5 curiosità che forse non conoscete sul Duca Bianco

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

David Bowie è stato uno degli artisti più importanti del panorama musicale internazionale che si è distinto anche nel mondo del cinema. 

 

Nel 2016 David Bowie ha salutato il pianeta Terra per tornare nella sua galassia, probabilmente più lontana di quanto possiamo immaginare. Il suo ‘epitaffio’ musicale (intitolato Blackstar) ha stupito il mondo della musica con un video dove l’artista inglese unisce esoterismo, temi spaziali e inquietanti premonizioni che ancora oggi i fan stanno cercando di decifrare. 

Come ogni grande artista pop e rock, anche David Bowie ha incuriosito gli appassionati con la sua personalità che si divideva tra il tipico gentiluomo inglese e l’esplosività delle rockstar. Nel corso della sua lunga carriera Bowie ha avuto più di un soprannome, al quale spesso univa il suo modo di vestire e la personalità. Scopriamo qualche curiosità in più su questo poliedrico artista. 

 

I soprannomi

Chi non conosce la discografia di David Bowie potrebbe pensare che ci sia stato più di un artista dietro gli innumerevoli album pubblicati. Ziggy Stardust, Aladdin Sane e il Duca Bianco sono alcuni dei nomi usati da Bowie per presentare sempre nuovi personaggi o con i quali è stato soprannominato

Al pari di altri alter ego di David Bowie, anche The White Duke fu una sua idea: un aristocratico sobrio ed elegante che amava vestire di bianco. Non è un mistero però che Bowie fosse dipendente dalla cocaina, secondo alcuni fan infatti il Duca Bianco va visto come una sorta di personaggio ‘autoironico’ creato da Bowie forse per sdrammatizzare questa sua dipendenza o magari per convincersi a superarla. Gli anni ‘70 d’altronde sono stati proprio i più difficili della vita di Bowie, proprio per l’assunzione di questa droga che lo ha portato a vivere un periodo di grande sofferenza psicologica ed emotiva. 

 

Gli occhi e l’immagine

In molti si sono chiesti perché David Bowie avesse gli occhi diversi, un tratto che ha contribuito a rendere ancora più affascinante il suo personaggio, attribuendogli un aspetto extraterrestre. Questa caratteristica però è molto più terrena di quanto si possa immaginare, infatti sembra che l’occhio destro abbia subito una dilatazione a causa di un pugno. Eh si, anche Bowie ha avuto i suoi periodi turbolenti durante l’adolescenza che lo hanno portato a fare a cazzotti per un amore conteso con un amico. 

Ad ogni modo, anche con due occhi di colore uguale Bowie avrebbe comunque stupito il mondo della musica grazie alla sua immagine camaleontica. L’artista era solito curare le copertine dei suoi dischi dove è assoluto protagonista. Anche nel cinema Bowie ha avuto un buon successo specialmente per il film Labyrinth, citato tra l’altro nel video di Blackstar. La sua interpretazione più ‘calzante’ però si trova ne ‘L’uomo che cadde sulla Terra’, un film tratto dal bellissimo romanzo di Walter Tevis dove Bowie si cala nei panni di un presunto alieno capace di inventare oggetti avveniristici. 

È un polistrumentista

Sebbene lo si veda spesso dietro il microfono nei suoi live, David Bowie in realtà è un polistrumentista di un certo calibro, capace di suonare tantissimi strumenti. Iniziò con il sassofono a dodici anni, per poi appassionarsi al jazz, un genere musicale che ha influenzato notevolmente la sua discografia. 

Questa sua capacità gli ha dato un notevole vantaggio nella composizione dei suoi brani, sebbene in molti casi gli strumenti venivano comunque registrati da musicisti specializzati che spesso lo hanno accompagnato anche nei suoi live. La chitarra è uno degli strumenti fondamentali di molti dei dischi di Bowie, specialmente quelli degli anni ‘70, quindi se volete provare a suonarli vi consigliamo di usare una buona muta di corde per chitarra in modo da avere un suono più cristallino e preciso. 

 

L’orientamento sessuale

Le varie copertine e l’abbondante uso della toeletta trucco per ‘travestirsi’ da alcuni personaggi hanno suscitato una notevole curiosità sulla sessualità di Bowie da parte degli appassionati e della stampa britannica che non si è mai fatta problemi ad entrare nella sfera personale degli artisti. David Bowie ha più volte dichiarato di essere bisessuale, per poi smentire lui stesso queste voci, ammettendo in seguito di volersi divertire alle spalle della stampa e di quei ‘fan’ un po’ troppo ficcanaso. 

David Bowie è stato un artista esemplare, di mentalità aperta e che più volte si è schierato dalla parte della comunità gay, dalla quale era affascinato, così come di quella afro-americana. Durante un’intervista negli Stati Uniti, David Bowie mise in difficoltà il suo interlocutore, facendogli notare che la maggior parte dei video trasmessi su MTV erano di artisti bianchi. 

Lo spazio e il mistero

Quando si pensa a David Bowie è facile associarlo allo spazio infinito. L’artista ha sempre avuto un grande amore per lo spazio e per l’ignoto. Il brano Space Oddity è stato uno dei primi esempi di ‘Space Rock’, genere in seguito sviluppatosi in Inghilterra con gli Hawkwind, approdato poi in Canada con i Rush e i Voivod. Nel brano The Supermen presente nel disco The Man Who Sold The World troviamo rimandi a Nietzsche, come anche riferimenti ai ‘Grandi Antichi’ dello scrittore H.P Lovecraft, delle entità aliene primordiali che hanno popolato la terra molto prima degli uomini. Lo stesso videoclip del suo ultimo singolo Blackstar contiene diversi riferimenti allo spazio e al viaggio interstellare. Space Oddity fu scelto dalla BBC come colonna sonora per il primo allunaggio. 

 

 

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