I 7 migliori giradischi del 2024

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

Giradischi – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

Negli ultimi anni registriamo un rinato interesse per il vinile, non si tratta di una sensazione ma considerazioni fatte alla luce di dati verificati, quelli della Recording Industry Association of America le cui stime per il 2024 parlano di un sorpasso al CD in termini di ricavi, una cosa che non accadeva dall’ormai lontano 1986. Ma per rendersi conto dell’aumento dell’interesse per il vinile rispetto al CD, basta guardare i prezzi che sono più alti per gli LP, indice di una maggiore domanda. È naturale che se aumenta l’interesse verso gli LP, di riflesso cresce anche quello per i giradischi, indispensabili per l’ascolto dei vinili. Pertanto abbiamo pensato di proporvi alcuni apparecchi che potrebbero interessarvi. Vi anticipiamo due modelli della nostra selezione: ideale per chi cerca qualcosa che ben si abbini all’arredamento classico della casa è il Giradischi dl 7-in-1 Legno D’epoca con Bluetooth, mentre gli ascoltatori più esigenti che vogliono ascoltare i propri dischi preferiti con la praticità della tecnologia wireless troveranno interessante l’House of Marley Stir It Up Wireless Turntable.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 7 migliori giradischi – Classifica 2024

 

Di seguito trovate i giradischi da noi selezionati tra quelli venduti online e organizzati secondo una classifica. Ogni giradischi è corredato di una recensione che spiega caratteristiche, pregi e difetti. Un link in corrispondenza di ogni articolo vi suggerisce dove acquistare ma ricordate sempre di confrontare i prezzi.

 

 

Giradischi vintage

 

1. Giradischi dl 7-in-1 Legno D’epoca con Bluetooth

 

La prima cosa che balza alla vista di questo giradischi vintage è il suo design, che lo rende un bell’oggetto d’arredamento per chi predilige il classico. Potete crederci, il design è l’unica cosa retrò di questo articolo che per il resto dimostra di essere al passo coi tempi, basta dare una rapida occhiata alle sue caratteristiche per capirlo. 

È dotato di Bluetooth ma anche di lettore CD e porta USB per stabilire una connessione con il computer al fine di convertire i vostri vinili in file MP3, oppure collegare una pendrive contenente le vostre canzoni preferite. Sul display LED potete leggere comodamente tutte le informazioni. 

Il giradischi supporta tre velocità: 7, 10 e 12 RMP. Inutile dire che non è un giradischi per audiofili, oltretutto la potenza audio è scarsa e i bassi sono deboli. Come entry level può sicuramente essere un buon acquisto, soprattutto se cercate qualcosa che ben si sposi con l’arredamento classico di casa vostra mentre con un arredamento moderno, stona parecchio.

 

Pro

Design: Se vi piacciono le cose vintage vi innamorerete di questo giradischi che ha nel suo stile retrò uno dei punti di forza.

Non manca nulla: È un dispositivo completo di tutto, a discapito del suo aspetto “antico”, ha tutte le funzioni più moderne a cominciare dal bluetooth e dalla porta USB.

 

Contro

Audio: Non è che si senta male, anche se non è un giradischi per audiofili, però il volume pecca di potenza.

Bassi: Grande delusione sono i bassi che in questo caso sono parecchio fiacchi, le casse integrate sicuramente non aiutano.

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Giradischi Bluetooth

 

2. House of Marley Stir It Up Wireless Turntable, Giradischi per Vinili Bluetooth

 

Interamente realizzato con materiali ecosostenibili, riciclabili e di elevata qualità, lo Stir It Up di House of Marley è il primo giradischi Bluetooth ecologico che sia mai stato prodotto. Sul fronte del design, questa versione è molto simile al modello lanciato sul mercato nel 2016, da cui però si differenzia per due novità davvero interessanti: la connessione Bluetooth e le dimensioni del case.

Quest’ultimo è un po’ più alto rispetto ai modelli precedenti e anche leggermente più pesante (sui 5,5 chili circa), il che favorisce la stabilità all’apparecchio quando è in funzione.

La connettività Bluetooth 4.2 funziona in uscita e permette di ascoltare i propri dischi preferiti sugli speaker o con le cuffie wireless, con in più un ingresso USB per collegare il giradischi al PC e riversare i vinili nel formato MP3.

