I 7 Migliori Ukulele del 2024
Ukulele – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni
Se vi piacciono le atmosfere hawaiane e volete ricrearle potete cominciare imparando a suonare l’ukulele. Si tratta di uno strumento cordofono tipico di quel luogo e dobbiamo dire che i suoi estimatori sono davvero tanti. Visto tutto questo interesse, non potevamo esimerci dallo scrivere una guida sull’argomento per aiutarvi nella scelta. Possiamo suggerirvi subito due strumenti, ma non soffermatevi a questi poiché c’è davvero tanta carne al fuoco. Ecco, considerate questi due come un antipasto prima della vera e propria abbuffata: Hricane Ukulele Soprano ha il corpo in mogano africano, si presenta con materiali di ottima qualità e offre un suono molto piacevole. In alternativa potete puntare su Hricane Ukulele Tenor che si presenta con un prezzo più alto, giustificato dalle meccaniche, dal suono e dal manico scorrevole.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
Il suono chiaro e avvolgente rende l’esecuzione di brani molto piacevole, inoltre si diffonde nell’ambiente con più efficacia grazie ad una buona profondità.
Le meccaniche potrebbero dare qualche problema nel tenere l’accordatura, quindi dovrete stringerle di tanto in tanto.
Un ottimo ukulele venduto ad un prezzo molto conveniente, ideale se volete provare questo strumento, ma cercate un modello di qualità superiore a quelli ‘giocattolo’.
La seconda opzione
Fin da subito vi accorgerete della buona qualità del suono dell'ukulele; non sarà uno strumento professionale ma fa comunque una bella figura.
Che dire, da qualche parte bisognava pur risparmiare: noi riteniamo che la verniciatura non sia eccellente, soprattutto per quanto riguarda la tavola armonica.
Pur non essendo uno degli ukulele meno costosi, riteniamo che il rapporto qualità/prezzo sia buono, nonostante non sia uno strumento professionale.
Da considerare
L'ukulele è realizzato con buoni materiali che, seppur non di prim'ordine, conferiscono allo strumento solidità e un suono piacevole.
Riteniamo che il vero punto debole dell'ukulele sia rappresentato dalle meccaniche; la loro qualità non soddisfa e non tengono l'accordatura.
Se il design bizzarro e probabilmente più adatto ai bambini non è un problema per voi, come primo ukulele elettrico potrebbe fare al caso vostro.
I 7 Migliori Ukulele – Classifica 2024
Abbiamo buone notizie, ci sono parecchie offerte interessanti per quanto riguarda i migliori ukulele del 2024 venduti online. Fate riferimento alla nostra classifica e leggete la recensione scritta per ogni strumento selezionato. In questa pagina trovate anche il link che vi suggerisce dove acquistare l’articolo di vostro interesse ma non dimenticate di confrontare i prezzi in modo da capire quale ukulele rientra nel vostro budget.
Ukulele soprano
Contents
- 1. Hricane Ukulele Soprano con corpo in mogano africano
- 2. Hricane Ukulele Tenor Professionale Opaco Kit Ukulele
- 3. Cahaya Ukulele Soprano 21” in Legno Mogano
- 4. Aklot Ukulele Basso elettrico di bambù
- 5. Kala, Makala MK-B, Ukulele Baritono
- 6. Mahalo MR1BK Ukulele Soprano
- 7. EKO Guitars Primo, Ukulele a 4 Corde 06201014
- Come scegliere un buon ukulele
- Domande frequenti
- Come usare l’ukulele
1. Hricane Ukulele Soprano con corpo in mogano africano
Il miglior ukulele dell’anno per rapporto qualità-prezzo, questo modello di Hricane si attesta su un livello superiore rispetto ad altri strumenti, elevandosi sopra la categoria di ‘ukulele giocattolo’. Si tratta quindi di un prodotto sicuramente ottimo per i bambini, ma che potrà appassionare anche gli adulti grazie ad un suono chiaro e avvolgente.
