Quali sono le principali caratteristiche della musica barocca?

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

Affascinante e fantasiosa, la musica Barocca è stata una delle prime correnti moderne che ha dato vita alla cultura musicale in Europa. 

 

Pensate a una lussuosa reggia e alle sue stanze decorate di arazzi, quadri e mobili pregiati: quale musica abbinereste? Probabilmente vi verranno in mente le opere di Vivaldi o di Bach e il suono del clavicembalo o delle corde per chitarra in nylon della classica suonata dai grandi interpreti di questo stile musicale, nato nel 1600. Ma come si è originato e quali sono le sue caratteristiche principali? Scopriamolo insieme,

 

Cos’è il Barocco?

Possiamo definire il Barocco un movimento culturale nato nel XVII secolo, il quale nome deriva dal francese ‘baroque’ che si può tradurre con ‘bizzarro’. Ed effettivamente è proprio l’irregolarità delle opere barocche a colpire, in quanto rispetto ai canoni dell’epoca troviamo un’arte spesso esagerata, dove il lusso e lo sfarzo vengono esaltati. In quel periodo la rigidità della Chiesa inizia ad allentarsi, grazie soprattutto allo scontro tra Cattolici e Protestanti, cosa che porta l’arte a diventare sempre più accessibile anche alle classi meno abbienti. La musica, la pittura e la danza barocca si sviluppano proprio durante questo periodo di grande cambiamento. 

Il barocco in musica

Come tutti i vari periodi musicali del passato e moderni, anche il Barocco ha le sue caratteristiche ben specifiche. Prima di tutto però bisogna considerare che proprio in quegli anni la produzione di strumenti musicali comincia a prendere piede, in quanto la musica inizia a spostarsi dalle regge dei nobili ai teatri, merito anche della carta stampata che permette una notevole evoluzione della società europea. 

È errato infatti pensare che nel Barocco ci fossero solo musicisti professionisti di alto calibro, in quanto la passione per la musica era condivisa anche da persone dei ceti sociali meno agiati che amavano suonare in strada o in casa. Nonostante il notevole sviluppo tecnologico, ovviamente l’incisione di dischi era ancora lontana di qualche secolo, quindi l’unico modo per ascoltare musica era dal vivo. 

Certo, non tutti sapevano leggere o scrivere spartiti, per questo alcuni brani popolari venivano tramandati in via del tutto ‘mnemonica’, mentre quelli dei compositori a noi arrivati venivano trascritti e stampati. C’è da dire che le possibilità per studiare musica erano sicuramente più alte rispetto al passato, per questo i musicisti barocchi potevano accedere a manuali di musica scritti per diversi strumenti. Proprio durante il Barocco nasce l’associazione della musica alla matematica che porta alla creazione della teoria musicale che si è fatta strada (con le dovute modifiche temporali) fino ai nostri giorni. 

 

Natura e esoterismo

La caratteristica principale del Barocco musicale è l’espressione dei suoni della natura. Alcuni musicisti e matematici credevano in un certo esoterismo, dove la musica era il veicolo per unire il tangibile all’intangibile, per questo le composizione Barocche all’ascolto evocano paesaggi soavi, illuminati dal sole dove gli animali allietano i passanti con i loro canti. Per rappresentare la natura, alcuni strumenti come il violino vengono messi in primo piano, specialmente per il suono leggero e per la possibilità di eseguire virtuosismi in grado di ‘emulare’ il particolare canto degli uccelli. 

Tra gli autori della musica barocca occorre citare Antonio Vivaldi e J.S Bach per le loro composizioni che ancora oggi vengono studiate ed eseguite. Bach in particolare si discosta dal concetto di rappresentazione ‘naturale’ per scavare a fondo nell’animo umano. La musica di Bach non veniva proprio ‘accettata’ dai contemporanei, in quanto i criptici virtuosismi e le complesse composizioni non riuscivano ad emozionare. Tutt’ora Bach non è proprio il più ‘facile’ dei compositori di musica classica da ascoltare e studiare. 

Orchestre

Per poter mettere un ambiente naturale in musica ovviamente era necessario l’insieme di tantissimi strumenti. Le orchestre barocche erano composte da musicisti di diverse classi sociali, non era raro infatti che gli studenti, gli amici e a volte anche i familiari si riunissero per provare ed eseguire i brani, spesso in casa. La prima grande orchestra Barocca viene formata a Bologna per l’esecuzione di un brano nella chiesa di San Petronio con ben 180 elementi. 

Come si può immaginare, visto che al tempo non esisteva il ‘diritto d’autore’, i compositori barocchi e i musicisti spesso si trovavano a riutilizzare le opere degli altri, prendendo spunto o addirittura ‘copiando’ alcune parti. All’epoca però questo ‘plagio’ non era visto di cattivo occhio, anzi il pubblico voleva sentire parti rimaneggiate e riutilizzate, in modo da valutare come il compositore era riuscito a farle sue. 

 

Il melodramma

Bisogna pensare che al tempo la musica era considerata una materia molto importante che faceva parte della formazione di un individuo, una tradizione che in alcuni paesi europei come la Germania è stata tramandata fino ai nostri giorni, mentre in Italia si è un po’ persa per strada. Tuttavia, nonostante la sua incredibile complessità molti filosofi la consideravano inferiore, in quanto non riusciva effettivamente a rappresentare in modo efficace la natura alla quale gli esoterici erano legati. 

Per questo nacque il melodramma barocco che mirava a creare un testo poetico per la musica, in modo da commentare i concetti. Molto simile alla tragedia Greca, il melodramma però non fu proprio apprezzato dai critici, in quanto poco realistico. D’altronde vedere un attore che moriva mentre cantava con voce soave ‘spezzava’ la sospensione della realtà e veniva considerata da molti come un insulto all’intelligenza. Ben più apprezzata era l’Opera Barocca che vede un grande sviluppo in Italia e in Francia, al pari del melodramma. 

 

 

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