Oltre alle classiche uscite AUX e RCA, è dotato di cartuccia a magnete mobile Audio-Technica sostituibile e motore a cinghia a due velocità (33 e 45 giri) capace di ammortizzare al meglio le vibrazioni.

 

Pro

Struttura: La scelta ecologica di Rohan Marley pone attenzione non solo all’ambiente ma anche alla qualità del suono, visto che il bambù impiegato per la realizzazione del case riesce a ridurre le vibrazioni del motore meglio dei tradizionali chassis in plastica nera.

Connettività: Oltre a una porta USB per stabilire un collegamento con il computer, è dotato anche di Bluetooth 4.2 per ascoltare gli LP su dispositivi e impianti audio esterni.

Completo e funzionale: Considerate le buone caratteristiche tecniche, il design ben curato nei dettagli e il perfetto connubio tra tradizione e modernità, non abbiamo difficoltà a definirlo il miglior giradischi in assoluto per chi si avvicina per la prima volta al magico mondo dei vinili.

 

Contro

Manuale d’uso: Le istruzioni allegate non sono proprio chiarissime e gli utenti meno esperti probabilmente impiegheranno qualche minuto in più per capire dove agganciare la cinghia e come effettuare i primi passaggi.

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Giradischi Crosley

 

3. Crosley Giradischi Voyager

 

Voyager è uno dei cinque modelli di giradischi Crosley più venduti in questo segmento di mercato e condivide le stesse caratteristiche di portabilità, compattezza, praticità e funzionalità delle altrettanto fortunate versioni Collegiate, Bermuda, Cruiser e Nomad.

Il design è particolarmente accattivante grazie a una linea fortemente retrò, caratterizzata da forme ben marcate ma lievemente tondeggianti che richiamano i mitici anni Sessanta. Le dimensioni poco ingombranti e la robusta valigetta in cui è inserito il dispositivo ne agevolano il trasporto, favorito anche da un peso tutto sommato contenuto, sui 2,9 kg circa.

Il piatto in alluminio pressofuso regala un suono cristallino senza vibrazioni né fastidiosi rumori metallici in sottofondo, e grazie alle uscite RCA situate sul retro del case si potranno collegare casse e altoparlanti esterni per vivere un’esperienza d’ascolto più immersiva e dinamica, con in più una pratica porta USB per stabilire un collegamento con il computer.

Oltre all’ormai immancabile ricevitore Bluetooth, che consente di ascoltare le tracce dallo smartphone o dal PC, questo giradischi USB permette anche la conversione dei dischi in formato digitalizzato MP3 grazie al software incluso nella dotazione.

 

Pro

Design: Sicuramente originale, ma con uno stile di impronta fortemente retrò che lo rende un grazioso complemento d’arredo.

Versatile: Grazie al motore a tre velocità di rotazione si potranno ascoltare i vecchi vinili da 33, 45, 78 giri, sfruttando gli altoparlanti stereo full-range integrati o collegando il giradischi a una cassa bluetooth.

Porte: Oltre a due uscite RCA, è dotato anche di una porta USB per il collegamento al computer e un software per la conversione dei vinili in file MP3.

 

Contro

Manico: Manca una maniglia che avrebbe consentito un più agevole trasporto della valigetta.

Manuale: Il funzionamento è completamente manuale, proprio come un tempo: il braccio va fisicamente posizionato sul disco e per il cambio di velocità bisogna spostare la cinghia da un diametro all’altro della puleggia.

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Giradischi Sony

 

4. Sony PS-LX310BT Giradischi wireless Bluetooth

 

Il PS-LX310BT è l’ultimo arrivato tra i giradischi Sony ed è dotato di connettività Bluetooth molto stabile, che garantisce un pairing praticamente istantaneo con la maggior parte degli speaker e dei dispositivi audio wireless in circolazione.

Si tratta di un giradischi piccolo e compatto che offre prestazioni di tutto rispetto, regalando un fantastico viaggio all’indietro nel tempo ma senza privare l’utente delle tecnologie più avanzate. In alternativa al Bluetooth, infatti, abbiamo a disposizione anche un’uscita integrata per collegare l’apparecchio a un impianto audio esterno, e una porta line-out preamplificata che ci permette di usare i dispositivi privi dell’ingresso phono.

Grazie alla doppia alimentazione corrente/batteria si potrà ascoltare la propria raccolta di vinili anche in trasferta, cosa resa possibile anche dalle dimensioni contenute del giradischi e dalla presenza di un solido coperchio in plexiglas che protegge le componenti interne da acqua, polvere e sporco.

