I 10 Migliori Mixer del 2024

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Mixer – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

Il mixer è un’apparecchiatura che miscela i segnali audio, che trova impiego anche in contesti molto distanti tra essi: per esempio, si usa in teatro, durante i concerti, in televisione, negli studi radiofonici ed è anche il pane quotidiano dei DJ.

Vi indichiamo subito due delle apparecchiature che abbiamo scelto per voi: Alto professional ZMX52 è un mixer compatto nelle dimensioni e nel prezzo mentre Hercules DJ Control Inpulse 300 è una consolle per DJ entry level ma ben costruita e con funzioni interessanti.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 10 Migliori Mixer – Classifica 2024

 

Di seguito trovate i mixer selezionati e ordinati secondo una classifica. Leggete la recensione scritta per ogni articolo frutto anche dei pareri espressi da altri utenti e confrontate i prezzi. Siamo sicuri che troverete il mixer più adatto alle vostre esigenze.

 

 

Mixer audio

 

1. Alto professional ZMX52 Mixer Portatile Professionale 5 Canali

 

È un nuovo mixer audio a cinque canali; nello specifico troviamo un canale mono, con ingresso per microfono, l’ingresso bilanciato di linea TRS con equalizzatore a due bande e due canali stereo con ingressi bilanciati. Chiaramente non si tratta di un mixer professionale (il nome non deve trarre in inganno), si adatta a piccole esigenze ossia feste, karaoke o per gestire l’impianto audio di casa o fare un po’ di musica insieme agli amici. In generale il rapporto qualità prezzo è certamente buono.

Le dimensioni compatte ne facilitano anche il trasporto ma come potete immaginare presenta alcuni aspetti negativi che segnaliamo subito.

Come prima cosa gli effetti si percepiscono appena con quello per la voce più criticato di altri. Il segnale di uscita della cuffia è ritenuto troppo basso e tanto per concludere, mancano le spiegazioni in italiano.

 

Pro

Prezzo: Il costo del mixer è basso ma più in generale possiamo dirci soddisfatti del rapporto tra la qualità e il prezzo che caratterizza questo modello.

Compatto: Come mixer è molto compatto, una caratteristica che torna utile non solo in casa ma anche se c’è la necessità di trasportarlo.

 

Contro

Effetti: Molti utenti sono rimasti delusi dagli effetti, questi sono poco percettibili. Il più criticato di tutti è quello per la voce.

Uscita cuffie: Non convince la potenza dell’uscita di segnale per le cuffie: secondo gli utenti è troppo basso e così non va affatto bene.

 

 

 

 

Mixer DJ

 

2. Hercules DJ Control Inpulse 300

 

Hercules è tra i marchi più apprezzati per questo genere di prodotti. In questo caso, più che di un semplice mixer si tratta di una consolle per DJ dedicata ai principianti.

Qui trovate tutto il necessario per instradarvi verso la carriera dei vostri sogni: ci sono i mini jog con sensore di pressione grazie ai quali esercitarvi con lo scratch, dei tasti molto reattivi (cosa importante e non scontata per una consolle entry level), due leve per gestire i valori del pitch, due fader per il volume e i potenziometri per gli equalizzatori.

I pulsanti sono retroilluminati dunque non avrete problemi neanche al buio. Ma cosa manca: non c’è il selettore Cue utile per assegnare il canale di preascolto. Inoltre non c’è un potenziometro per il gain, anche se il software in dotazione ha la funzione auto-gain.

Per essere mixer DJ entry level la scheda audio è buona, un giudizio analogo lo riserviamo per i materiali. In definitiva, il suo utilizzo è intuitivo.

 

Pro

Mini jog: Dotati di sensore di pressione, rispondono ottimamente e permettono di fare pratica con lo scratch, seppur nella sua forma più elementare.

Facilità d’uso: Sicuramente da apprezzare per questa consolle la sua semplicità d’uso. Tutto è molto intuitivo e ci si mette poco a capire dove mettere le mani.

