I 7 Migliori Bassi Elettrici del 2024

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Basso Elettrico – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

Insieme alla batteria, il basso è la colonna portante del ritmo in qualsiasi genere moderno e può diventare protagonista nelle mani di un abile musicista, basta pensare ai grandi Jaco Pastorius, Les Claypool, Billy Sheehan e Flea. Se volete imparare a suonare questo strumento e state cercando un modello con un buon rapporto qualità-prezzo allora potete leggere la nostra guida dove troverete preziosi consigli su quale acquistare.

Chi non ha molto tempo a disposizione potrà subito dare un’occhiata a Fender Squier CV70 jazz bass che secondo noi è un buon entry level. In alternativa si può optare per PERFORMER 4 BLACK, Basso Elettrico Spector NS, dedicato a chi vuole ottenere buoni risultati dalle sue performance, senza spendere un occhio della testa. I pickup passivi assicurano un suono professionale e la struttura è maneggevole, perfetta per un principiante.  

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 7 Migliori Bassi Elettrici – Classifica 2024

 

 

Basso elettrico Fender

 

1. Fender Squier CV 70s Jazz Bass

 

Versione a cinque corde è un basso dotato di pickup attivi. Si tratta di uno strumento entry level che può fare al caso di tanti principianti in cerca di qualcosa che sia più di un giocattolo ma che non costi troppo.

La prima cosa che si nota è che il basso arriva già impostato correttamente: il manico è perfetto ed è necessario regolare giusto un po’ l’azione delle corde (ma è una questione di gusti).

Nessun problema con i tasti che sono correttamente incollati (a differenza di altri strumenti “high end”). Le corde di serie sono di buona qualità e non sono quelle più economiche, in questo modo non avrete alcun problema con la stabilità dell’accordatura. I pickup suonano bene e non sono emersi problemi né con l’elettronica nè con la struttura. 

Prima di acquistare questo basso, è importante notare che è molto pesantee, visto che si superano i 5 chilogrammi. Questo può effettivamente diventare un problema a un certo punto durante le prove o le esibizioni più lunghe.

 

 

Pro

Manico: Il basso ha un manico scorrevole, comodo e che non necessita di particolari regolazioni dopo averlo estratto dalla confezione.

Qualità/prezzo: A conti fatti è nostra opinione che il rapporto qualità/prezzo per il basso Fender in esame sia da valutare positivamente.

Corde: Contrariamente a quanto avviene spesso, le corde non sono di scarsa qualità e non avrete bisogno di sostituirle.

 

Contro

Peso: Supera i 5 chilogrammi, il che ne può rendere l’utilizzo un po’ faticoso a lungo andare.

 

 

 

 

Basso elettrico 4 corde

 

2. Performer 4 Basso Elettrico Spector NS

 

Se volete imparare a suonare questo strumento, il miglior basso elettrico per voi può essere quello di Spector: il Performer 4 Black infatti è strutturato per consentire al principiante di apprendere i fondamenti senza difficoltà.

Il manico Bolt On è suddiviso in tre pezzi e ha una forma affusolata di facile raggiungimento, per cui toccare i 24 tasti non diventerà un’impresa impossibile. I pickup passivi garantiscono un suono professionale, mentre il corpo in mogano ricorda quello delle versioni NS per chi già ha esperienza con il basso elettrico. 

Altre caratteristiche che possiamo segnalare sono il capotasto in grafite da 41,6 mm, le corde in nickel e il ponte di tipo Standard Performer Bridge. Il costo non è dei più bassi, ma è molto accessibile se si pensa alle prestazioni di quello che dovrebbe essere uno strumento entry level. 

 

Pro

Manico: Di tipo Bolt On, è pensato per consentire ai principianti un facile raggiungimento dei 24 tasti.

Corpo: La struttura in mogano ricorda quella originale, dei modelli NS per professionisti, appagando anche da un punto di vista estetico.

Risultati: Grazie ai pickup passivi potrete ottenere prestazioni pari a quelle professionali, con un suono che non vi lascerà scontenti.