La riproduzione è automatica e, una volta concluso l’ascolto, il braccio torna automaticamente nella sua posizione originale, evitando così di danneggiare i nostri preziosi vinili.

 

Pro

Pratico: Grazie alla connettività Bluetooth semplificata, l’accoppiamento del giradischi ai dispositivi mobili è praticamente istantaneo: basta premere il tasto “play” e il Sony PS-LX310BT farà tutto da solo.

Automatico: Quando viene avviata la riproduzione il braccio si posiziona automaticamente sul disco e al termine dell’ascolto torna alla sua posizione iniziale.

Qualità sonora: Il piatto è interamente realizzato in alluminio pressofuso per restituire un suono più nitido e senza fastidiose vibrazioni.

 

Contro

Audio: Anche alzando il volume degli altoparlanti al massimo, il suono in uscita risulta estremamente basso e debole.

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Giradischi con casse

 

5. Udreamer UD001 Giradischi Bluetooth con altoparlanti incorporati e USB

 

Se siete alla ricerca del miglior giradischi qualità prezzo vi consigliamo di dare un’occhiata al modello proposto da Udreamer, pensato soprattutto per chi si sta avvicinando per la prima volta al mondo degli LP e vuole partire con un prodotto semplice da utilizzare, funzionale e di buona qualità.

Per la riproduzione delle tracce, questo giradischi con casse fa affidamento su una trasmissione a cinghia che assorbe efficacemente le vibrazioni del motore per evitare che vengano captate dallo stilo, garantendo un’esperienza d’ascolto più fluida e fedele.

La porta USB permette di ascoltare la musica direttamente dallo smartphone o dal pc, potendo fare affidamento anche sulla connettività Bluetooth per riprodurre il suono originale dei vinili tramite tecnologia wireless.

Giudizi positivi anche in merito alla qualità degli altoparlanti stereo integrati nel giradischi, che restituiscono un audio dinamico e avvolgente sulle medie e alte frequenze, con una diffusione sonora adeguata a stanze medie e piccole.

 

Pro

Intuitivo: Il layout molto semplice e intuitivo lo rende ideale per i neofiti dei giradischi, anche alla luce di un rapporto qualità/prezzo molto vantaggioso.

Connettività: È dotato di porta USB per stabilire un collegamento con il PC e anche di tecnologia Bluetooth per ascoltare la musica sui propri dispositivi mobili preferiti.

Piatto: Ragionando in un’ottica entry level, possiamo ritenerci soddisfatti sia delle prestazioni del motore con trasmissione a cinghia sia della fluidità di rotazione del piatto in alluminio.

 

Contro

Blocca-braccio: L’assenza di questa componente obbliga a prestare maggiore attenzione quando si spolvera o sposta il giradischi per evitare che il braccio, oscillando, si danneggi.

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Giradischi portatile

 

6. Voksun Giradischi Vinile Retrò 3 Velocità

 

A quanti di voi sono interessati all’acquisto di un giradischi portatile, funzionale e facile da trasportare, consigliamo il modello proposto da Voksun, una perfetta combinazione tra lo stile vintage di una volta e le più recenti tecnologie musicali e di connessione.

Il motore con trazione a cinghia ha tre velocità di rotazione (33, 45, e 78 giri) e integra la funzione di autostop, che termina la riproduzione del disco quando la testina raggiunge l’ultimo solco del vinile.

Per l’ascolto della musica si possono sfruttare i due altoparlanti stereo full-range integrati o collegare una cassa esterna tramite l’ingresso RCA. Di serie troviamo anche l’immancabile connettività Bluetooth che ci consente di ascoltare la musica dei vinili in modalità wireless attraverso i dispositivi mobili iOS e Android.

E quando non vorrete più ascoltare i dischi, grazie alla connessione Bluetooth in ingresso potrete usare gli altoparlanti interni di questo giradischi di design per ascoltare la musica salvata sul tablet o sul cellulare.

 

Pro

RPM e casse: Grazie al motore a tre fasi è in grado di leggere i dischi da 33, 45 e 78 giri, mentre i due altoparlanti integrati diffondono un suono ben definito nel raggio di 25-30 metri quadri.

Modalità di ascolto: Dal momento che la connettività Bluetooth funziona sia in ingresso sia in uscita, non solo si potrà collegare il giradischi a un impianto stereo senza fili, ma anche sfruttare i suoi altoparlanti interni per ascoltare la musica salvata sullo smartphone o sul computer.