Tasti reattivi: Abbiamo apprezzato la risposta di tutti i tasti che si sono rivelati reattivi; questa, secondo noi, è una caratteristica da non sottovalutare.

 

Contro

Selettore Cue assente: Che si tratta di una console entry level si capisce da assenze come quella del selettore Cue che serve per assegnare il canale di preascolto e il mix del canale in cuffia.

 

 

 

 

Mixer Behringer

 

3. Behringer XENYX 302 USB

 

Behringer è uno di quei marchi che molto spesso si fa preferire ad altri per il buon rapporto qualità/prezzo dei suoi articoli e chi ha a che fare con la musica sicuramente ne ha sentito parlare. Abbiamo scelto di proporre questo mixer entry level che ha il minimo indispensabile per imparare a districarsi con il mixaggio.

Il mixer Behringer ha prese XLR e 1/4 , canale USB/line stereo, più un ingresso dedicato 2-Track (a cui è possibile assegnare le cuffie o l’uscita Main Mix) e un preamplificatore microfonico Xenyx.

L’equalizzatore è a due bande e si fa apprezzare per il suo suono caldo. Va sicuramente bene per un piccolo home studio, per una serata karaoke o per il DJ alle prime armi che si esibisce a feste private. È abbastanza compatto dunque il trasporto non è un problema.

Alzando i volumi al massimo si ottiene una più che soddisfacente amplificazione del segnale che però è anche accompagnata da un fruscio piuittosto presente.

 

Pro

Equalizzatore: Per questa fascia di prezzo si fa apprezzare per un suono caldo e musicale.

Rapporto qualità/prezzo: Behringer conferma la sua fama di fornire buona strumentazione a prezzi concorrenziali. Questo mixer è la conferma.

 

Contro

Fruscii: Il mixer garantisce una più che soddisfacente amplificazione del segnale che, però, è accompagnata da qualche fruscio di sottofondo.

Effetti voce: Segnaliamo l’assenza di effetti per la voce, dunque se necessari per le vostre esigenze dovrete provvedere in altro modo.

 

 

 

 

Mixer Yamaha

 

4. Yamaha AG03 Mixer USB a 3 Canali

 

Il mixer Yamaha è pensato soprattutto per essere collegato a un computer. Torna certamente utile per registrare le idee musicali che vengono in mente, in questo senso la possibilità di poterlo collegare non solo a un computer ma anche all’iPad è ancor più utile di quanto si possa pensare.

Sinceramente non lo consigliamo a chi cerca un mixer per la sua attività di DJ mentre invece può fare sicuramente al caso, ad esempio, di uno YouTuber: il mixer AG03, infatti, permette di produrre contenuti online sia per trasmissioni live streaming sia per podcast e video on demand. Il suono è ad alta risoluzione, una dote che è stata riconosciuta praticamente da tutti quelli che sono entrati in possesso di questo mixer.

A proposito, la versione che vi proponiamo è a tre canali ma è disponibile anche quella a sei canali. I controlli rispondono egregiamente. Nella confezione è presente il noto programma per la produzione musicale Cubase. Per l’alimentazione si può scegliere tra quella USB oppure a batteria. Peccato manchi la possibilità di sfruttare una comune presa elettrica. Ottimi i materiali.

 

Pro

Qualità del suono: In tantissime recensioni che abbiamo letto in rete, gli utenti esaltano la qualità del suono; questa è stata la cosa che più ha sorpreso in positivo.

Controlli: La risposta dei controller per l’audio e il fader hanno superato le più rosee aspettative: reattive e affidabili.

Materiali: Un altro particolare che ha soddisfatto le persone entrate in possesso del mixer Yamaha è la sua buona qualità costruttiva; è molto solido.

 

Contro

Alimentazione: Per alcuni potrebbe essere un problema, per altri no ma riteniamo opportuno segnalare che non è possibile alimentare il mixer con la corrente elettrica.

