Ultimo aggiornamento: 25.09.20

 

Scegliere quale modello acquistare può essere davvero problematico: meglio una acustica oppure una elettronica? Quanto bisogna spendere? Per queste e altre domande trovate le risposte qui.

 

Quando non si ha nessuna esperienza in merito, il dubbio su che tipo di batteria orientarsi è forte oltre che comprensibile. Una cosa è certa: c’è la batteria giusta per tutti ma bisogna fare una serie di considerazioni prima di comprarla, onde evitare un acquisto sbagliato o comunque inadeguato.

Nel corso del nostro articolo ragioneremo sulle caratteristiche che lo strumento deve avere a seconda dei casi perché ci sembra ovvio che un assoluto principiante non può avere le stesse esigenze di chi con la batteria si esibisce e magari si guadagna anche da vivere. Prenderemo in considerazione non solo la batteria acustica ma anche quella elettronica che in molti casi può essere la migliore soluzione.

 

La batteria acustica

La batteria acustica è quella che più comunemente si vede in giro. Si componi di tamburi e piatti. La qualità dei materiali ha una grande incidenza sul suono ma come potete facilmente immaginare, anche sul prezzo. Ci piace parlare di kit base. La batteria è uno strumento espandibile ma è bene partire da pochi essenziali elementi. Quando parliamo di kit base, ci riferiamo a uno strumento composto da rullante, due tom, una grancassa, un timpano, un charleston, un crash e un ride.

Per un principiante, andare oltre questa configurazione, tra l’altro largamente usata da musicisti di buonissimo livello, è inutile e non farebbe altro che complicare la vita. In seguito, una volta diventati bravi, se non bravissimi, si potranno aggiungere altri tom di diversa misura, piatti di ogni tipo, un secondo rullante e così via, fino a sparire letteralmente dietro lo strumento.

 

 

Gli elementi della batteria

Dopo aver descritto quali sono gli elementi che compongono il kit base della batteria, andiamo a vederli nel dettaglio. Visto che in precedenza abbiamo parlato prima della sezione dei tamburi adesso cominceremo con quella dei piatti. Il charleston si compone di due piatti posti orizzontalmente su un’asta scorrevole azionata da un pedale.

Il crash è il cosiddetto piatto degli accenti ed è disponibile in diverse misure, anche se quelle considerate standard vanno dai 14” ai 18”. Il ride può essere considerato l’alternativa al charleston in quanto ha il compito di scandire il tempo. Si caratterizza per una campana al centro che ovviamente può essere suonata. Le dimensioni standard vanno da 18” pollici a 24”. Per quanto riguarda i tamburi, il rullante presenta due pelli e una cordiera che dà il classico suono vibrante. I tom come tutti gli altri tamburi e al pari del rullante, presentano due pelli. C’è poi la grancassa, fondamentale per il suo ampio spettro sonoro, suonata con un pedale (può anche essere un doppio pedale) e infine il timpano.

 

Il budget per una batteria

Quanto viene a costare una batteria? Poco o tanto a seconda dei casi. Ci sono drumkit del valore di circa 150 euro completi persino dello sgabello e delle bacchette. In questo caso scordatevi di trovare anche il ride e la relativa asta. Non si può aspettare molto da una batteria del genere in fatto di qualità; sulle meccaniche stendiamo un velo pietoso, e non meravigliatevi se trovate dei pezzi di plastica come nel caso dei blocchetti e dei tiranti.

Tuttavia, al netto di limiti fin troppo oggettivi, questi modelli sono molto adatti per i giovani principianti che devono ancora capire se sono portati per lo strumento. Certificata la vostra passione e appreso le basi dello strumento può essere che vi sentiate pronti per entrare a far parte di una band. Bene, è il momento di passare a una batteria di livello superiore.

Potete scegliere se assemblarla voi stessi scegliendo separatamente i vari elementi (ma questa solitamente è una scelta più dispendiosa) oppure comprare un drumkit bello e pronto al quale in futuro potete aggiungere qualche componente extra. Per comprare una batteria di livello medio e non professionale, dovete mettere in conto una spesa di almeno 600 euro mentre le batterie (controllare qui la lista delle migliori offerte) più famose richiedono un investimento da migliaia di euro.

 

 

La batteria elettronica

L’altra possibilità cui avevamo accennato in precedenza è la batteria elettronica. È certamente una buona soluzione per chi ha problemi di spazio in quanto ingombra di mento ma anche per chi non avendo un ambiente adeguatamente insonorizzato, non vuole disturbare i vicini e quanti vivono nella stessa casa. Con la batteria elettronica si può agire sul volume e suonare anche servendosi della cuffia.

Al posto dei tamburi troviamo dei pad che possono essere collegati a un modulo oppure a un trigger. In questo caso è indispensabile stabilire il collegamento con un computer oppure a un dispositivo MIDI. La scelta del modulo sonoro è molto importante. Molti kit ne hanno già uno in dotazione ma anche in questo caso la qualità si rispecchia nel prezzo. Non potete aspettarvi un suono molto fedele a una batteria acustica se comprate un kit da 250 euro, modulo compreso ma al tempo stesso, non vale la pena spendere molto di più se siete dei principianti.

 

 

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