Trasporto: Il design leggero e compatto influisce positivamente sulla sua maneggevolezza della valigetta in cui è inserito il dispositivo e la rende più agevole da trasportare.

 

Contro

Qualità deludente: A quanto pare Voksun ha lesinato parecchio sulla scelta dei materiali, visto che la loro qualità ha lasciato l’amaro in bocca a parecchi acquirenti.

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Giradischi Thorens

 

7. Thorens TD 202 Giradischi In Noce

 

Entrando nel mondo dei giradischi Thorens top di gamma ad altissime prestazioni troviamo il TD 202, un lettore di vinili pratico e dal design accattivante che non delude le aspettative create dal celebre marchio che lo produce.

Si tratta di un modello plug and play con un preamplificatore integrato che stabilizza le frequenze sonore in modo da permettere al suono riprodotto dall’unità di rimanere fedele all’originale senza alcuna alterazione.

Il motore con trazione a cinghia integra un selettore elettronico della velocità che permette di ascoltare dischi da 33 e 45 giri, ed è presente anche un convertitore digitale con uscita USB per digitalizzare l’LP riprodotto sul computer.

Grazie ai driver integrati la qualità del suono è semplicemente eccezionale, restituendo una delle più piacevoli esperienze di ascolto in assoluto. Anche i materiali di costruzione si sono rivelati molto solidi e resistenti, senza dimenticare la pratica copertura in ABS che ha la funzione di proteggere il giradischi dalla polvere e dalle cadute accidentali.

 

Pro

Suono: Il preamplificatore incorporato amplifica il segnale analogico per restituire un suono nitido e fedele all’originale, rendendo anche più facile la sincronizzazione con gli altoparlanti esterni.

Riproduzione a 33 e 45 RPM: Nella parte superiore del case troviamo una manopola con cui modificare la velocità di rotazione per riprodurre dischi da 33 e 45 giri.

Conversione digitale: La porta USB permette di collegare il giradischi al PC o al Mac per convertire la musica dei vinili in file MP3.

 

Contro

Costoso: Non è un giradischi per principianti, e non solo perché costa un botto, ma anche perché si tratta di un modello manuale il cui utilizzo presuppone una certa dimestichezza.

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Accessori

 

Puntina per giradischi

 

Audio-Technica AT 95EB Testina a Magnete Mobile

 

È una puntina per giradischi che non definiremmo economica, tuttavia costa meno di molte altre destinate a giradischi top gamma. La sensazione è che la AT95EB abbia un più che buon rapporto qualità/prezzo. 

È precisa, su questo non abbiamo dubbi e la riproduzione audio è di buon livello. Quanto alla compatibilità, pur non essendo universale va comunque bene per la gran parte dei giradischi, soprattutto quelli di fascia medio alta. Consigliata a chi non vuole spendere troppo ma avere comunque a disposizione una testina affidabile.

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Come scegliere un buon giradischi

 

Negli ultimi tempi, complice il rinato interesse per il vinile, sono aumentate le offerte per i migliori giradischi del 2024. Sul mercato, a fianco della migliore marca del settore troviamo anche produttori meno noti che tuttavia riescono a proporre buoni giradischi a prezzi bassi. Dobbiamo dire che su questi modelli meno noti abbiamo letto parecchi pareri positivi, anche se non si tratta di articoli destinati agli audiofili che come tutti sappiamo sono molto esigenti e in virtù di ciò, non si fanno problemi a spendere grosse cifre per comprare il miglior giradischi. 

È probabile che i suddetti audiofili non abbiano bisogno dei nostri consigli, loro sanno sempre molto bene quale giradischi comprare, hanno le idee chiare in merito e si tengono sempre informati sulle novità del settore. Chi audiofilo non è, però, giustamente chiede a noi come scegliere un buon giradischi. Noi non vogliamo limitarci a fare una comparazione tra questo e quel modello, vogliamo dare una serie di indicazioni che consentano al lettore di scegliere in autonomia.

La trazione

Da cosa dipende la qualità del suono di un giradischi? Da una serie di fattori. Un buon giradischi è capace di leggere con precisione massima le informazioni impresse sul disco. In virtù di ciò telaio, braccio e testina giocano un ruolo fondamentale unitamente alla qualità dei materiali e alle caratteristiche meccaniche. 