 

 

 

 

Mixer digitale

 

5. Behringer Digital Pro Mixer DDM 4000

 

Mixer digitale di fascia media venduto a un prezzo che sicuramente farà gola a molti. Ha due processori di effetti, quattro canali stereo e un campionatore Sampler. Offre, inoltre, la possibilità di collegare fino a due microfoni. Dobbiamo dire che le recensioni su questo prodotto sono state quasi tutte entusiaste ma è bene fare delle precisazioni.

Per l’uso amatoriale è certamente ottimo, una bomba che lascerà a bocca aperte se è la prima volta che avete a che fare con un mixer e noi crediamo che per un dilettante, a queste cifre non si possa immaginare qualcosa di meglio. Poi è robusto, pesante il giusto: queste cose danno la sensazione di grande qualità. Ma una persona più esperta non potrà che restare un po’ deluso dalla meccanica degli slider, troppo morbidi.

La delusione, poi, aumenterà alla prova del vinile. Secondo noi se la vostra intenzione è collegare questo mixer ai vostri giradischi, orientatevi su altro o meglio, fatelo se siete DJ di un certo livello mentre per le feste private ci si può anche accontentare della qualità del suono.

 

Pro

Rapporto qualità/prezzo: Come sempre la casa tedesca conferma di essere particolarmente abile con la sua politica dei “prezzi popolari” riuscendo comunque a commercializzare un prodotto valido come questo mixer.

Qualità costruttiva: Il mixer è ottimamente costruito, un giudizio che vale sia per la parte elettronica sia per quella esterna: tutto appare molto solido e resistente.

 

Contro

Non adatto ai vinili: Chi ha collegato il giradischi a questo mixer è rimasto parecchio deluso giudicandolo inadeguato a questo scopo a causa della qualità del suono non soddisfacente.

Slider morbidi: Non ha convinto tutti la meccanica degli slider. Il problema che è stato evidenziato in alcune recensioni è che sono troppo morbidi.

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Mixer Pioneer

 

6. Pioneer DJ Controller DJ a 2 Canali per Serato DJ Lite

 

È una consolle entry level ma costa più di tante altre. Eh sì perché sappiate che Pioneer si fa pagare bene per i suoi giocattolini e fa anche un’importante operazione di marketing grazie alla quale tutti gli aspiranti DJ vogliono una consolle realizzata dall’azienda giapponese. Attenzione, perché con quanto appena detto non vogliamo dire che la DDJ-SB3 non valga il suo costo, anzi.

La consolle è a due canali, l’uso è intuitivo e ha un lay-out che sa come fare conquiste visto che si ispira ai modelli professionali marchiati Pioneer. Sebbene la consolle sia compatta, ci sono i Jog Wheel, grandi e comodi da usare: la risposta scratch è ottima. In allegato c’è il programma Serato DJ Lite ma qui siamo alla cosa che più ha fatto arrabbiare gli utenti.

Abbiamo detto che pur essendo una consolle entry level, il mixer Pioneer costa molto più di altri e, proprio in virtù dell’investimento richiesto, ha suscitato non poca rabbia apprendere che per sfruttare la versione pro di Serato DJ bisogna acquistarla.

 

Pro

Uso comodo: Il layout professionale unitamente alla facile navigazione tra i vari pulsanti e potenziometri fanno di questa consolle uno strumento non solo bello da vedere ma anche intuitivo nell’utilizzo.

Jog grandi: Gli utenti sono rimasti molto contenti dei Jog, non solo per la loro risposta ma anche per le dimensioni generose, nonostante la consolle sia compatta.

 

Contro

Costo: Pur essendo una consolle entry level, ha un prezzo che potrebbe far pensare al contrario. L’investimento impone di meditare bene l’acquisto.

Serato DJ Lite: Il software in dotazione è quella base, agli utenti ha dato parecchio fastidio aver scoperto che devono pagare altri soldi per la versione Pro.