 

Contro

Costo: Non aspettatevi un prodotto a prezzi bassi, ma la spesa è in ogni caso molto valida, date le caratteristiche del prodotto. 

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Kit basso elettrico

 

3. Donner Kit Basso Elettrico a 4 corde con borsa

 

Tra i migliori bassi elettrici del 2024 annoveriamo anche quello di Donner, tra i più venduti del web per il valido rapporto qualità/prezzo. Ha incontrato i pareri positivi degli utenti che lo hanno scelto per le sue caratteristiche, ideali per i neofiti, e per la presenza di una custodia.

Il manico è da 34”, è realizzato in acero e ha un profilo Modern C; la tastiera in perilla ha 21 tasti in ottone, mentre le meccaniche sono open gear. Altre caratteristiche sono, sempre per quanto concerne il manico, la presenza del body in tiglio a cui è avvitato, con finitura sunburst o nera; il ponte è il classico con quattro sellette, mentre il pickup split coil è collocato sul battipenna.

La fattura è molto interessante, specialmente in rapporto al costo, anche se la struttura, molto maneggevole per alcuni utenti, non lo è altrettanto per altri, che la considerano un po’ troppo pesante. Se non sapete dove acquistare questo modello nuovo, cliccate sul link in basso. 

 

Pro

Rapporto qualità/prezzo: Il costo di questo modello è molto valido in rapporto alle sue caratteristiche strutturali.

Fattura: Convince chi cerca un modello entry level che non pecchi per imprecisioni e che sia quindi appagante anche da un punto di vista estetico.

Caratteristiche: Oltre al manico da 34” in acero, avvitato a un body in tiglio, c’è la tastiera in perilla con 21 tasti in ottone.

 

Contro

Pesante: Potrebbe non essere la soluzione più giusta se siete alla ricerca di un basso elettrico particolarmente leggero. 

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Basso elettrico Ibanez

 

4. Ibanez GIO GSR180-BEM – Basso elettrico a 4 corde

 

La vostra ricerca non si ferma, perché volete ancora capire quale basso elettrico comprare? Date un’occhiata al modello proposto da Ibanez, che convince un po’ tutti coloro che badano anche all’aspetto dello strumento musicale che intendono imparare a suonare.

Un vero mix di suono e giocabilità, grazie alla struttura leggera e maneggevole, con un manico in acero e una tastiera purpleheart, oltre al pick-up Ibanez DXJ, che garantisce un suono dolce a singolo coil. Il ponte è B10 e garantisce un’intonazione regolabile e una stabilità vocale molto solida. 

Non è il prodotto più economico in circolazione, ma è caratterizzato da un buon rapporto qualità/prezzo, visto che si dimostra adatto a chi è entry level o a chi deve riprendere confidenza con uno strumento del genere. 

 

Pro

Estetica: Convince per la leggerezza della struttura, di un bel colore turchese, che piace a gran parte degli utenti.

Maneggevole: Gli entry level ne apprezzano la leggerezza, che permette di suonare senza sforzi e di imparare più velocemente.

Stabilità vocale: Viene garantita dal ponte B10, insieme all’intonazione regolabile con facilità.

 

Contro

Entry level: Non è un modello da consigliare a chi ha già grande dimestichezza con il basso elettrico, ma essenzialmente ai principianti. 

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Basso elettrico 5 corde

 

5. Ibanez SR505E – Basso Elettrico 5 Corde

 

Quello di Ibanez è un basso elettrico dedicato a chi ha già dimestichezza con lo strumento e desidera avere prestazioni di qualità, senza dover spendere una cifra troppo alta. Il corpo è leggero e costruito in okumè e frassino, sul quale montano cinque corde.

Il manico è in noce e jatoba, come la tastiera, dotata di 24 tasti medi; il ponte Accu-Cast  B505 è facile da regolare. Il pick-up doppio Bartolini BH2 è stato progettato per farvi ottenere un suono liscio, ma che può essere modificato grazie all’equalizzatore a tre bande.