La rotazione del piatto è impressa dal motore elettrico, questo deve girare con precisione. Ora nel far girare il piatto può entrare in gioco la cinghia oppure no; in questo caso invece di trasmissione a cinghia si parla di trasmissione diretta. Un giradischi a trazione diretta parte istantaneamente o quasi alla velocità corretta. Tale caratteristica fa sì che i giradischi a trazione diretta siano quelli preferiti dai DJ, gli audiofili, invece, sono molto legati alla trazione a cinghia.

 

Il telaio

Non sappiamo neanche noi dirvi da quanto duri la disputa tra i giradischi con telaio rigido e sospeso. Qual è il migliore? Beh, una risposta univoca non c’è, piuttosto ci sono due correnti o se preferite scuole di pensiero, per non dire che ci sono due fazioni che portano avanti una eterna battaglia. 

Il telaio rigido riduce le vibrazioni del motore attraverso un sistema di fissaggio. In pratica il motore è fissato al telaio, anche se ci sono modelli top gamma con il motore separato dal telaio. Il giradischi con telaio rigido presenta il vantaggio di restare stabile nel tempo una volta regolato e posizionato correttamente. 

Nel secondo caso il telaio si appoggia su un ripiano; un secondo telaio è inserito nel primo ed è sospeso con delle molle di acciaio. Un sistema del genere presenta una certa instabilità della regolazione delle molle nel tempo. Tuttavia gli appassionati si divertono a sostituire le molle e/o regolarle nuovamente.

Tenete conto degli altri componenti dell’Hi-Fi

Quanto spendere per l’acquisto del vostro nuovo giradischi? Vale la pena comprare il migliore sul mercato? Allora, partiamo da un punto che secondo noi è fondamentale. Il giradischi è uno degli elementi che compongono un impianto Hi-Fi. 

Ora, quando si decide di comporre un impianto ad alta definizione bisognerebbe cercare di comprare tutti gli elementi di equivalente qualità. Per intenderci associare un giradischi top gamma a un amplificatore entry level e alle casse che avete recuperato dal vecchio stereo che che avevate fin da ragazzini, ha poco senso, anche se è più economico fare così. 

A questo punto se non volete rinunciare al giradischi top gamma ma soprattutto sfruttarne le potenzialità, necessariamente dovrete rifare daccapo l’impianto Hi-Fi comprando tutti gli elementi top gamma con una spesa bella alta. In caso contrario avrete solo un costosissimo giradischi che vi renderà come una Ferrari bloccata nel traffico.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come funziona un giradischi?

Una volta appoggiato il disco sul piatto, questo gira a una velocità costante per mezzo di un motore elettrico. La trasmissione può essere a cinghia oppure diretta. Sul disco, ai fini della riproduzione, poggia una puntina sostenuta dal braccio. I solchi sul disco fanno vibrare la puntina. Tali vibrazioni, nei moderni giradischi, producono deboli segnali elettrici da una bobina che si trova nel corpo della testina. I segnali sono preamplificati da un circuito detto “pre MC” per poi passare dal circuito di amplificazione vero e proprio, dunque arrivano all’amplificatore finale che trasferisce il segnale alle casse.

 

Come collegare il giradischi al PC?

Per collegare il giradischi al computer basta servirsi di un cavo USB, sempre che il giradischi sia dotato dell’apposita porta.

 

Come cambiare la puntina del giradischi?

L’operazione si esegue dopo aver scollegato il giradischi dalla corrente elettrica. La testina presenta dei connettori che vanno rimossi aiutandosi con una piccola pinza. Bisogna essere delicati e fare attenzione a non rompere nulla. Verificate l’eventuale presenza di viti e allentate fino a toglierle. Adesso la testina può essere estratta e sostituita con la nuova. Sempre aiutandovi con la pinza e con uguale delicatezza ricollegate i connettori.

 

Come pulire la puntina del giradischi?

Il metodo più efficace è usare un piccolo spazzolino con setole morbide passandolo sulla punta con movimenti verticali.

 

Come regolare la velocità del giradischi?

Nei giradischi automatici, c’è un selettore che permette di cambiare la velocità di rotazione del piatto. Altro modelli richiedono un intervento manuale, dunque va sollevato il piatto e va spostata la sede della cinghia per variare la velocità.

 

Quando sostituire la puntina del giradischi?

