Le 8 migliori ocarine del 2024

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Ocarina – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

Non uno strumento diffusissimo ma che sicuramente gode di un buon numero di estimatori, soprattutto da parte degli appassionati di strumenti a fiato. Stiamo parlando dell’ocarina che, se non lo sapete, è stata inventata da un italiano, tale Giuseppe Donati di Budrio. La data non è certissima, c’è chi fa risalire l’invenzione al 1853 e chi un po’ più avanti ma pare comunque assodato che l’evento risalga alla primissima seconda metà del 1800. 

Ad ogni modo questi sono discorsi che ci interessano relativamente perché ciò che vogliamo proporvi è qualcosa di ben più moderno come questi due modelli: la Ohuhu Zelda Ocarina che è consigliata ai fan della saga del videogame per Nintendo Zelda che sono in cerca di gadget da collezionare, la Night By Noble Plastic Ocarina AC ha un buon suono, è resistente e richiede una lieve immissione di aria per essere suonata.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 migliori ocarine – Classifica 2024

 

L’ocarina è uno strumento che offre realmente una ampia varietà di scelta, come potrete vedere anche dalla nostra classifica ma soprattutto dalla recensione scritta per ogni strumento della nostra selezione. A proposito, se volete sapere dove acquistare la vostra nuova ocarina potete dare un’occhiata ai link che vi proponiamo e confrontare i prezzi con altre fonti.

 

 

1. Ohuhu Zelda Ocarina Strumento con cordino da collo 

 

Possiamo giudicare questa ocarina secondo due chiavi di lettura,ossia, come oggetto da collezione (sebbene di poco valore) oppure come strumento musicale; in base a questi diversi punti di vista il giudizio può essere positivo oppure negativo. Alla fine abbiamo deciso di premiare la Ohuhu perché è evidente che lo scopo del produttore era ed è dare al cliente una riproduzione dello strumento della celebre saga the Legend of Zelda e la presenza del particolare espositore a forma di mano è senza dubbio una conferma del fatto che questa ocarina sia nata per essere messa in bella mostra insieme ad altri gadget. 

Dal punto di vista strettamente musicale si tratta di una ocarina cromatica in Do acuto. Il suono non è un granché sia per qualità sia per intonazione, inoltre non pochi hanno difficoltà ad emettere suoni. 

Lo strumento è accompagnato oltre che dal già citato espositore da una custodia morbida un laccetto e alcuni spartiti per cominciare a fare pratica. A conti fatti possiamo ritenere buono il prezzo.

 

Pro

Estetica: L’ocarina è molto bella ed è la fedele riproduzione di quella resa celebre dal videogioco Nintendo. Il colore è molto bello.

Accessori: Non sono pochi quelli che accompagnano lo strumento, la custodia morbida è molto utile ma ciò che ci è piaciuto di più è l’espositore.

Costo: Non eccessivo il prezzo, anzi, diciamo pure che è buono per un oggetto da esposizione come questo che è ben curato nei dettagli.

 

Contro

Da esposizione: Suono e suonabilità sono due grossi punti deboli dell’ocarina: non è intonata e far uscire le note è abbastanza complicato e non certo per l’imperizia di chi la suona.

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2. Night By Noble Plastic Ocarina AC 

 

L’ocarina a 12 fori Night by Noble è realizzata in materiale plastico ma i puristi della terracotta, gentilmente, non saltino subito alla recensione successiva perché non siamo al cospetto di uno strumento di pessima qualità, anche se magari potrebbe costare di meno. 

Tralasciando il vantaggio di una maggiore resistenza e quindi praticità nel supporto e volendo sorvolare sulla piacevole sensazione al tatto, a proposito è antiscivolo, il suono che ne viene fuori non è affatto male e certamente migliori di tante altre ocarine di plastica. L’intonazione è buona anche se magari non consigliamo lo strumento a un professionista ma come entry level c’è da essere parecchio soddisfatti. Per emettere il suono basta uno sforzo minimo.  

L’articolo è ben curato anche nel packaging cosa che lo rende perfetto per un regalo, la bella figura è garantita. Insomma, ci è piaciuta e lo ripetiamo, l’unica cosa che ci lascia un po’ titubanti è il prezzo, inoltre non ci sarebbe dispiaciuta la presenza di qualche extra come magari un paio di spartiti per cominciare a suonare.

 

Pro

Materiali: In altre occasioni l’avremmo pensata diversamente ma questa volta dobbiamo dire che i materiali plastici ci sono piaciuti, l’ocarina è resistente e piacevole al tatto.

