Scopriamo di più sul famoso brano del duo folk di New York, il loro primo successo che ha definito il loro stile, amato dagli appassionati di musica dagli anni ‘60 fino ai giorni nostri.
Hello darkness, my old friend,
I’ve come to talk with you again,
Because a vision softly creeping,
Left its seeds while I was sleeping,
And the vision that was planted
in my brain
Still remains within the sound of silence.
In restless dreams I walked alone
Narrow streets of cobblestone,
‘Neath the halo of a street lamp,
I turned my collar to the cold and damp
When my eyes were stabbed by the
flash of a neon light
That split the night
And touched the sound of silence.
And in the naked light I saw
Ten thousand people, maybe more.
People talking without speaking,
People hearing without listening,
People writing songs that voices
Never share
And no one dared
Disturb the sound of silence.
“Fools,” said I, “You do not know –
Silence like a cancer grows.
Hear my words that I might teach you.
Take my arms that I might
reach you.”
But my words like silent raindrops fell
And echoed in the wells of silence
And the people bowed and prayed
To the neon god they made.
And the sign flashed out its warning
In the words that it was forming.
And the sign(1) said: “ The words
of the prophets are written
on the subway walls
And tenement halls
And whispered in the sound of silence.
Il testo di The Sound of Silence di Simon & Garfunkel non è tra i più rassicuranti della musica folk, d’altronde il chitarrista del duo (Paul Simon) la scrisse ispirandosi all’incapacità delle persone di comunicare. Il duo proveniente da New York probabilmente era abituato a vivere in mezzo a milioni di persone colte nel ritmo frenetico della rumorosa metropoli, ma ormai rese fredde e distanti dalla routine giornaliera.
Nel brano i cantanti si rivolgono all’oscurità, loro vecchia amica (Hello Darkness my old friend) e narrano una loro visione fatta di silenzio dove le persone parlano senza esprimersi e ascoltare senza sentire. Il paradosso del silenzio sinistro anche nella folla viene descritto perfettamente nel brano, dove troviamo anche una sorta di denuncia al progresso nella fresa ‘And the people bowed and prayed to the neon God they Made’ (e il popolo si inginocchiò e pregò il Dio Neon che aveva creato).
Alcuni appassionati associano il brano alla morte di John F. Kennedy, avvenuto il 22 novembre del 1963, in quanto la morte improvvisa del leader statunitense lasciò tutti sotto shock. In realtà però il brano fu scritta il 19 febbraio 1964. Il lento arpeggio delle corde di chitarra e l’armonizzazione vocale delle voci dei due artisti crea un’atmosfera soave, ma allo stesso tempo sinistra. Il testo inoltre non presenta alcun ritornello, si presenta infatti come una sorta di poema, per certi versi simile alle opere del poeta beat Allen Ginsberg.
Proprio per il suo testo particolare e decisamente pesante a livello di contenuti, il brano The Sound of Silence è stata omaggiata da band di genere completamente opposto al folk, troviamo infatti una delirante cover del gruppo metal Nevermore e una più fedele all’originale (bellissima) dei Disturbed.
Il brano fu pubblicato nel disco di debutto del duo Wednesday Morning, 3 A.M., un lavoro che al tempo fu accolto in modo molto freddo dalla critica, al punto che Simon e Garfunkel si dovettero dividere. La poca stima nei confronti dei due musicisti di New York fu causata dal loro stile troppo simile a quello dei The Beatles che in quegli anni erano appena approdati negli Stati Uniti, influenzando tantissimi musicisti con il loro rock.
Paul Simon e Art Garfunkel furono rivalutati proprio grazie ad un remix di The Sound of Silence prodotto per la radio. Questa nuova versione fu inserita nell’album successivo, intitolato proprio come il brano. La canzone deve parte del suo grande successo anche al film Il Laureato di Mike Nichols, del quale diventò uno dei brani presente nella colonna sonora. La pellicola vede come protagonista un giovanissimo Dustin Hoffman nei panni di uno studente che si innamora di una donna matura e facoltosa.
Il duo si scioglie nuovamente nel 1969, dopo aver raggiunto il successo grazie a diversi dischi di ottimo livello. La discografia termina con Bridge over Troubled Water pubblicato nel 1970 e diventato in poco tempo uno dischi più venduti dell’epoca, vincendo numerosi premi Grammy.