Molto spesso nelle istruzioni che si accompagnano al giradischi è riportato dal produttore dopo quante ore la testina andrebbe cambiata. Ad ogni modo una testina assicura almeno 500 ore di vita. Tuttavia è l’orecchio che può dirvi quando è giunto il momento di una nuova testina. Quando lo stilo si deteriora, si sente il suono distorto o comunque alterato. Provate a pulire la testina, se la situazione non cambia, allora la puntina va sostituita.

 

 

 

Come utilizzare il giradischi

 

Se anche voi vi siete uniti al club degli amanti del vinile, non potete prescindere da un buon giradischi. Già, ma siete nuovi dell’argomento e magari non sapete bene come usarlo. Vi diamo alcune dritte che potrebbero tornarvi utili.

 

La selezione della velocità

I dischi richiedono di girare a velocità diversa, i più comuni sono quelli a 33 e 45 giri ma ci sono anche i dischi a 78 giri. Sul vostro giradischi trovate un selettore per la velocità, per farvela semplice, i dischi grandi, il classici LP vanno a 33 giri, dunque dovete impostare il selettore si quella velocità. I dischi più piccoli, invece, sono a 45 giri.

 

Il braccio

Nei giradischi automatici potete muovere manualmente il braccio, tuttavia è bene usare i pulsanti. Ne trovate tre: il primo (Up and down) che serve per sollevare e abbassare il braccio, poi c’è il pulsante start che fa avviare la rotazione del piatto e infine il tasto stop per fermare la rotazione.

 

Un giradischi adeguato all’impianto

È molto importante che il giradischi sia qualitativamente parlando in linea con gli altri componenti dell’’impianto Hi-Fi. Cosa significa? Che non ha senso abbinare un giradischi top gamma  ad un impianto entry level e allo stesso tempo sarebbe un sacrilegio avere un impianto top gamma e poi abbinarlo a un giradischi di bassa qualità. Per sfruttare le reali potenzialità del dispositivo e non sprecare denaro, è importante che tutte le componenti dell’impianto abbiamo più o meno la stessa qualità.

 

 

Convertire il vinile in MP3

Noi non ne capiremo mai le ragioni, tuttavia c’è chi vuole convertire in file MP3 la collezione di vinili. In questo caso vi serve un giradischi con porta USB che consenta di stabilire un collegamento con il computer e poi usare uno dei programmi disponibili (spesso allegati al giradischi) per la digitalizzazione dei dischi.

 

 

 

 

Come funziona un giradischi

 

I componenti del giradischi

Il giradischi è fatto di diversi elementi ciascuno svolge una funzione importante, andiamo a scoprirli. Sul piatto rotante si poggia il disco da ascoltare, la puntina serve per leggere le informazioni del disco contenute nei solchi. La testina, di cui la puntina è parte integrante, trasmette le vibrazioni sonore lungo il braccio, quest’ultimo regge la testina e può essere manuale oppure automatico e infine c’è la base che contiene i circuiti.

Il funzionamento

Dopo aver fatto una veloce panoramica sui vari elementi che compongono un giradischi o comunque sui più importanti, possiamo passare alla spiegazione del funzionamento magari facendo qualche distinzione con i primi giradischi anche per capire come si è evoluto questo dispositivo. Come avviene la riproduzione del disco? Mettendolo su un piatto che gira a una velocità costante che può essere a 33, 45 o 78 giri. In principio il movimento del piatto era dato da una molla caricata a manovella, poi è arrivato il motore elettrico. 

In passato veniva usata la trasmissione a puleggia ma oggi la scelta è tra giradischi con trazione  a cinghia oppure a trazione diretta, ovvero, il piatto è collegato all’albero del motore. Ci sono, poi, giradischi più sofisticati dove braccio di lettura  e motore sono separati dal piatto rotante, in questo modo si ottiene una migliore qualità di riproduzione senza disturbi. Modelli più sofisticati sono provvisti di un oscillatore al quarzo che assicura la perfetta rotazione del piatto.

Ma parliamo della puntina, questa si trova all’estremità del braccio e poggia sul disco. Il braccio è dotato di un contrappeso che ha la funzione di ottenere la pressione necessaria affinché la puntina resti a contatto con il vinile. Cosa accade quando la puntina entra in contatto con il disco? Succede che il profilo irregolare del solco genera la vibrazione della puntina che a sua volta genera lievi segnali elettrici e un cristallo piezoelettrico o in alternativa, a una bobina contenuta nella testina. 