Gli switch presenti sono EQ Bypass e uno a tre vie di media frequenza, per selezionare tra 250 Hz, 450 Hz e 700 Hz. Molto bello il colore del legno, che accontenta soprattutto chi non ama toni sgargianti.

Date queste caratteristiche, il prezzo non è proibitivo, anche se potrebbe non essere la prima scelta per chi ha problemi di budget.

 

Pro

Struttura: Molto leggera e maneggevole, è realizzata in frassino e okumè, mentre il manico è in noce e jatoba.

Caratteristiche: Il ponte Accu-Cast B505 facilita la regolazione delle corde, il pick-up doppio Bartolini BH2, invece, fornisce un suono liscio, che può essere gestito tramite l’equalizzatore a tre bande.

Estetica: Convince tutti coloro che non amano i bassi elettrici dai colori e dai toni troppo sgargianti.

 

Contro

Costo: Non è proibitivo per un basso di questo genere, ma rientra comunque in un budget abbastanza ampio.

 

 

 

 

Basso elettrico EKO

 

6. Eko Chitarra vpj-280 Black Bassi

 

Parliamo di una marca italiana produttrice di strumenti di buona qualità, venduti a un prezzo molto conveniente. È il caso di questo basso elettrico EKO che si presenta con un design classico ideale per lo studio di generi moderni come rock, blues e pop.

Il corpo in tiglio e i materiali di buona fattura gli conferiscono una buona resistenza, mentre il suono espresso risulta rotondo e corposo.

Gli utenti sono rimasti molto soddisfatti del bilanciamento dello strumento che consente di suonare ogni nota senza causare l’effetto ‘frizione’. È consigliato soprattutto ai principianti che cercano uno strumento venduto a basso costo, sebbene possa andare bene anche per i musicisti intermedi in cerca di una ‘riserva’. Vediamo quali sono i pro e contro nella nostra tabella, dopo la quale potete trovare il link del negozio online.

 

Pro

Economico: Il prezzo del prodotto è un ottimo incentivo per i principianti in cerca del loro primo basso con il quale iniziare a muovere i primi passi nel mondo della musica.

Materiali: I diversi utenti che lo hanno provato sono rimasti molto soddisfatti dalla qualità dei materiali dello strumento.

Suono: Corposo e rotondo, ideale per suonare diversi generi musicali come rock, pop e blues.

 

Contro

Liutaio: Come molti strumenti nuovi di zecca, anche questo basso richiede una visitina dal liutaio, cosa che dovete aggiungere alla spesa complessiva.

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Basso elettrico per iniziare

 

7. Vangoa Basso Elettrico Kit 4 Corde Bassi Elettrica Grandezza Naturale per Principianti

 

Il basso elettrico di Vangoa ha una struttura in solido pioppo, tale da reggere a tutte le prove alle quali vorrete sottoporlo. La tastiera è in blackwood, il manico invece è realizzato in acero con finitura premium sul retro, per maggiore comfort e un suono che non conosca limiti. 

Dotato di quattro corde, ha il pick-up P-bass che garantisce un tono molto profondo, accontentando tutti i bassisti, dagli entry ai professionisti, anche se è da prediligere per gli studenti. Nella confezione troverete inoltre tutto il necessario per conservare il basso: una borsa imbottita e impermeabile, con una tasca esterna, per inserire accessori come il plettro.

Grazie agli spallacci e alle cinghie laterali, non sarà difficile trasportarlo e anche accedere all’interno della borsa. Nonostante però ci siano anche le corde extra, il panno per la pulizia e il manuale, a volte mancano elementi come l’accordatore, il capotasto e i plettri, che avrebbero dovuto essere inclusi.

 

Pro

Caratteristiche: Il basso di Vangoa ha una struttura in pioppo, resistente all’uso, la tastiera in blackwood e il manico in acero, con quattro corde.

Borsa: Quella compresa nel prezzo è imbottita, per cui permette di tenere al riparo il basso mentre lo si porta con sé.

Per tutti: Questo modello, dal costo ragionevole, va bene tanto per gli entry level quanto per i professionisti.