La cassa di qualità permette al suono di espandersi nell’ambiente con una profondità maggiore, quindi piacevole sia per chi suona sia per chi ascolta. I materiali sono di buona qualità, con una combinazione tra mogano africano e legno di noce molto piacevole da vedere. Le corde in nylon si rivelano morbide e lisce al tatto, ideali quindi anche per più piccoli. L’unico difetto costruttivo sta nelle meccaniche poco solide, ma si può perdonare se si considera il prezzo e la generosa dotazione.
Pro
Suono: Più gradevole rispetto ai classici ‘ukulele giocattolo’, si fa apprezzare grazie ad una buona profondità e ad una maggiore chiarezza.
Materiali: La combinazione tra mogano africano e legno di noce conferisce al modello una buona resistenza, oltre a renderlo molto piacevole da vedere.
Dotazione: Nel prezzo sono inclusi un accordatore, una custodia, un plettro e delle corde di ricambio.
Corde: In nylon morbido, sono ideali anche per i bambini che potranno imparare a suonare senza alcun fastidio.
Contro
Meccaniche: Non proprio stabili, vi costringono a stringere le corde tra un brano e l’altro, in quanto perderanno facilmente l’accordatura.
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Ukulele tenore
2. Hricane Ukulele Tenor Professionale Opaco Kit Ukulele
C’è tanta soddisfazione per il nuovo ukulele Hricane. Non è proprio economico ma neanche tanto costoso; insomma è una buona via di mezzo.
Il suono, pur non essendo adeguato a chi ne vuol fare un uso professionale, è comunque valido. Il manico è scorrevole e le meccaniche fanno egregiamente il loro lavoro; sarebbe ingeneroso aspettarsi di più per questa fascia di prezzo. L’accordatura tiene abbastanza. Molti musicisti sono rimasti sorpresi dalla custodia che non è la solita bag da quattro soldi bensì è imbottita.
Crediamo che al suo interno l’ukulele sia adeguatamente protetto non solo dalla polvere ma anche dagli urti. Ma gli accessori non finiscono qui perché nella confezione è compreso un capotasto e delle corde di ricambio. La verniciatura poteva essere migliore.
Pro
Manico scorrevole: Tra gli elementi da apprezzare c’è sicuramente il manico: ben fatto e soprattutto scorrevole; ottimo per chi ama suonare veloce.
Suono: Tanti utenti sono rimasti increduli quando hanno ascoltato per la prima volta il suono dell’ukulele tenore: molto meglio di quanto ci si potesse aspettare.
Meccaniche: Un altro elemento di sorpresa sono le meccaniche che hanno raccolto parecchi elogi; l’accordatura è tenuta bene.
Contro
Verniciatura: Magari è un peccato veniale ma dobbiamo sottolineare la poca cura presta alla verniciatura dello strumento, in particolare per quanto riguarda la tavola armonica.
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Ukulele elettrico
3. Cahaya Ukulele Soprano 21” in Legno Mogano
Si tratta di un ukulele elettrico che si fa notare immediatamente per la sua forma bizzarra che richiama un panda o qualcosa del genere. Sebbene non sia dotato di cassa armonica, può essere suonato anche senza collegarlo all’amplificatore; cosa che comunque consigliamo di fare.
Bella la decorazione del manico, sufficientemente scorrevole. I materiali, per il prezzo richiesto, sono buoni. Non possiamo dire lo stesso delle meccaniche che spesso sono il punto debole degli strumenti economici: regola confermata.
C’è il controllo per il volume ma non quello per il tono. Le corde hanno ricevuto parecchie critiche ma basta cambiarle. Ben accolta, invece la custodia imbottita. La chiusura a zip è affidabile e i colori mettono allegria.
Pro
Legni: Nonostante si tratti di uno strumento economico, dobbiamo dire che la qualità dei legni è buona con tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di suono e solidità.
Custodia: Abbiamo accolto con grande soddisfazione la custodia, non tanto perché compresa nel prezzo ma per la sua qualità.
