si rivela intuitiva e di facile gestione.
La reattività del touchscreen non è delle migliori e capita di dover insistere un po’ per ottenere l’esecuzione del comando desiderato. Traduzione in italiano dei menù non esattamente impeccabile.
Una soluzione valida e nel complesso economica. La qualità dei materiali è discreta, il lettore non è piccolissimo ma è robusto e vanta un bel display. A voi decidere quanta memoria avere a disposizione (e di conseguenza quanto spendere).
Here’s that Rainy Day (Stan Getz)
Here’s that Rainy Day è uno dei brani più famosi di Jimmy Van Heusen e fu pubblicato nel 1953. Proprio perché famoso, il brano è stato ripreso da più artisti. Tra questi c’è Stan Getz che ha fatto una cover per sassofono.
Just Friends (Charlie Parker)
Just Friends è un brano molto noto agli appassionati di Jazz. Il pezzo fu scritto nel 1931 da John Klenner e fu ripreso per il suo disco Charlie Parker with strings del 1949. Gli amanti del genere sicuramente gradiranno.
Theme For Ernie (John Coltrane)
Ancora jazz con John Coltrane e la song Theme for Ernie presente sull’album del 1958 Soultrane. Il brano è un omaggio a Ernie Henry, talentuoso sassofonista di Dizzy Gillespie morto a soli 31 anni in seguito a un’overdose di eroina.
St. Thomas (Sonny Rollins)
È un brano calypso/jazz, tra i più celebri eseguiti da Sonny Rollins. St. Thomas, dedicato all’omonima isola, in realtà è una riproposizione di una canzone folk inglese, The Lincolnshire Poacher, molto nota a Sonny Rollins in quanto la madre gliela cantava da bambino per farlo addormentare.
Escher Sketch (Michael Brecker)
Michael Brecker è stato uno dei sassofonisti più importanti della scena jazz. È stato fonte di grande ispirazione per molti sassofonisti dagli anni ‘80 in poi e non solo; basti pensare alle tante illustri collaborazioni con artisti che non facevano parte del circuito jazz come gli Aerosmith, Lou Reed, Dire Straits e tanti altri. Morto a soli 57 anni in seguito alla leucemia, ha lasciato una grande eredità di cui Escher Sketch ne fa parte a pieno titolo.
Footprints (Wayne Shorter)
Footprints è un altro brano classico del jazz. Lo troviamo sull’album Adam’s Apple di Wayne Shorter, pubblicato nel 1966. Ci piace sottolineare che in questo disco Shorter è accompagnato da musicisti del calibro di Herbie Hancock al pianoforte, Reggie Workman al contrabbasso e Joe Chambers alla batteria.
December 27, 2021 at 4:31 pm
Ottima scelta
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