Suono: Lo strumento emette un buon suono, sufficientemente intonato, oltretutto non serve un grande sforzo per suonarlo.

 

Contro

Prezzo: Pur restando della nostra convinzione che questa ocarina sia una buona entry level, riteniamo il costo eccessivo.

Accessori: Non è accompagnata da alcun tipo di accessorio, ci sarebbe bastato anche qualche spartito per cominciare a imparare dei pezzi, anche semplici.

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3. Awef ocarina in ceramica 12 fori tonalità Do alto

 

Ocarina 12 fori realizzata in ceramica, ha una buona estetica. Lo strumento si tiene comodamente in mano e l’emissione delle note non richiede un particolare sforzo dei polmoni. Anche alla luce di un prezzo abbordabile possiamo tranquillamente ritenere lo strumento adatto ai principianti. 

I fori sono sufficientemente incavati per individuarli immediatamente al tatto e assumere subito la corretta posizione delle dita per emettere le note desiderate. L’intonazione non è perfetta e questo rafforza la nostra opinione circa il fatto che si tratti di una ocarina per principianti. 

In particolare i problemi succitati si riscontrano sulle note più alte. Insieme all’ocarina ricevete alcuni accessori, tra questi segnaliamo la custodia morbida e un laccetto oltre a un libretto con un po’ di canzoni ma non aspettatevi di trovarlo in italiano.

 

Pro

Sforzo: Per emettere le note non serve sforzare troppo i polmoni, il suono viene prodotto anche con una leggera immissione d’aria.

Comoda: L’ocarina si tiene comodamente in mano, i fori poi sono ben incavati pertanto è più semplice individuarli con le dita.

Accessori: Viene venduta insieme a una buona custodia morbida che la preserva dai danni, nella confezione trovate anche un laccetto e un libretto.

 

Contro

Intonazione: L’ocarina non è perfettamente intonata, il difetto emerge in particolare sulle note più alte. Non adatta ai professionisti.

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4. Night by Noble Plastic Ocarina avorio AC

 

Night by Noble è un brand che si è messo in luce per la buona qualità delle sue ocarine. Sia chiaro che stiamo pur sempre parlando di uno strumento per principianti ma che riserva comunque delle belle sorprese… almeno per chi ancora non conosce il marchio. 

L’ocarina è realizzata in materiale plastico ma non ha nulla da invidiare a tante altre fatte in terracotta ma dal suono mediocre. Qui, invece, il suono è buono e non bisogna neanche sforzarsi per emetterlo. È molto resistente ma al contempo anche piacevole al tatto, i 12 fori sono precisi, l’intonazione è sufficientemente buona. 

Per la natura stessa del materiale, l’ocarina resta saldamente in mano. Peccato per l’assenza di accessori e per il prezzo che è un filino alto ma che, probabilmente rispecchia il valore dello strumento. Se cercate qualcosa che suoni bene e che sia resistente, la Night by Noble può rivelarsi un acquisto soddisfacente.

 

Pro

Suono: L’ocarina suona molto bene, le note si emettono senza difficoltà, non serve molto fiato e ciò è un vantaggio soprattutto per i principianti.

Materiali: Non è in terracotta ma la plastica usata per la sua costruzione è secondo noi di prim’ordine e poi è molto piacevole al tatto.

Fori: Da lodare la loro precisione, si tratta di un altro dettaglio che dà la misura della buona qualità dello strumento.

 

Contro

Accessori: Non chiediamo molto ma, anche considerato che questa non è la più economica delle ocarine, almeno una custodia avrebbe fatto comodo e piacere.

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5. Thomann AC Stein Double Ocarina

 

Con la proposta di Thomann si sale di livello, visto che parliamo di un’ocarina realizzata a mano e in argilla, perciò anche più costosa rispetto ai modelli in plastica. Il primo pensiero all’apertura della confezione è stato che si abbia a che fare con un vero e proprio pezzo di artigianato.

Ha un buon peso, risulta solida al tatto ed è dotata di un foro in modo che possa essere indossata intorno al collo (il cordino per il collo non è incluso e, considerato il costo, ci sembra una piccola caduta di stile). Il materiale con cui è realizzata tende a emanare un certo odore che, però, con il tempo andrà a scomparire.

È progettata per essere comoda da impugnare e, da questo punto di vista, la struttura smaltata rende facile far scorrere le dita attraverso i fori e i sottofori. L’ocarina ha una gamma tonale di due ottave: a1-c4.

 

 

Pro

Artigianale: Lo strumento è realizzato a mano e ogni pezzo è unico e diverso dall’altro.

