I migliori software sequencer
I sequencer nel corso degli anni si sono evoluti tantissimo, basti pensare che siamo passati da quelli hardware a quelli software. Questo articolo è l’occasione giusta per scoprire quelli più interessanti.
In campo musicale sono in tanti a fare uso del sequencer, diciamo pure che il suo avvento ha rivoluzionato il modo di fare musica. Inizialmente i sequencer erano solo hardware poi negli anni ‘80, grazie al protocollo MIDI, unitamente allo sviluppo dei computer che diventavano più potenti e compatti, si è giunti ai sequencer logici.
Vale come esempio per tutti il famoso Cubase che, sebbene non fosse l’unico software che consentiva di programmare mediante il protocollo MIDI al fine di creare partiture per batterie virtuali e sintetizzatori, era quello con maggiori potenzialità. Insomma, potremmo dire che Cubase alla fine degli anni ‘80 era il miglior sequencer.
Nel frattempo di strada ne è stata fatta tanta e sono nati (ma anche morti) tanti software, vediamo quali sono i migliori o quantomeno i più interessanti. Non fate caso all’ordine con cui ve li presentiamo poiché è puramente casuale, non è nostra intenzione fare una classifica che difficilmente metterebbe d’accordo tutti.
Avid ProTools Ultimate 2019
Cominciamo subito col botto perché ProTools Ultimate di Avid è uno dei programmi professionali più impiegati per la produzione e post produzione musicale. La versione 2019 introduce un bel po’ di novità rispetto alla precedente. L’utente può lavorare con 384 voci e/o tracce audio simultanee per una massima libertà creativa e di mixaggio. Le tracce MIDI sono raddoppiate, in passato ne venivano supportate 512, adesso 1024, una condizione ideale per chi vuole creare brani orchestrali imponenti e colonne sonore per il cinema.
È possibile apportare aggiornamenti alle tracce senza dover interrompere la riproduzione. Una funzione che ci pare essere davvero interessante è la registrazione MIDI retrospettiva. Immaginate che state suonando un motivo, una melodia, l’idea vi pare ottima ma disdetta, non avete avviato la registrazione, e adesso chi si ricorda come faceva esattamente il motivo? Se lo ricorda Pro Tools che resta in ascolto durante l’improvvisazione e la memorizza. Quindi è possibile recuperare il tutto e riversarlo in una traccia.
Ableton Live 10
Per i producer di musica elettronica Ableton è un must, non a caso è tra le DAW più utilizzate anche per i live set. L’utente si trova al cospetto di due finestre, una per le tracce e l’altra per il mixer, questa ha una particolarità che non si trova altrove o almeno non che noi sappiamo. La finestra mixer, infatti, ha una sezione per le performance live. Le tracce contengono delle clip al cui interno ci sono informazioni audio come loop, un sample o una sequenza, facendo click su play si avvia la riproduzione sincronizzata.
Quali sono le potenzialità di una simile funzione? Che per esempio si possono montare differenti sequenze ritmiche in successione mantenendo sempre la sincronia tra le tracce. Ottimi gli strumenti virtuali per qualità ma anche per numero.
Un discorso del genere possiamo tranquillamente estenderlo alla sezione effetti che ne conta ben 50. Concludiamo dicendo che Ableton Live 10 è presente in tre versioni, la Intro per i principianti, la Standard e la Suite. Quest ultima costa davvero tanto ma magari scaricate la versione free trial.
Cubase Artist 10.5
I fan di Cubase sono tanti, anche per la sua semplicità di utilizzo e rappresenta l’evoluzione di Cubase Elements. Rispetto a questo ci sono più tracce e strumenti migliori. Il programma presenta gran parte delle funzionalità di Cubase Pro.
Ma vediamo nel dettaglio alcune novità. Il Padshop 2 è un sintetizzatore granulare e spettrale con più di 570 preset e campioni. Con la funzione MixConsole si colorano i canali e con la modalità Combined Select Tool è stata semplificata la modifica delle tracce. La funzione Retrospective MIDI Record permette di anche quelle melodie o accordi che non erano stati registrati.
Logic Pro X
Per gli utenti Mac c’è Logic Pro X, a proposito potete scaricare la versione di prova gratuita per 90 giorni. Logic Pro X ha una libreria suoni con ampia selezione di patch. Si possono creare velocemente dei brani grazie ai 7.000 loop disponibili che si adattano automaticamente al tempo del brano che si sta creando. Il missaggio si semplifica incredibilmente con la funzione smart tempo e lo stesso vale per l’abbinamento dei ritmi. A disposizione ci sono diversi batteristi virtuali che si occupano di creare le tracce di batteria.
Garage Band
Merita la segnalazione anche GarageBand e non solo perché è gratuito e disponibile per tutti i computer, tablet e smartphone Apple. Ha una libreria di suoni molto fornita con strumenti e preset per voce e chitarra. C’è anche una selezione di ventotto batteristi virtuali e tre percussionisti. L’interfaccia è molto intuitiva. I sintetizzatori sono potenti, ne trovate cento e il transform pad permette di manipolare i suoni secondo le preferenze. In un certo senso possiamo ritenere GarageBand come la versione lite di Logic Pro, anche graficamente, infatti, i due software sono simili. Poi è chiaro che Logic Pro X, essendo a pagamento, ha maggiori potenzialità ma quella di Apple resta un’ottima soluzione per i principianti.
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