 

Contro

Accessori: Può accadere che manchino alcuni di quelli inclusi nella confezione, con disappunto per chi se li aspettava al completo. 

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Accessori

 

Corde per basso elettrico

 

Corde per Basso Elettrico Ernie Ball Hybrid Slinky Nickel Wauge

 

Tra le corde per basso elettrico più amate le Ernie Ball si guadagnano un posto d’eccezione nel cuore di tutti i bassisti. Completamente in nickel, assicurano un suono estremamente preciso sia con il plettro sia con le dita.

Sono molto versatili quindi vanno benissimo per suonare qualsiasi genere.

Per l’hard rock e metal offrono un tono ricco ed equilibrato anche quando si eseguono brani a velocità serrate.

Nel funk o in generi dove contano melodia e groove, le corde Ernie Ball si fanno rispettare, infatti sono molti i bassisti esperti della tecnica ‘slap’ che le prediligono.

 

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Amplificatore per basso elettrico

 

Blackstar FLY 3 Bass Amp BK

 

Se cercate un valido amplificatore per basso elettrico che non costi troppo, allora potete puntare su questo modello di Blackstar.

I materiali sono di ottimo livello, infatti risulta molto solido e resistente, sebbene sia allo stesso tempo non particolarmente pesante.

Il suono è di buon livello con frequenze ben equilibrate che permettono di esprimersi al meglio nei generi musicali più disparati.

Certo, aumentando il livello del volume tende a distorcere, del resto stiamo parlando di un prodotto economico.

A nostro giudizio la potenza di 3W non è adeguata per suonare all’aria aperta ma si tratta di un amplificatore più adatto per essere utilizzato al chiuso.  

 

 

 

 

 

Guida all’acquisto – Come scegliere un buon basso elettrico?

 

Avete letto le nostre opinioni ed effettuato una comparazione tra le offerte dei modelli venduti online, ma avete ancora qualche dubbio su come scegliere un buon basso elettrico allora vi invitiamo a leggere questa guida dove vi illustriamo quali sono le caratteristiche da valutare prima di acquistare uno strumento.

Tenete sempre conto che non sempre il basso elettrico migliore per principianti è quello più costoso, anzi spesso per cominciare è meglio partire da un modello poco costoso. Quindi, i neofiti dovrebbero puntare per la qualità-prezzo, mentre i musicisti avanzati vorranno un basso elettrico di livello più alto e di conseguenza con un prezzo superiore.

4 o 5 corde?

Probabilmente avete visto su Internet o in qualche negozio di musica bassi a 5 corde che vi hanno fatto illuminare gli occhi. Non per frenare il vostro entusiasmo ma più corde non si traduce in una performance migliore. Fondamentalmente strumenti come la chitarra a 7 o a 8 corde e il basso a 5 o 6 corde si utilizzano principalmente nei generi musicali più ‘duri’, specialmente nel metal estremo o nel progressive metal.

Per imparare i fondamentali vi basterà un basso a 4 corde, anche perché all’inizio dovrete abituare le mani alla grandezza del manico e farle diventare più ‘elastiche’. Inoltre partire subito con una corda in più può confondervi non poco le idee, specialmente a livello teorico. Anche se siete dei metallari convinti e non vedete l’ora di distruggere la barriera sonora, partite comunque da un 4 corde. Nel giro di un anno di pratica assidua potrete passare al 5 corde senza alcun problema.

 

Marca

Diteci che genere ascoltare e vi diremo quale basso elettrico comprare! Quando si inizia a studiare un nuovo strumento, spesso non è importante sceglierne uno adatto per il proprio genere musicale preferito, ma in molti casi può aiutare. Per esempio se amate il metal o l’hard rock allora i bassi Fender o Squire non fanno per voi. Al contrario questi sono particolarmente adatti per generi più ‘soft’ come pop, jazz, blues e rock leggero.