Suono: La qualità è più che soddisfacente e di livello superiore alle ocarine in plastica che costano qualche decina di euro.

Materiali: Oltre a essere di un certo pregio conferiscono solidità allo strumento e agevolano lo scorrere delle dita.

 

Contro

Cordino: Considerato che non costa poco e che è comunque a rischio rottura in caso di caduta, ci sembra che l’assenza del cordino per agganciarla al collo sia una caduta di stile.

 

 

 

 

6. Gewa ocarina solist accordato

 

Per chi ha deciso che è il momento di abbandonare la prima ocarina comprata quasi per gioco e passare a qualcosa di superiore segnaliamo la Gewa in Sol. È uno strumento di buona fattura di livello intermedio e proprio per questo motivo richiede di aver sviluppato già una tecnica di base nell’isufflare aria, in particolare per le note più alte. 

Il materiale è terracotta, non è verniciata dunque avete il colore naturale. La forma è sinuosa, slanciata dunque se arrivare da ocarine dalla forma più ampia vi servirà un certo periodo per abituarvi. Il suono che ne esce è bello forte, facilmente udibile. 

Il prezzo non è di quelli che si pagano senza pensarci un attimo e ci risulta maggiormente eccessivo se pensiamo all’assenza di accessori, questo per dirvi che la custodia dovrete comprarla a parte. Ad ogni modo non crediamo che possiate restare delusi dall’acquisto perché alla fine stiamo parlando di un buono strumento.

 

Pro

Resa: Lo strumento suona molto bene, è intonato e soprattutto potente, come vi diranno tutti coloro che vi ascoltano mentre suonate.

Intonazione: Niente da ridire sull’intonazione, in questo senso riteniamo lo strumento abbastanza preciso anche per suonare insieme ad altri.

 

Contro

Prezzo: Se volete fare vostra la Gewa dovrete essere disposti a investire una somma che probabilmente è almeno il doppio rispetto a quella versata per la vostra prima ocarina.

Dotazione: Tenendo conto del prezzo c’è ancora più rammarico nell’apprendere che non ci sono accessori, in particolare una custodia che riteniamo necessaria per proteggere un acquisto di tale valore.

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7. Inca ocarina flauto tradizionale Perù fair trade 

 

Usciamo un po’ dai canoni di quanto visto fino a questo momento per proporvi qualcosa di più esotico, qualcosa che arriva dall’altro mondo o per essere più corretti, qualcosa che arriva dal nuovo mondo, dal nuovo continente, insomma avrete capito che siamo parlando dell’America e più precisamente del Perù che, sebbene musicalmente parlando molti associno al flauto di Pan, non di meno vanta altri strumenti tradizionali come l’ocarina che però è diversa da quella italiana. 

Il modello che vi proponiamo è fatto a mano da artigiani peruviani, è ben decorato con uno stile che naturalmente rimanda alla civiltà precolombiana che viveva da quelle parti. Il suono, dobbiamo dirlo, non è dei migliori, diciamo che questa ocarina va intesa più come souvenir che come strumento vero e proprio. 

È comunque un esemplare che crediamo possa interessare sia come complemento d’arredo sia come oggetto da collezione per gli appassionati di ocarine anche perché è un modello che costa poco.

 

Pro

Decorazioni: L’ocarina ne presenta di molto belle e ben realizzate che si richiamano alla tradizione peruviana.

Prezzo: L’Inca può essere acquistata a un prezzo piuttosto basso, per un collezionista si tratta di una occasione irrinunciabile.

Artigianale: L’ocarina è il risultato di un lavoro fatto a mano da bravi artigiani del Perù, ciò rende lo strumento ancora più particolare.

 

Contro

Suono: È più un souvenir che uno strumento musicale vero e proprio, la qualità del suono non ci fa affatto impazzire.

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8. Aklot ocarina in ceramica fumé Ocarina Alto C

 

La ocarina Aklot ha dodici fori ed è in chiave di Do alto. Realizzata a mano e testata scrupolosamente per verificare la corretta intonazione si dimostra essere uno strumento interessante per rapporto qualità/prezzo. 

Sia chiaro, il suono è quello che ci si può aspettare da una ocarina economica ma ne abbiamo viste di più costose e meno intonate di questa. Poi merito va dato anche all’attenzione per i dettagli, è ben rifinita in ogni sua parte. 

L’ocarina è comoda da tenere in mano e d è accompagnata da una custodia morbida. Carino il laccetto abbellito da alcune perline di plastica. È compreso un libriccino che spiega le basi dello strumento ma è scritto in inglese.