Contro
Meccaniche: Un giudizio negativo dobbiamo necessariamente esprimerlo per le meccaniche che si rivelano inadeguate. Difficile tenere l’accordatura a lungo.
Controllo del tono assente: C’è il controllo del volume ma purtroppo manca quello per il tono. Magari in molti non lo riterranno indispensabile ma secondo noi avrebbe fatto comodo.
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Ukulele basso
4. Aklot Ukulele Basso elettrico di bambù
Questo ukulele basso si presenta con un prezzo decisamente più alto rispetto ad altri prodotti della stessa categoria, ma è giustificato dal suono di ottimo livello. Lo strumento si rivela adatto per l’accompagnamento di brani realizzati con l’ukulele o la chitarra, creando linee di basso chiare e precise.
Lo strumento è dotato di un equalizzatore posto al lato della cassa, grazie al quale potrete regolare il volume e le frequenze per trovare il suono giusto per ogni occasione. Realizzato in legno massello di bambù, l’ukulele basso non solo si rivela piacevole da vedere, ma anche molto resistente ed ecologico.
Notevoli anche le chiavette che a differenza di altri ukulele risultano molto resistenti e stabili, in grado di garantire un’accordatura precisa e mantenerla anche dopo lunghe suonate. Il truss rod all’interno del collo è regolabile grazie alla chiave esagonale in dotazione. A tal proposito sottolineiamo la presenza di una custodia e di una fascia incluse nel prezzo.
Pro
Suono: Bassi precisi e chiari vi consentono di creare accompagnamenti per diversi strumenti e generi musicali.
Materiali: Il legno massello di bambù ecologico si rivela bello da vedere e anche decisamente resistente a urti e graffi.
Chiavette: Permettono di accordare con precisione l’ukulele, inoltre tengono molto bene l’accordatura.
Dotazione: Nel prezzo sono inclusi una fascia, una custodia ed una brugola per regolare il truss rod al ponte dello strumento.
Contro
Costoso: Non si tratta del solito ukulele giocattolo, ma di un vero e proprio strumento musicale che quindi presenta un prezzo più elevato rispetto agli altri modelli.
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Ukulele baritono
5. Kala, Makala MK-B, Ukulele Baritono
È un buon ukulele baritono per principianti. Non ha un costo eccessivo ma dobbiamo sottolineare come non sia tra i più economici. Tuttavia la spesa vale la pena secondo noi, onde evitare di incorrere in uno strumento che suona male e si scorda spesso e volentieri. Con il Kala non avrete di questi problemi, visto che le meccaniche non saranno delle migliori ma non abbiamo problemi a dare loro la sufficienza piena: l’accordatura è tenuta bene. Il manico a 18 tasti in mogano ci pare essere scorrevole.
Come corde trovate montate le Aquila che in fatto di ukulele sono le più stimate. Esteticamente è un po’ grezzo secondo noi, in particolare la tastiera e il ponte.
Pro
Meccaniche: Lo strumento ha dimostrato di essere dotato di buone meccaniche; l’accordatura è ben tenuta anche dopo qualche giorno.
Corde: L’ukulele monta le corde Aquila che son quelle preferite da quanti suonano tale strumento; la loro resa ha soddisfatto tutti.
Manico scorrevole: Il manico e ben fatto: abbastanza preciso e soprattutto scorrevole; apoggiarci le dita sopra è un vero piacere.
Contro
Non bellissimo: L’estetica poteva essere più curata; per manico e ponte sono state adottate delle soluzioni che definiremmo grezze.
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Ukulele Mahalo
6. Mahalo MR1BK Ukulele Soprano
L’ukulele Mahalo è qualcosa che si avvicina di più a un giocattolo che a uno strumento vero e proprio. Dalla sua parte ha sicuramente il prezzo contenuto ma poi non pretendente che sia privo di difetti. E di questi, dobbiamo ammetterlo, ne abbiamo trovati. Ma iniziamo dalle cose positive: La verniciatura è davvero ben eseguita; esteticamente l’ukulele si presenta bene e oltretutto è disponibile in svariati colori, anche molto vivaci.