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Mixer 4 canali

 

7. Behringer Xenyx 502 Mixer Audio per DJ 

 

Behringer vanta una linea di mixer di buona qualità, venduti a un prezzo molto conveniente. Il suo Xenyx 502 si presenta con dimensioni molto compatte, quindi ideale per un piccolo studio di registrazione domestico o per una sala prove dove è necessario collegare spie e microfono. 

Le misure ridotte vi consentono di usarlo ottimizzando lo spazio che avete a disposizione, inoltre se siete alle prime armi potrete apprezzare l’interfaccia intuitiva, un modo ottimo per poter apprendere tutte le funzionalità base. Il modello dispone anche di un entrata per le cuffie, quindi potrete usarlo con la vostra console da DJ. 

Allo stesso modo potrete collegare uno strumento per la registrazione o per far uscire il suono dalle spie, una buona soluzione per il basso che potrete anche amplificare tramite le casse del mixer. I difetti del prodotto stanno nella mancanza dei controlli di tono sull’ingresso e di un tasto on\off che vi costringe a togliere la spina dalla corrente per spegnere il mixer. 

 

Pro

Pratico: Le dimensioni compatte vi permettono di sistemarlo ovunque con il minimo ingombro, ideale per uno studio di registrazioni domestico o per la sala prove.

Layout: Intuitivo e pratico, questo mixer vi permette di collegare microfono e casse, gestendo i volumi e le frequenze senza fare confusione a causa di troppi comandi.

Collegamenti: Potrete usarlo anche con strumenti musicali per registrare brani su PC\Mac oppure per l’amplificazione tramite le casse collegate al mixer. 

 

Contro

Tasto on\off: Per spegnere il mixer dovrete necessariamente staccarlo dalla presa della corrente, un’operazione che a lungo andare potrebbe rovinare i componenti interni.

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Mixer Soundcraft

 

8. Soundcraft EFX 12

 

È un mixer Soundcraft a dodici canali che impiega il processore AudioDNA. Ampia la disponibilità degli effetti che sono ben 32; tra questi, quello che pare aver stupito più di tutti è il riverbero.

La sezione effetti si inserisce alla perfezione nella struttura compatta del mixer. Buone critiche sono state riservate anche per gli equalizzatori. Un mixer a dodici canali indubbiamente richiede un po’ di dimestichezza nel giostrarsi tra tanti controlli ma comunque si prende rapidamente confidenza con il dispositivo, dunque possiamo parlare di uso semplice.

Non è un mixer professionale ma sicuramente un buonissimo strumento di livello intermedio che consigliamo per le piccole serate live. La struttura è solida e pur non costando poco, il prezzo ci sembra comunque conveniente.

 

Pro

Numero di canali: Il mixer mette a disposizione ben dodici canali: può far fronte a qualsiasi esigenza che possa presentarsi in piccoli contesti live.

Effetti: Chi si è convinto a comprare questo mixer è rimasto molto soddisfatto per la qualità degli effetti, in particolare è piaciuto il riverbero.

Compatto: Contrariamente a quanto le caratteristiche potrebbero far pensare, il mixer è compatto, dote che torna sempre utile.

 

Contro

Peso: Il mixer è un po’ pesante, si sfiorano i 6 chili. Questo può causare delle piccole difficoltà in caso di trasporto.

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Mixer Allen & Heath

 

9. Allen & Heath ZED60-10FX DJ Console

 

In fatto di mixer Allen & Heath è considerata tra i leader del settore. Fondamentalmente lo ZED60-10-FX si basa sullo ZED-10FX ma in più ha il fader da 60 mm che è stato apprezzato per la sua precisione tattile. Sui canali (quattro in totale) mono l’equalizzatore è a tre bande mentre su quelli stereo le bande sono due.

Gli effetti non sono tantissimi ma neanche pochi; sedici per essere precisi.

