Come suonare il basso elettrico

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

Se siete animati dalla passione e non vi scoraggiate al primo tentativo, potreste diventare dei bravissimi bassisti! Magari anche seguendo i nostri consigli.

 

Suonare uno strumento, indipendentemente che sia uno dei migliori bassi elettrici, oppure una chitarra o una tromba, richiede passione, dedizione e studio. Ciò chiaramente se si vuole imparare a suonare in modo serio. Se invece ci si accontenta di strimpellare il basso, l’impegno richiesto è minore e ci si riesce anche da autodidatti, anche se si avranno inevitabilmente dei limiti, anche grossi. A seguire vi daremo alcuni consigli di carattere generale ma ricordate che niente e nessuno potrà mai esservi più utile di un buon maestro che vi segua e corregga gli errori che inevitabilmente commetterete.

 

Accordate lo strumento

Una delle prime cose che bisogna essere in grado di fare è l’accordatura. Lo strumento si scorda, è inevitabile. Quindi, prima ancora di suonare il basso dovete essere in grado di accordarlo alla perfezione. Il procedimento è semplice, a seconda dei casi si devono tendere o allentare le corde agendo sulle chiavi che vanno girate in un senso o nell’altro. 

Fortunatamente la tecnologia ci viene in aiuto, dunque servitevi di un accordatore. Suonate la corda a vuoto e controllatela sull’accordatore. Per fare ciò dovete conoscere quantomeno l’accordatura standard che è, partendo dal basso verso l’alto, Sol Re La Mi. Ad ogni modo l’apparecchio mostra la notazione anglosassone che è GDAC.

Andateci piano

Imparare a suonare il basso passa inevitabilmente dall’esercitazione e dallo studio della teoria musicale. Gli esercizi molto spesso sono noiosi, è bene saperlo fin da subito ma necessari. Bisogna avere pazienza ma soprattutto calma. L’errore più comune che si commette è di voler fare gli esercizi velocemente, invece la cosa importante è svolgere l’esercizio correttamente, senza errori. La velocità è un aspetto di cui bisogna preoccuparsi in seguito. 

Ora, se vi affianca un maestro, ci penserà lui a tirare il freno ma se non si è guidati da questa fondamentale figura bisogna affidarsi a un metodo per il basso. Qui la scelta deve essere molto oculata perché non tutti i corsi sono buoni ma soprattutto non tutti i metodi sono adatti al vostro livello di preparazione. 

È chiaro che si deve cominciare con un metodo per principianti onde evitare di far fronte ad esercizi troppo complicati e che molto spesso danno per scontato che l’allievo ha già determinate conoscenze. È importante che gli esercizi abbiano una difficoltà progressiva, ma anche che siano ben spiegati. Di grande aiuto sono i video didattici, l’invito pertanto è di tenere in considerazione quei metodi per basso corredati da DVD.

 

Dove mettere le mani

Per cominciare a suonare il basso bisogna sapere dove mettere le mani, ovvero la loro posizione. Cominciamo dalla mano sinistra (destra per i mancini) il cui pollice va appoggiato alla metà della larghezza del manico, per facilitare la corretta impostazione è bene regolare adeguatamente la lunghezza della tracolla. Disponete le restanti dita in modo tale da coprire la lunghezza di quattro tasti, le dita devono avere la falange piegata così da non toccare le altre corde che eventualmente saranno libere di vibrare. 

Quanto alla mano destra, questa può assumere posizioni diverse a seconda della tecnica che si adotta. Ciò detto, nella posizione più comune si appoggia il pollice sul pick-up al fine di sostenere la mano mentre l’indice e il medio (ma si può usare anche l’anulare) suonano le corde alternandosi. Come molti sapranno, il basso può essere suonato anche con il plettro che in questo caso va tenuto tra pollice e indice. Va detto che rispetto alle dita il plettro produce un suono più secco.

Alcuni metodi didattici

In questo paragrafo vogliamo suggerire alcuni metodi per basso che possono rivelarsi molto utili per chi vuole imparare a suonare lo strumento. “Metodo per basso, LIbro 1” di Ed Friedland. L’autore vanta prestigiose cattedre presso il Berklee College of Music e alla Arizona State University. I concetti base sono spiegati con grande semplicità, cosa di non poco conto per chi ancora non “mastica la materia”. Ci sorprende un po’ l’assenza delle tabulature ma, se integrato con altri metodi, può essere un valido strumento didattico. In allegato trovate un CD audio. 

“Manuale di Basso, corso completo per principianti”, è a opera di Andrea Rosatelli. Il metodo affronta temi importanti come la teoria musicale, la tecnica di base a cominciare dall’impostazione delle mani e l’accompagnamento. Certo, forse la teoria musicale non è stata trattata approfonditamente ma ricordiamoci che è un metodo per principianti. Di grande aiuto è il DVD in allegato dove l’autore in prima persona spiega la tecnica e gli esercizi del suo metodo. 

“Bass Aerobic” di Jon Liebman si propone di far apprendere allo studente una lezione a settimana per un totale di 52. Le lezioni sono a difficoltà crescente. Il corso va bene per i principianti ma anche per chi ha già un po’ di competenza. È un corso un po’ lungo ma al termine del quale si vedranno gli effetti positivi se studiato con impegno e determinazione.

 

 

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