Per quanto riguarda gli aspetti negativi, bocciamo senza dubbio le meccaniche era ciò che più temevamo e abbiamo avuto la conferma anche da altri acquirenti rimasti delusi. Impossibile tenere l’accordatura per più di mezz’ora. Ma lo ripetiamo, da uno strumento economico non si può pretendere più di tanto. Il manico è poco preciso e anche l’action sarebbe da migliorare.
Pro
Prezzo: Crediamo che la caratteristica migliore dell’ukulele sia il suo costo. La cifra richiesta è più che abbordabile per togliersi uno sfizio.
Verniciatura: Una buona impressione l’ha fatta la verniciatura, ben eseguita. Inoltre lo strumento è disponibile in tanti colori.
Contro
Meccaniche: Sono fioccate parecchie critiche sulle meccaniche e noi ci accodiamo. È difficile accordare decentemente lo strumento e, una volta che ci si riesce, l’accordatura dura per poco.
Manico: Capita con gli strumenti economici e lo abbiamo riscontrato anche in questo caso: il manico non è preciso.
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Ukulele Eko
7. EKO Guitars Primo, Ukulele a 4 Corde 06201014
Se avete bisogno di uno ukulele economico, magari da regalare al nipotino o al figlio, prendete in considerazione questo modello.
Costa poco ma questo si era già capito e probabilmente è questo il suo maggior pregio. Di positivo potremmo aggiungere che a corredo ci sono alcuni accessori, nello specifico una custodia non imbottita, un accordatore e delle corde di ricambio.
Per il resto abbiamo un bel po’ di critiche da muovere. Le meccaniche non vanno bene, tanto le corde montate quanto quelle di riserva sono di scarsa qualità e i materiali sono mediocri. Ora l’essenza del giudizio sta nel come si vuol considerare l’ukulele Eko. Se lo comprate come giocattolo, allora sarete molto soddisfatti, se invece lo comprate come strumento musicale, resterete delusi.
Pro
Prezzo: La cosa più positiva dell’ukulele, a nostro avviso, è il suo costo: bastano poche decine di euro e magari fate felice un bambino.
Contro
Meccaniche: Le meccaniche non vanno assolutamente bene; sono pessime in tutto. L’accordatura non è mai soddisfacente.
Corde: Tanto le corde montate quanto quelle di riserva che trovate nella confezione, sono di discutibile qualità.
Materiali: Il nostro giudizio sui materiali non può essere positivo, pur comprendendo di essere al cospetto di uno strumento che ha più che altro le aspirazioni di un giocattolo.
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Accordatore per ukulele
Rayzm Accordatore per Chitarra
Il Rayzm è un accordatore per ukulele a paletta. Ha un bel display ampio, leggibile anche al buio perché ben illuminato. I caratteri, ovvero quelli che rappresentano le note, sono abbastanza grandi.
È sicuramente una soluzione economica ma non aspettatevi la massima precisione; ciò è sufficienti per dire ai musicisti più esigenti che non si accontentano di un’accordatura grossolana di tenersi alla larga.
Il problema che si è presentato con più ricorrenza riguarda l’impossibilità di riconoscere il Si, come si può vedere dalle diverse recensioni presenti in rete. Concludiamo dicendo che questo accordatore può essere usato anche per altri strumenti come chitarra, bassi e violino.
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Corde per ukulele
Aquila 83U Sopreana Red Series
In fatto di corde per ukulele Aquila è un leader del settore. Queste che vi stiamo proponendo sono per un ukulele soprano dunque accordato in Sol, Do, Mi, La. La loro superficie è leggermente ruvida; sono molto elastiche.
Tengono bene l’accordatura. Il prezzo, rapportato alla qualità, ci sembra essere parecchio vantaggioso.
Nulla da ridire nemmeno sulla durata: se ben tenute resterete soddisfatti della loro longevità.
Chi ha sostituito le corde montate su un ukulele economico ha immediatamente notato un miglioramento del suono che è diventato più brillante.