Le dimensioni sono compatte; il mixer si adatta bene tanto in studio quanto dal vivo. La qualità dei materiali è buona, toccando con mano la sensazione è che si tratti di un oggetto robusto e semplice da trasportare. Forse le note dolenti riguardano il prezzo ma se avete già sentito parlare di Allen & Heath, sapete anche che i suoi prodotti non li regala.

 

Pro

Fader: Il mixer ha un fader da 60 mm che ha praticamente sorpreso tutti per la sua precisione al tatto; è degno di un mixer di fascia superiore.

Compatto: Le dimensioni sono contenute al massimo; ciò facilita le cose quando si hanno problemi di spazio ma anche durante il trasporto.

Resistente: La qualità costruttiva è quella tipica dei prodotti Allen & Heath; il mixer è solido, resistente. Si capisce subito di avere tra le mani uno strumento destinato a durare.

 

Contro

Costo: Abbiamo davvero poco da ridire si questo mixer, certo è che il prezzo è un po’ salato ma questa non è una novità per i prodotti Allen & Heath.

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Mixer Mackie

 

10. Mackie ProFX6v3

 

La proposta di Mackie è interessante, in modo particolare per i neofiti, perché si tratta di un vero e proprio kit. Al suo interno, infatti, trovano posto un mixer FpoFX6v3 a sei canalli con 2x 4 interfacce USB, un microfono dinamico EM-89D e un paio di cuffie MC-100.

Tra le sue caratteristiche tecniche segnaliamo: GigFX integrato con 24 effetti, filtro taglia-basso da 100 Hz, alimentazione phantom 48 V, due ingressi per microfono con equalizzatore a 2 bande (80 Hz e 12 kHz), due jack da 6,3 mm e un jack stereo da 3,5 mm.

Il prodotto si fa apprezzare per la sua versatilità che lo rende idoneo sia per l’audio dal vivo sia per la registrazione casalinga. Questo perché si propone come un mixer per un uso non professionale, visto che i comandi sono essenziali e manca la regolazione dei toni (presente solo per quelli medi sui canali microfonici).

 

Pro

Bundle: Oltre a un mixer di buona qualità ci si porta a casa un paio di cuffie e un microfono dinamico.

Preciso: La precisione pare essere un altro degli aspetti più graditi e questo vale tanto per i controlli rotativi quanto per i misuratori grafici.

Qualità costruttiva: Il mixer è costruito molto bene, nel complesso si ha un senso di assoluta affidabilità, è robusto e questo fa presupporre una lunga durata.

 

Contro

Domestico: Si propone sostanzialmente come un mixer per uso casalino e, infatti, gli mancano alcuni comandi soprattutto per la regolazione dei toni.

 

 

 

 

Guida all’acquisto – Come scegliere un buon mixer?

 

Come abbiamo visto il mixer trova impiego in diversi campi. Per evitare di fare un discorso dispersivo ci concentreremo sulle offerte per DJ o aspiranti tali o comunque su apparecchiature piccole dunque nulla che possa trovare spazio in uno studio di registrazione. In questo modo sarà anche più facile per il lettore fare una comparazione tra le varie apparecchiature proposte e disponibili sul mercato.

La scelta è piuttosto ampia e se siete agli inizi non dovete necessariamente affidarvi al mixer della migliore marca spendendo più soldi di quanti sia necessario; anche comprando un apparecchio più economico si possono fare delle cose interessanti e dare al principiante la possibilità di fare la pratica necessaria con un investimento contenuto. A proposito, se volete sapere dove acquistare il mixer che più di altri vi ha convinto, potete fare riferimento al link che vi segnaliamo per ognuno dei prodotti venduti online.

 

 

I mixer per DJ

Per chiarire le idee ai meno esperti vediamo le caratteristiche generali del miglior mixer usato dai DJ, anche per capire a grandi linee le differenze con quelli, ad esempio, usati per la regia, per i grandi concerti e negli studi di registrazione. La prima cosa che balza agli occhi sono le dimensioni più compatte rispetto ai mixer impiegati nei succitati ambiti.