 

Pro

Intonazione: Non ci aspettavano la buona intonazione che invece è stata riscontrata, dietro c’è un attento lavoro di controllo qualità.

Rifinitura: L’ocarina è ben rifinita, anche in questo caso è stata prestata grande attenzione da parte degli artigiani che ci hanno lavorato.

Custodia: Il prezzo molto contenuto non ha impedito al produttore di fomire come accessorio una buona custodia.

 

Contro

Istruzioni: Se da un lato apprezziamo la presenza del libriccino con le istruzioni, dall’altro ci tocca sottolineare come questo non sia scritto in italiano.

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Come scegliere una buona ocarina

 

Un tempo le maggiori probabilità di trovare le ocarine a prezzi bassi si avevano recandosi presso qualche mercatino o magari durante le feste di paese, proprio perché pur essendo uno strumento nostrano non era molto diffuso. Oggi, grazie agli e-store la situazione è cambiata e le offerte sul mercato sono decisamente aumentate, inoltre gli acquisti online danno maggior possibilità di comprare ocarine della migliore marca mentre sulla bancarella non sempre si sa da dove arriva lo strumento, senza offesa per il venditore ambulante, sia chiaro. 

Abbiamo fatto una comparazione tra gli esemplari più venduti online e siamo fiduciosi del fatto di essere riusciti a individuare le migliori ocarine del 2024 o almeno quelle che riteniamo essere tali. Non necessariamente dovete sentirvi conformi con i nostri pareri, per tale motivo nel corso della guida vi aiuteremo a comprendere come scegliere una buona ocarina e magari riuscirete anche a trovare qualcosa di più economico.

Tipi di ocarina

Se siete giunti fin qui probabilmente vi sarete posti una serie di domande, tra queste sicuramente c’è la seguente: quale ocarina comprare? La domanda è pertinente ma forse ha bisogno di essere un po’ più specifica, mirata. Per esempio potreste chiedervi: che tipo di ocarina comprare? Ecco, ci siamo, così focalizziamo meglio la questione perché anche volendo comprare la migliore ocarina bisogna capire di che tipo deve essere. 

Dai tempi di Giuseppe Donati di acqua sotto i ponti n’è passata e sono state costruite altre ocarine che presentano anche diteggiature diverse rispetto a quella nota come “ocarina di Budrio”. Addirittura c’è quella inglese, anche se è arrivata circa un secolo dopo quella di Donati, che però riesce a coprire un’ottava intera. 

Ma cerchiamo di sintetizzare le opzioni possibili raccogliendo tutto in cinque categorie. Della ocarina di Budrio abbiamo detto, c’è da aggiungere che si riconosce per l’impostazione traversa. Questa generalmente ha 10 fori ma non mancano modelli a 12. Molto piccole e comode da portarsi dietro sono le ocarine Pendenti, dette così perché possono anche essere portate al collo. I fori vanno da 4 a 10. Rientrano nella categoria le già citate ocarine inglesi ma anche quelle peruviane. Una via di mezzo tra l’ocarina di Budrio e la peruviana sono le ocarine dritte, hanno 10 fori e possono essere costruite anche di legno.

Per eseguire delle melodie polifoniche bisogna prestare attenzione alle ocarine doppie (o anche triple). Infine ci sono i cosiddetti fischietti che sono ocarine che possono avere massimo due fori (ma anche nessuno). È chiaro che uno strumento del genere permette una limitatissima possibilità di modulazione dei suoni.

Ocarina di Budrio

Dopo aver fatto una panoramica generale sulle ocarine vogliamo dedicare un paragrafo a quelle di Budrio che in totale sono cinque e realizzate in terracotta. La più piccola della famiglia è in Do (acuto), segue quella in Sol, un’altra in Do (quello centrale sul pentagramma), ancora una in Sol per terminare con uno strumento in Do basso. Quindi si va dalla ocarina più piccola e acuta fino alla più grande e grave. Un professionista delle ocarina sicuramente possiede il set completo ma in generale le più usate sono quella del Sol acuto e del Do centrale.

 

 

 

Come suonare l’ocarina

 

Dopo aver comprato la vostra prima ocarina sarete ansiosi di suonarla. Beh, comprendiamo la vostra emozione di provare un nuovo strumento, ancor di più se è la prima volta. Riempite i polmoni, mettete lo strumento in bocca e soffiate forte… come dite? Suona male o peggio, non suona affatto? Avete controllato che non sia rotta? Ecco, forse il problema siete voi, non l’ocarina. In effetti quello appena descritto non è certo il modo corretto per suonare, se non avete idea di cosa fare provate con i consigli che seguono, magari i risultati saranno migliori.