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Come scegliere un buon ukulele
Abbiamo raccolto per voi diversi pareri sull’argomento al fine di aiutarvi a decidere quale ukulele comprare. Il nostro suggerimento è di fare una attenta comparazione tra i modelli proposti ma non soffermatevi sui prezzi bassi perché non sempre comprare l’articolo più economico, è davvero conveniente. Soprattutto se siete professionisti, vi conviene puntare sulla migliore marca poiché vi dà determinate garanzie. Il dilettante, invece, può anche affidarsi a produttori meno affermati sul mercato.
Le origini dello strumento
Ma da dove salta fuori l’ukulele? Raccontiamo brevemente la sua storia. L’ukulele possiamo considerarlo come una sorta di evoluzione del cavaquinho, strumento a corda simile a una chitarra ma dal suono più acuto, originario del Portogallo. Furono proprio tre portoghesi emigrati alle Hawaii per lavorare nei campi di canna da zucchero a costruire l’ukulele, nel 1879. Ci sembra ovvio che i tre, Augusto Dias, Jose do Espirito Santo e Manuel Nunes, oltre a essere bravi coltivatori fossero anche ottimi liutai.
È interessante notare come uno strumento divenuto simbolo delle Hawaii sia stato creato da persone non autoctone. Le isole statunitensi, però, restano la patria indiscussa dell’ukulele e tutti gli anni ospitano numerosi festival dedicati, il più importante dei quali si svolge nella capitale Honolulu ininterrottamente dal 1971 a oggi.
I tipi di ukulele
Come spesso accade per gli strumenti, dopo la versione base, le esigenze musicali portano a svilupparne altri tipi. In questo caso specifico possiamo individuare cinque tipi di ukulele. Questi si differiscono per le dimensioni della cassa armonica e per l’estensione della tastiera. Per essere più precisi, abbiamo l’ukulele sopranino, soprano, concerto, tenore, baritono e basso. Ma vediamo cosa li caratterizza l’uno rispetto all’altro. Il sopranino è quello che emette il suono più acuto ed ha una lunghezza di 43 cm.
Il soprano è quello realizzato dai succitati immigrati portoghesi e ha una lunghezza di 53 cm. L’ukulele concerto non è dissimile dal soprano: misura 58 cm e ha un suono leggermente più basso. L’ukulele tenore fa la sua comparsa negli anni ‘20 del 1900, è lungo 66 cm e ha un registro intermedio parlando in termini di scala musicale. Negli anni ‘40 fa la sua comparsa il baritono, lungo 74 cm e le sue dimensioni si avvicinano a quelle di una chitarra. Appena due centimetri più lungo rispetto al baritono è l’ukulele basso.
L’investimento da fare
Nel ragionare sul come scegliere un buon ukulele, non si può prescindere dal prezzo. Non tutti dispongono dello stesso budget ma è chiaro che per avere uno strumento performante, magari adatto a un professionista, bisogna anche essere disposti a spendere bei soldi.
Ma chi non ha mai posseduto l’ukulele prima d’ora, e dunque deve ancora imparare a suonarlo, può anche accontentarsi di un modello poco performante ma che dia la possibilità di capire se ci si trova davanti a una vera passione oppure a un semplice capriccio. In quest’ultimo caso non è indispensabile comprare il miglior ukulele.
Domande frequenti
Come accordare l’ukulele
L’accordatura più diffusa per l’ukulele è Sol-Do-Mi-La. Il metodo più rapido è semplice prevede l’uso di un accordatore. In alternativa potete prendere la nota di riferimento da un altro strumento oppure usare il diapason.
Come si suona l’ukulele
La prima cosa da sapere è che non è previsto l’uso del plettro: le corde vanno suonate servendosi della punta del dito indice. Questo per quanto riguarda la mano sinistra (destra se siete mancini). Con l’altra mano usate una lieve pressione con il pollice dietro al manico mentre le restanti dita si usano per gli accordi. Ad esempio, se volete prendere un Do Maggiore posizionate l’anulare sulla prima corda in corrispondenza del terzo tasto e suonatela insieme alle restanti tre.
