Alesis Command Mesh Kit – Recensione

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Principale vantaggio

Punto di forza sono le pelli mesh che non mancheranno di conquistare per il feel naturale, la sensibilità al tocco va oltre le migliori aspettative. Molto bene il modulo con tanti suoni a disposizione e il rack, davvero solido.  

 

Principale svantaggio

È complicato tenere fermi i pedali e la grancassa, che si sposta in avanti quando la si colpisce: tutto ciò è molto scomodo e snervante. Peccato per l’assenza dello sgabello che va necessariamente comprato a parte.

 

Verdetto 9.8/10

Sicuramente non è una batteria per professionisti, ciò non toglie che possa regalare bellissime soddisfazioni. Secondo noi è uno strumento dalle mille potenzialità e difficilmente vi deluderà.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

In fatto di batterie elettroniche possiamo tranquillamente annoverare Alesis tra i leader del settore, anzi, diciamo che si gioca la testa della classifica con un altro paio di nomi, non di più.  Dopotutto l’azienda ci ha abituato a strumenti di buona fattura, solidi, realistici e venduti pure una un prezzo tutt’altro che esagerato se si pensa alla loro qualità. Il discorso appena fatto vale sicuramente per la Command Msh Kit. 

Cominciamo dalle pelli. È noto, c’è una certa diffidenza verso le batterie elettroniche soprattutto da parte di chi ha suonato un modello acustico per tutta la vita anche a certi livelli. A noi non interessa prendere parte a questo gioco dei paragoni e ci limitiamo quanti hanno sempre  e solo suonato batterie acustiche a provare le pelli mesh di Alesis e poi ci vengano a dire che il feel non è naturale e che la sensibilità dinamica al tocco sia pessima. 

Secondo noi è vero il contrario e se non ci credete non vi resta che provare in prima persona. Andiamo a vedere gli elementi di questa batteria che in tutto sono otto: c’è il rullante bizona mesho da 25 centimetri, tre pad tom mesh da 20 cm, la grancassa con il pedale e tre piatti, ovvero, ride, crash e hit-hat.

Modulo

Ok, bei pad ma questi sono muti senza un modulo, anzi, senza un buon modulo ed è ciò che troviamo qui: il Command Drum Module con 50 kit preste più altri 20 programmabili dall’utente. In totale a disposizione del batterista ci sono 6.000 suoni e 60 basi senza dimenticare il metronomo. Molto utile l’ingresso USB dove potete inserire una pendrive con campioni in file .WAV. 

Le possibilità di connessioni non finiscono qui: potete collegare lo smartphone al modulo oppure un lettore MP3  se vi state chiedendo se potete collegare la batteria al vostro computer, la risposta è affermativa. Da segnalare anche le porte MIDI IN/OUT. Insomma, questa batteria offre diverse “possibilità creative”. 

Chi compra questo modello, poi, ha diritto a 40 lezioni di batteria Melodis gratis. Una volta registrato il drum kit sul sito di Alesis si scarica la app Melodics. A quel punto non dovete fare altro che scegliere il vostro genere preferito ed esercitarvi.

 

Rack solido

La qualità della batteria non si vede solo dal modulo o dalla risposta al tocco delle pelli mesh, uno strumento del genere deve offrire anche garanzie di solidità, a cominciare dalla struttura che regge i pad. In questo senso il rack non delude: è molto robusto. 

Qualche delusione, invece, arriva dai pedali che non restano fermi sul pavimento e anche la grancassa, ovviamente, si sposta sotto i colpi del pedale. La situazione può diventare snervante soprattutto se si suona con una certa foga. La soluzione migliore sarebbe bloccare la grancassa contro una parete e ad ogni modo sistemare la batteria su un grosso tappeto. 

Una cosa importante da dire è che lo sgabello va comprato a parte. Il montaggio è abbastanza semplice: una volta sistemato il rack ci sono da fissare i pad e collegare i cavi ma lo ripetiamo è tutto molto semplice anche se è un lavoro che conviene fare i due per terminare prima.

 

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