Come tenere lo strumento

L’ocarina va tenuta tra le due mani posizionando le dita contrapposte, la posizione ricorda quella del flauto dolce, solo che in questo caso l’imboccatura si trova lateralmente. I pollici vanno usati per tappare i due fori sottostanti. Noterete la presenza di un terzo foro nella parte posteriore, più o meno sotto il boccaglio, quello va lasciato sempre libero per permettere all’aria di uscire. Resta tappato il foro in corrispondenza del mignolo.

 

Come soffiare

La potenza dell’aria immessa deve essere ben calibrata, questa deve fluire all’interno dello strumento dolcemente ma non senza vigore, poi è chiaro che dosare l’aria dipende anche dal tipo dello strumento. Diciamo che il musicista riesce a regolarsi in base alla sua sensibilità. Il soffio deve essere preceduto da una “T”, chi suona il flauto sa di cosa stiamo parlando. 

Naturalmente non basta soffiare, serve che il suono sia intonato, ovvero, non basta posizionare le dita nel modo corretto, sulle note alte il soffio deve aver maggior forza mentre su quelle basse il soffio deve essere più delicato.

La manutenzione

L’ocarina è uno strumento che non richiede una particolare manutenzione ma come tutti gli strumenti a fiato va pulito non soltanto all’esterno ma anche all’interno, Per la parte esterna è sufficiente passare un panno morbido dopo aver suonato. Un po’ più complicata, relativamente parlando, è la pulizia interna. Suggeramo di munirvi si qualche cottonfioc e infilarlo letteralmente in tutti i buchi così da raggiungere tutti i punti possibili e asportare via i residui di saliva che potrebbero essersi accumulati. Anche in questo caso questa operazione va eseguita ogni volta che si smette di suonare, chiaramente non valgono le interruzioni momentanee ma solo quando decidete che è il momento di fare altro e dunque mettete via l’ocarina.

 

 

 

Domande frequenti

 

Chi ha inventato l’ocarina e perché si dice ocarina di Budrio?

L’inventore della prima ocarina fu Giuseppe Donati nel 1853. È interessante notare che il musicista nonché fabbricante di mattoni (cosa che spiega l’idea di usare la terracotta per costruire lo strumento), aveva 17 che anche se per l’epoca era una età assimilabile a quella adulta è comunque ragguardevole. Un’altra cosa interessante da far notare è che Donati era originario di Budrio, cittadina bolognese. Di qui il nome. 

Donati non si limitò a costruire ocarine in una sola chiave ma varie intonate tra loro con lo scopo di formare un gruppo ocarinistico insieme a degli amici. L’iniziativa ebbe un grande successo tanto da permettere al  gruppo di esibirsi con frequenza non soltanto in italia ma anche in altri paesi europei.

Di che materiale è fatta l’ocarina?

Fin dagli inizi per la realizzazione delle ocarine si ha usato la terracotta, un materiale che però ha il problema di essere molto fragile, quindi una ocarina siffatta cadendo a terra rischia di andare in pezzi. Successivamente si è cominciato a produrre anche ocarine con materie plastiche che sono più resistenti ma anche più leggere.

 

Quante sono le ocarine di Budrio?

Le ocarine di Budrio sono cinque, il che ne fa una famiglia abbastanza ampia se pensiamo, ad esempio, che quella degli archi ne comprende quattro. Le chiavi sono Do alto, Sol alto, Do centrale, Sol basso e Do basso. Le ocarine più diffuse sono quelle si Sol alto e Do centrale. È possibile distinguerle a occhio per le significative differenze di misura.

 

Quanto costa una ocarina?

Il prezzo varia in base alla qualità costruttiva ma anche alla chiave. Per esempio una ocarina in chiave di Sol basso in terracotta difficilmente al si trova a meno di 100 euro. Per le altre si va dai 15 ai 50 euro circa. Poi lo ripetiamo, molto dipende dalla qualità dello strumento. Se cercate qualcosa che suoni bene e con buona intonazione bisogna essere disposti a spendere qualcosa in più.

 

Dove posso comprare una ocarina?

Uno strumento come l’ocarina solitamente lo si trova in vendita presso i negozi di strumenti musicali specializzati in quelli a fiato. Ci sono poi in italia bravissimi artigiano che vendono direttamente le loro creazioni senza dimenticare Amazon ed Ebay dove c’è sempre una ampia scelta.

 

 

 

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