La seconda differenza che si nota è il numero dei canali audio che nel caso di un mixer per DJ va da due a otto. Tenete presente, poi, che l’apparecchiatura da Disk Jockey è stereo di conseguenza quando si alza il volume di un canale in realtà si alza a due. Le apparecchiature di recente generazione sono dotate di un generatore di effetti detto DSP che dà la possibilità al DJ di aggiungere, appunto, degli effetti al brano. Alcuni modelli hanno anche un campionatore grazie al quale si possono registrare pochi secondi di un brano e metterlo in loop.

 

DJ a tempo perso

Fare il DJ può diventare un’attività a tempo pieno e anche molto remunerativa. È probabile che il vostro sogno sia proprio questo o magari no; forse vi accontentate di fare qualche soldo esibendovi a piccole feste oppure ancora volte semplicemente imparare a usare un mixer perché vi piace certa musica e non avete secondi fini. In tutti questi casi la domanda che vi starete ponendo è sempre la stessa: quale mixer comprare tra quelli venduti online?

Beh, in attesa che possiate raggiungere i livelli di fama di Tiesto o Steve Aoki, giusto per citare un paio di big, vi conviene volare basso. In altre parole prendete in considerazione i mixer venduti a prezzi bassi. Un modello a quattro canali può bastare per cominciare, poi è chiaro, dipende anche dalle esigenze nell’immediato. Se volete esibirvi alle feste di amici e conoscenti potete anche alzare un po’ l’asticella e prendere qualcosa di più costoso ma non professionale; per quello c’è tempo. In questa fase l’importante è fare pratica.

 

Per professionisti

Dopo aver fatto la vostra gavetta e capito che quella del DJ è la strada che volete intraprendere a livello professionale, necessariamente bisogna investire sull’attrezzatura. Avete fatto tante feste in case private, avete accumulato esperienza, magari fatto dei demo apprezzati dalla critica, e cosa fondamentale, avete messo da parte un po’ di soldi per comprare uno dei migliori mixer del 2024.

 

 

Ma chiariamo un punto: essere un DJ professionista non significa essere un DJ di successo. Ve lo spieghiamo con un esempio: diverse discoteche vi chiamano per presenziare alle loro serate e far ballare la gente, vi pagano e anche bene tanto è vero che non dovete preoccuparvi di non fare tardi perché la mattina dopo vi aspetta il turno in fabbrica; le bollette le pagate con quanto guadagnate con le serate. Bene, siete DJ professionisti e pagate pure le tasse com’è ovvio che sia.

Ora passiamo alla definizione di DJ di successo: Tiesto, Steve Aoki. Dunque, se vi chiedete come scegliere un buon mixer vi diciamo che deve essere sicuramente un’apparecchiatura avanzata, professionale ma non serve prendere la stessa strumentazione impiegata dai succitati artisti perché loro fatturano milioni, voi ancora no.

Certamente la qualità generale del vostro mixer deve essere di livello superiore e questo significa che deve potersi associare a altri dispositivi che possano supportare un numero elevato di frequenze e che abbia anche tante funzioni ed effetti combinabili tra loro. Tutto ciò vi permette di personalizzare il vostro stile e dare vita al vostro marchio di fabbrica.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come collegare un mixer a PC e cassa?

Se il mixer dispone di porta USB basta stabilire un collegamento con il computer mediante l’apposito cavo, così come fareste con qualsiasi periferica. Purtroppo la porta USB non è presente in tutti i mixer. IN questo caso individuate l’uscita e l’entrata che potete riconoscere dalla dicitura OUT e IN. Collegate un cavo RCA all’uscita del mixer e l’altra estremità nell’ingresso per il microfono del PC. Un altro cavo RCA va collegato in questo modo: una estremità del cavo va inserita nella porta di uscita audio del computer mentre l’altra va nella porta IN del mixer.