Come costruire un ukulele
Primo passo, scaricate uno dei tanti disegni disponibili in rete e riproducetelo su un foglio multistrato, quindi tagliate lungo i bordi. Il primo è un taglio grossolano dunque va rifinito. Il primo pezzo ottenuto va usato come guida per realizzarne altri a seconda dello spessore che si desidera per lo strumento. Incollate i pezzi ottenuti preoccupandovi di spalmare bene la colla. Utilizzate quanti più morsetti potete allo scopo di tenere ben fermi i pezzi fin quando la colla non sia asciutta. A questo punto rifilate con una fresa.
Per quanto riguarda il manico, a meno che non siate davvero abili, conviene comprarne uno già pronto. Se questo procedimento vi sembra troppo complicato o magari non disponete degli attrezzi necessari c’è quello che ci piace chiamare il metodo facile. In cosa consiste? Nel comprare un kit di montaggio che comprende tutti i pezzi necessari per assemblare il vostro strumento.
Come tenere l’ukulele
La posizione corretta per tenere l’ukulele prevede che sia appoggiato con la parte posteriore all’altezza dello stomaco. Deve essere su per giù tenuto perpendicolarmente al corpo. Il manico deve essere leggermente sollevato in alto.
Con quale ukulele iniziare
Non c’è una regola fissa, possiamo dire che la maggior parte della gente comincia con l’ukulele soprano non tanto per una questione di gusti personali ma perché è quello più commercializzato, soprattutto per quanto riguarda le versioni più economiche. Quando si avverte la necessità di avere più tasti a disposizione si può passare al concert.
Come usare l’ukulele
Non sono pochi i musicisti che, pur suonando altri strumenti cordofoni, si avvicinano all’ukulele. I motivi possono essere diversi; ad esempio c’è chi vuole inserire qualche elemento diverso nella sua musica per risultare più originale, oppure perché piace il particolare suono dello strumento e così via.
Il cambio delle corde
La prima regola è evitare di far venir meno la tensione del manico. Per fare ciò conviene sostituire una corda per volta. La corda passa dal ponte e va assicurata a questo con un bel nodo. L’altra estremità deve giungere fino alla paletta dove ci sono le chiavi per essere avvolta. Vi suggeriamo di eliminare la parte eccedente lasciando solo qualche centimetro di margine.
Far assestare le corde
Se non avete la minima esperienza di strumenti cordofoni potreste rimanere delusi nello scoprire che subito dopo aver accordato lo strumento, vi rendete conto che è scordato. Lo sappiamo, sembra una sorta di paradosso. Dovete sapere che le corde nuove, una volta montate, hanno bisogno di un certo tempo di assestamento.
Un modo per velocizzare i tempi, ipotizzando di avere tra le mani un buon strumento, è di strappare le corde durante l’accordatura. La questione diventa più complicata se il vostro ukulele ha delle pessime meccaniche, in questo caso c’è ben poco da fare.
Scegliete l’ukulele più adatto a voi
Ukulele è un termine generico; dovete sapere che ne esistono di più tipi proprio per far fronte alle diverse esigenze musicali. A grandi linee possiamo dire che ci sono delle differenze di dimensioni che riguardano la cassa armonica e il manico. Procedendo dallo strumento più piccolo al più grande, abbiamo il sopranino, il soprano, il concerto, il tenore e il baritono.
Protagonista al cinema
Questo simpatico strumento fa la sua comparsa in numerose pellicole cinematografiche e spesso a suonarlo sono attori famosi. Qualche esempio? Il comico Ollio lo suona nel film I figli del deserto, così come Mia Farrow ne La rosa purpurea del Cairo e, addirittura, Marilyn Monroe nel celebre A qualcuno piace caldo. Curioso poi il record del numero di appassionati di ukulele che si sono ritrovati a suonare insieme: ben 1.547 persone, in occasione di un festival che si è tenuto a Helsingborg, in Svezia, nel 2011.
Bibliografia
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