Se siete dei metallari allora potete puntare su un Warwick o un ESP. Anche i bassi LTD (sottomarca di ESP) vanno benissimo per i generi più estremi. Se invece non avete ancora le idee chiare o se state facendo un regalo a un ragazzo che deve ancora sviluppare il suo gusto musicale, allora potete puntare su un Ibanez o su un EKO. Tenete conto che marche come Warwick, ESP, Gibson e Fender sono molto costosi, mentre si possono trovare modelli con un buon rapporto qualità-prezzo di LTD, Squire, Eko e Ibanez.

Kit

Una volta acquistato il basso elettrico vi serviranno un amplificatore per poter suonare, una custodia per il trasporto, un accordatore e magari anche un cambio corde. Sono accessori indispensabili che si possono facilmente trovare sul mercato, a prezzi diversi. In realtà potreste anche pensare di comprare un kit che li include tutti, insieme ad un basso elettrico. Non solo risparmierete, ma in questo modo avrete subito tutto l’occorrente per poter iniziare a suonare!

Tenete conto però che il basso elettrico venduto con i kit solitamente non è proprio eccezionale, quindi consigliamo questa scelta solo ai principianti o a chi vuole fare un regalo. Se invece avete già pensato ad un amplificatore da comprare a parte, potete optare per un basso elettrico venduto solo con la custodia. Ricordate però di procurarvi sempre un set di corde nuovo, perché quelle di fabbrica non sono mai di alta qualità e vanno cambiate immediatamente.

 

 

 

Domande frequenti

 

Che differenza c’è tra un basso a 4 e uno a 5 corde?

L’accordatura standard dei bassi a 4 corde è E A D G (Mi, La, Re, Sol) mentre nel basso a 5 ci sarà anche l’ultima corda in Do. Fondamentalmente il basso a 5 corde viene utilizzato soprattutto nei generi più ‘tecnici’ dove sono necessarie più corde per poter sfruttare armonie e scale più complesse.

Il progressive metal, la fusion e a volte anche alcuni sottogeneri del metal estremo vedono il basso a 5 corde spesso protagonista. Molto spesso i bassisti usano un 5 corde per adattarsi alle tonalità e alla profondità di suono delle chitarre con 7 corde. In generale per cominciare conviene sempre partire da un 4 corde, per poi passare a un modello a 5 o 6 corde quando si inizia a sviluppare una buona manualità.

 

Com’è fatto il basso elettrico?

Il basso elettrico è molto simile a una chitarra elettrica: è composto da una cassa con pick-up, un battipenna, una tastiera e una paletta con le chiavi per l’accordatura. Il suono viene generato dal segnale elettromagnetico che passa dall’amplificatore ai pick-up e che si propaga nella cassa armonica.

Troverete anche le manopole per il volume e l’equalizzazione dei diversi pickup, a differenza delle chitarre che dispongono di un selettore. Potete trovare sul mercato bassi con pickup attivi e passivi, i primi sono alimentati anche da una batteria, mentre i secondi solo dal segnale elettromagnetico. I pickup attivi sono ottimi per chi cerca un suono più preciso, ma è disposto a sacrificare un po’ il ‘calore’ e il ‘feeling’.

 

Come settare un basso elettrico?

Prima di tutto procuratevi delle corde nuove e un accordatore elettronico. Una volta che il basso vi verrà consegnato controllate che non ci siano parti danneggiate e che collegandolo all’amplificatore il suono sia comunque ben udibile. Contate che le corde di fabbrica sono di bassa qualità, quindi dovrete cambiarle.

Per il settaggio potete provare a modificare l’altezza del ‘truss-rod’ agendo sulla vite posta sull’estremità del manico e sulla paletta, ma vi consigliamo di fare molta attenzione perché rischiate di danneggiare i componenti nel caso non riuscite a regolarvi correttamente. Potete anche regolare l’action delle corde provando a modificarne l’altezza sempre agendo sulle viti presenti sul ponte. Corde più alte produrranno un suono più profondo, ma saranno più dure da premere. In generale se siete alle prime armi non toccate niente e portate lo strumento da un liutaio.

 

Come amplificare un basso elettrico?