 

Come funziona un mixer audio?

In pratica un mixer audio accetta ingressi da differenti fonti audio per poi combinarle al fine di personalizzarle secondo le preferenze di chi gestisce il mix. Il risultato finale viene inviato alle casse oppure a un dispositivo di registrazione.

 

Qual è la differenza tra mixer da regia e mixer per DJ?

Un mixer da regia ha molti più canali rispetto a quello per DJ. I canali, infatti, possono arrivare fino a 196 e trovano impiego in teatri, grandi spettacoli e studi di registrazione. Un mixer per DJ, invece ha dai due a massimo dodici canali. I modelli per DJ sono stereo mentre quelli da regia sono mono. Un’altra differenza tra i due tipi è che quello per DJ può avere un generatore di effetti e un campionatore che dà la possibilità di registrare pochi secondi di un brano e mandarlo in loop.

 

A cosa serve il mixer?

Il mixer ha lo scopo di miscelare i segnali audio. Trova impiego negli studi televisivi, nei teatri durante i concerti musicali, in sala di registrazione e presso i DJ.

 

Che cos’è il cross-fader?

Il cross-fader determina l’ampiezza relativa dei segnali di due canali. Ciò avviene all’interno di un suono complessivo uscente dal mixer. Il cursore è posto su un binario: se si trova al centro allora i due canali hanno la stessa un’intensità se invece è spostata più verso destra, il canale destro ha maggiore influenza. Il discorso si inverte se il cursore tende a sinistra.

 

 

 

Come utilizzare il mixer

 

La configurazione del mixer non è una cosa così semplice; chi si trova ad affrontare questo compito la prima volta può essere colto dallo sconforto l quale è proporzionato alle dimensioni del mixer. In effetti, si tratta di uno strumento complesso ma proveremo ad aiutarvi nel capire come collegarlo al resto della strumentazione.

 

 

Dove posizionare il mixer

La scelta della posizione del mixer è tutt’altro che trascurabile poiché il volume diminuisce all’aumentare della distanza dalla fonte del suono. Per trovare la posione migliore bisogna testarla in prima persona poiché dovete trovarvi sufficientemente distante dalle casse per non essere investiti dal suono ma anche abbastanza vicini da saggiare la qualità dell’audio senza dover aumentare il volume.

Chiaramente va tenuta in considerazione anche la lunghezza dei cavi del microfono e di tutti gli altri strumenti che per ovvie ragioni hanno bisogno di una presa elettrica.

 

I collegamenti

Come prima operazione collegate amplificatore e casse: L’output degli amplificatori va collegato all’input delle casse a meno che le casse non abbiano un amplificatore integrato.

 

Preparate una lista degli input

Dovete stabilire un ingresso e un’uscita per ogni elemento del mixer. A tale scopo si crea una lista numerata da riportare poi su delle etichette che vanno incollate sotto ogni fader. Questo è il modo migliore per sapere cosa corrisponde a ogni canale e di conseguenza si rende più intuitiva la gestione audio.

 

 

Verificate che tutto sia in ordine

È importante presentarsi al luogo dell’evento con un sufficiente margine di tempo; non solo perché gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo ma anche perché bisogna fare un’accurata prova audio. Oltretutto non è mai bene agire con la fretta addosso perché aumenta la probabilità di commettere errori o dimenticare qualcosa. Accendete tutta la strumentazione e controllate che non ci siano problemi con i collegamenti.

Se riscontrate dei problemi, è probabile che siano di facile soluzione: un cavo mal collegato o danneggiato. Ciò ci porta a un’altra raccomandazione, anzi, due. La prima è che non dovete risparmiare sui cavi, servitevi dei migliori in commercio. La seconda raccomandazione è di avere sempre dei cavi di scorta per eventuali sostituzioni.

 

 

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