Dieci canzoni rock che utilizzano il flauto
Il flauto ha saputo ricavarsi il suo spazio nella musica rock, soprattutto in ambito prog: andiamo alla scoperta di Jethro Tull e altre band che ne hanno fatto uso.
Contrariamente a quanti molti pensano, il rock nelle sue svariate ramificazioni è un genere musicale aperto alle contaminazioni e non di rado si utilizzano strumenti che potrebbero essere ritenuti quantomeno inusuali. Al fianco della formazione classica che prevede voce, chitarra, batteria e basso, ci può essere spazio anche per i migliori flauti. Non ci credete? Stiamo inventando tutto? Vi dimostreremo che non è così. Di seguito trovate una selezione di brani dove il flauto è presente: in alcuni casi ricopre un ruolo marginale mentre in altri la sua presenza si fa sentire, eccome.
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Locomotive Breath (Jethro Tull)
Quando si parla di musica rock e flauto è impossibile non citare i Jethro Tull di Ian Anderson, carismatico vocalist nonché flautista. Abbiamo scelto Locomotive Breath, brano tratto da quello che probabilmente è riconosciuto come il disco di maggior successo: Aqualung. L’importanza di Locomotive Breath è tale da avere l’onore di chiudere i live set della band. Si tratta di un brano che i fan adorano.
My God (Jethro Tull)
Sempre sul fondamentale Aqualung troviamo My God, un pezzo caratterizzato da vari cambi di ritmo. La canzone è tra quelle più note e, neanche a dirlo, amate dai fan. Grande risalto è dato al flauto con un assolo centrale.
Ruby Tuesday (Rolling Stones)
Quando nel 1967 i Rolling Stones pubblicarono per il mercato statunitense Between the Buttons, inserirono la track Ruby Tuesday. Qui il flauto è lasciato un po’ sullo sfondo ma è comunque presente e ben distinguibile.
Stairway to Heaven (Led Zeppelin)
Come non citare la fantastica Stairway to Heaven dei Led Zeppelin? Il brano fa parte dell’album Led Zeppelin IV del 1971. È opinione diffusa che questo sia uno dei brani più belli della storia del rock e noi siamo d’accordo con quanti la pensano così. Il flauto dolce si sente fin da subito, in studio fu suonato dal bassista John Paul Jones.
Inis Mona (Eluveitie)
Nel 2008 gli Svizzeri Eluveitie pubblicarono l’album Slania che comprende uno dei brani più famosi della folk metal band: Inis Mona. Non si tratta dell’unico pezzo dove si può ascoltare il flauto ma lo abbiamo scelto appunto perché tra i più noti. Oltretutto gli Eluveitie impiegano anche altri strumenti particolari come gaita, cornamuse, mandolino, ghironda ecc.
Dancing With the Moonlit Knight (Genesis)
Nel 1973 i Genesis diedero alle stampe Selling England by the Pound, uno dei dischi di maggior successo della band guidata da Peter Gabriel e Phil Collins. È il primo a suonare il flauto. Dal disco abbiamo scelto la canzone Dancing with the moonlit che, nonostante i suoi 8 minuti di durata, non è neanche la più lunga del disco.
I Talk to the Wind (King Crimson)
Ian McDonald interviene con il flauto nella ballad I Talk To The Wind, pezzo presente su In the Court of King Crimson del 1969. Il disco è ritenuto tra i migliori lavori usciti in ambito prog rock ed è un must per tutti i fan del genere. Secondo la critica questo album va ben oltre i confini della musica rock in quanto pesca dal jazz dalla classica.
Rainmaker (Traffic)
Un’altra band che fa uso del flauto nella sua musica sono i Traffic, prog band rock proveniente da Birmingham, città che ha regalato al mondo non poche band di fama mondiale, soprattutto in ambito rock. Abbiamo scelto Rainmaker tratta dal quinto studio album The Low Spark of High Heeled Boys del 1971.
John Barleycorn (Traffic)
Sempre dei Traffic abbiamo scelto la canzone John Barleycorn tratta dal disco John Barleycorn Must Die. L’album vide la luce nel 1970 ed è un perfetto connubio tra folk, jazz e rock. La band pare mettere da parte la componente progressive per dare maggior corposità al sound. Ma c’è anche un’altra possibile spiegazione. Inizialmente doveva essere l’album solista di Steve Winwood che probabilmente voleva anche tracciare una linea di demarcazione con quanto fatto con i Traffic prima della momentanea separazione.
La carrozza di Hans (P.F.M.)
Crediamo nessuno possa smentirci se diciamo che la P.F.M. sia stata la migliore prog rock band italiana, stimata anche all’estero. La carrozza di Hans è tratta dal debut album Storia di un minuto, pubblicato nel 1971, disco sul quale c’è anche la più famosa Impressioni di settembre.
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