Le 8 più famose canzoni di Vasco Rossi che hanno fatto la storia

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Il rocker emiliano ha scritto tantissimi brani entrati nella storia della musica italiana. Vediamo quali sono i più famosi.

 

Vasco Rossi è uno dei musicisti italiani più amati dal grande pubblico, anche da chi non ascolta rock. Nel paese del ‘bel canto’, Vasco Rossi ha ottenuto un successo incredibile grazie al suo modo di cantare sincero e a brani magnetici eseguiti in compagnia di musicisti incredibili. 

I suoi fan lo amano incondizionatamente, seguendolo per tutte le tappe dei tour italiani. A Bologna quando suona Vasco Rossi allo Stadio Dall’Ara è meglio non mettersi in macchina, perché si rischia di rimanere bloccati nel traffico per ore e ore, peggio di quando gioca la squadra di calcio. Certo, Vasco ha scritto anche qualche canzone non proprio all’altezza della sua fama, ma con una produzione musicale come la sua (ben diciotto dischi in studio più i relativi live) è giustificato. 

I testi di Vasco Rossi d’altronde sono uno dei motivi del suo successo, in quanto sempre sinceri e per certi versi ‘lucidi’, capaci di cogliere la malinconia della vita come anche i momenti più divertenti. Se siete incuriositi dalla musica di Blasco, probabilmente avrete sentito solo le ultime canzoni e volete scoprire quali sono quelle più famose. Ecco una breve rassegna.

 

Albachiara

Probabilmente le nuove generazioni canteranno ben altro quando sono in gita o si trovano in spiaggia con la chitarra, ma per tutti quelli cresciuti negli anni ‘80 Albachiara era un must da cantare a squarciagola. Chi possedeva una chitarra doveva imparare gli accordi e il testo di questo brano, tenendolo sempre nel repertorio. Albachiara è una power ballad rock che parte da accordi di pianoforte e chitarra clean, per poi lasciare spazio alla distorsione e alla batteria cadenzata. Una delle canzoni di Vasco Rossi più conosciute, anche da chi non segue la sua musica. 

Siamo solo noi

Dall’omonimo disco uscito nel 1981, Siamo solo noi è una canzone di Vasco Rossi ‘inno’ della generazione punk e rock di quegli anni. Il testo descrive proprio una gioventù ribelle e sbandata, fuori da qualsiasi schema imposto dalla società. La bellezza del brano, oltre alla parte strumentale che gode di un arrangiamento davvero fantastico, sta nel testo e nel modo di cantare sempre unico di Vasco. Siamo solo noi non denuncia, non protesta e non si vuole scagliare contro il sistema, descrive semplicemente lo stato di una generazione di ‘sconvolti’, quella che ‘va a letto la mattina presto, fa colazione con un toast e non vuole fare niente’.

 

Gli spari sopra

Sebbene sia stata riarrangiata dal brano Celebrate della band irlandese An Emotional Fish, gli Spari Sopra di Vasco è rimasta nella storia come uno dei suoi brani più famosi. Un brano rock ritmato con un crescendo creato dalla sezione ritmica, con intrecci tra chitarra clean e quella distorta che esplode assoli e lick di pura energia che possono forare i pannelli fonoassorbenti dello studio di registrazione. Il testo di denuncia è decisamente attuale e viene interpretato con la solita passione che contraddistingue il rocker italiano. 

 

Colpa di Alfredo

Chi di noi non ha mai avuto un amico capace di intrattenerci al punto di farci perdere un’occasione con una ragazza di nostro gradimento? La canzone di Vasco intitolata ‘Colpa di Alfredo’ descrive proprio questo, con una power ballad efficace e ispiratissima. Si tratta di una canzone autobiografica, come raccontato dall’amico di Vasco, Andrea Giacobazzi. Il cantante ci stava provando con una ragazza di vicino Modena, ma proprio quando era riuscito a convincerla a uscire con lui, Andrea (l’Alfredo del testo) lo aveva convinto a non farlo, per poter arrivare in tempo a Misano, dove si sarebbe tenuto un suo concerto.

Vita spericolata

Uno dei brani di Vasco Rossi che lo rappresentano, dove viene citato anche Steve McQueen. Questo nome alle nuove generazioni dirà poco, ma negli anni ‘60 era il ragazzaccio di Hollywood. Stuntman, pilota di automobili e attore, McQueen viveva una vita decisamente spericolata, per questo il rocker lo cita nel testo della canzone. Il cantautore dichiara proprio di volere una vita senza regole, sebbene il testo di Vasco sia in contrasto con l’umore generale del brano che emana una certa malinconia. La voce è quasi spezzata, si augura di ritrovare i suoi amici al Roxy Bar, sebbene tutto sia pervaso dalla paura del cambiamento e della crescita. 

 

Vivere

Vasco Rossi e le canzoni malinconiche vanno spesso a braccetto. Vivere è un’altra delle sue power ballad capaci di emozionare grazie a un arrangiamento diretto ma efficace e ovviamente alla voce dell’artista. Nonostante l’incedere lento della canzone, il testo incita a continuare a combattere anche quando le situazioni sono avverse. 

 

Fegato spappolato

Tra le canzoni di Vasco che più rappresentano una parte della gioventù di quei tempi, tra la noia della vita di paese e la voglia di sballarsi. Nel 1979 esce il disco Non siamo mica gli Americani, sul quale oltre ad Albachiara c’è anche questo inno allo sballo. Il brano ha un piglio funk e un groove un filo lontano dal rock, ma non importa: Vasco lo interpreta perfettamente. Il testo descrive la voglia di scatenarsi per staccare dalla monotonia e dalla noia, ma anche i risultati della mattina dopo una giornata passata a bere. 

Vado al massimo

Negli anni ‘80 Vasco Rossi comincia la sua ascesa, diventando sempre più popolare tra gli artisti italiani, al punto da essere invitato a Sanremo. Al festival presenta proprio Vado al Massimo, brano con un feeling quasi caraibico che stacca poi su un ritmo rock\punk. L’intenzione di Vasco era quella di provocare il pubblico classico di Sanremo, abituato a brani ben diversi e alle ‘classiche’ canzoni d’amore.

 

 

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