Per amplificare un basso elettrico avrete bisogno di un… amplificatore. Non preoccupatevi di dover acquistare una cassa costosa con una ‘testata’ o preamplificatore a parte, infatti se siete alle prime armi vi conviene optare per un pratico cabinet che unisce sia lo speaker sia il pre-amp. Per il collegamento tra l’amplificatore e il basso vi servirà un cavo jack da 1/4 (6,35mm), mentre l’amplificatore andrà collegato alla presa della corrente.

Regolate il volume e le frequenze, provando a suonare le corde e vedere qual è il suono più adatto. In generale cercate di non aumentare i bassi a dismisura e teneteli su un livello leggermente più alto rispetto a medi e alti che devono comunque essere presenti.

 

 

 

Come suonare il basso elettrico

 

Molti pensano che il basso elettrico sia uno strumento abbastanza semplice da suonare, ma questo non è assolutamente vero. Bistrattato dai chitarristi e spesso incompreso dai batteristi, il povero bassista si trova spesso a doversi inventare di tutto per poter brillare di luce propria all’interno delle composizioni.

La sfida del basso elettrico a livello teorico, tecnico e soprattutto armonico può essere molto elevata, specialmente se si decide di studiare il finger-style. Suonare con le dita è l’essenza del basso, sebbene nei generi più ‘giovani’ come l’hard rock e il metal spesso si utilizzi il plettro. Se vi state chiedendo come fare a imparare a suonare o come approcciarsi al nuovo strumento, possiamo darvi qualche dritta in questa sezione.

 

 

Studio

Il basso a 4 corde può essere sia lo strumento portante delle composizioni oppure far parte della sezione ritmica con la batteria. Il confine tra le due cose è molto sottile, quindi a seconda dei generi musicali che più vi piacciono dovrete decidere quale strada intraprendere. Se amate il funk, il blues o il jazz allora non avete scampo: dovrete studiare il finger-style. La tecnica di questo stile non è affatto facile, infatti vi consigliamo di prendere qualche lezione almeno per iniziare a praticare i fondamentali.

Nulla vi vieta di provare da autodidatti, su Youtube potete trovare una quantità di video davvero impressionante registrati da musicisti volenterosi di condividere la loro conoscenza con i meno esperti. Non pensate però che una volta imparato il finger-style suonare con il plettro sia una passeggiata! Si tratta di due studi completamente diversi dello strumento a livello tecnico che richiedono coordinazione e pratica.

 

Le corde nuove

Una volta ricevuto il basso elettrico potete immediatamente iniziare a suonarlo un po’, ma contate che le corde di fabbrica sono sempre di bassissima qualità e spesso molto vecchie. Questo vuol dire che se avete intenzione di suonare con la giusta tonalità dovrete prima di tutto sostituirle e poi accordarle. Per fare questo avete bisogno di un set di corde nuovo e di un accordatore elettronico.

Cambiare le corde al basso elettrico non è difficilissimo, ma le prime volte dovrete munirvi di un po’ di pazienza ed eseguire l’operazione molto lentamente. Potete aiutarvi con dei pratici tutorial su Youtube che vi illustreranno come fare un passo alla volta. Ricordatevi di tenere sempre il basso ben accordato, aiutandovi con un accordatore elettronico per trovare la giusta tonalità di ogni corda. All’inizio è sempre bene accordare perfettamente ogni corda, dato che dovrete sviluppare l’orecchio alle tonalità corrette.

 

 

Amplificatore

Come potete immaginare, il basso elettrico va collegato ad un amplificatore per poter suonare. Non pensate però che vada bene un qualsiasi amplificatore per chitarra o uno speaker, infatti dovrete procurarvi un cabinet adeguato. Se siete alle prime armi potete evitare di acquistare un pre-amp separato e una cassa, perché solitamente questa configurazione si utilizza in sala prove o nei live. Per praticare a casa sarà sufficiente un cabinet con preamplificatore incorporato che vi permetterà di regolare il volume, le frequenze e aggiungere qualche effetto.

 

 

 

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