Le testine di miglior qualità hanno il cantilever che sostanzialmente è una leva fulcrata al centro e che può oscillare in qualsiasi direzione. A un estremo del cantilever c’è la puntina mentre all’altro c’è un magnete oppure una bobina. Nel primo caso si parla di fonorivelatore MM, nel secondo, invece, di fonorivelatore MC. Va detto che rispetto al sistema a magnete mobile (MM) quello a bobina mobile è più preciso ma anche meno efficiente nel senso che la tensione generata è di dieci volte inferiore a quella del sistema a magnete mobile, di conseguenza è necessario un preamplificatore.

La produzione del disco

Per rendere completo il nostro discorso sui giradischi ci sembra opportuno spiegare anche la tecnica di produzione del disco. Come molti di voi sapranno, il materiale usato per i dischi è il vinile, questi sono stampati a caldo con una pressa idraulica. Si parte dal master, ovvero la primissima incisione che però non avviene su vinile, bensì su cera. Il master viene sottoposto a uno speciale trattamento che consiste nella verniciatura con cloruro di stagno e argento.

Trattandosi di una sostanza elettroconducente quando si sottopone il master al bagno galvanico su disco si deposita uno strato di nichel. Da qui si genera una copia metallica (in pratica una matrice) detta “madre”. Dopo i necessari controlli di qualità si esegue un altro bagno galvanico in modo che il supporto si inspessisca e quindi procedere alla pressa del vinile.

 

 

 

Tutto quello che c’è da sapere sulle puntine per giradischi

 

 

Com’è fatta

Ricordiamo che stiamo parlando della puntina, non della testina. La puntina è composta da due parti: il cantilever e l’ago. Il cantilever mantiene l’ago nella posizione corretta e consente alla puntina di restare attaccata alla testina. L’ago, che può essere in diamante oppure zaffiro, si sposta lungo i solchi e per tale ragione ha una precisa inclinazione.

La puntina si cambia, ma quando?

Assodato che la puntina va cambiata, resta da capire quando. In linea di principio la vita di una puntina va dalle 500 alle 1.000 ore sempre che sa di buona qualità. In attesa che qualcuno abbia la brillante idea di produrre un giradischi con contaore, non vi rimane che un calcolo approssimativo e, se siete ascoltatori costanti che sanno mediamente quante ore dedicano giornalmente o settimanalmente all’ascolto dei vinili, il calcolo non è complicato. 

Questo però è un discorso ipotetico. Volete un metodo affidabile? Fidatevi delle vostre orecchie e dei vostri occhi. Premessa: prima dell’ascolto pulite stilo della puntina e disco. Ora se il vostro orecchio è ben allenato si rende conto che il disco non suona bene, sintomi evidenti del problema sono il suono distorto, ovattato, confuso, crepitii ma anche un evidente squilibrio audio tra una traccia e l’altra. 

Problemi di udito? Magari i vostri occhi sono più affidabili. In questo caso osservate la puntina in azione per vedere se rimbalza o salta. Magari aiutandovi con una lente di ingrandimento verificate che la puntina non sia deformata o sporca di polvere. Ricordate che una puntina con i problemi su elencati è il modo sicuro per danneggiare i vostri dischi.

 

Cambio di puntina non richiede quello della testina

Molti pensano che quando la puntina va sostituita, va fatto insieme alla testina, quasi come se i due elementi fossero un tutt’uno. Non è così e ci sono una serie di buone ragioni per cambiare la sola puntina: è più economico, più semplice e sicuramente pratico perché quando si cambia la testina poi è necessario verificare la centratura, la perpendicolarità e la taratura del peso, tutte cose che richiedono un po’ di dimestichezza che non tutti hanno per il solo fatto di avere un giradischi automatico. Tuttavia ci sono casi in cui cambiare anche la testina è inevitabile come quando non si trova una puntina adatta.

 

La scelta della puntina

La scelta della puntina passa inevitabilmente dalla somma di denaro che si è disposti a spendere. Ciò detto, bisogna tenere conto della forma dello stilo e della compatibilità con la testina. È chiaro che se l’Hi-Fi è modesto, mettere al giradischi la puntina più costosa che possiate trovare in commercio è solo uno spreco di soldi. Un piccolo upgrade va bene (forse a questo punto è il caso di cambiare anche la testina) ma senza esagerare. Una scelta saggia è comprare una puntina di pari livello al resto dell’impianto stereo. 

Passiamo alla forma dello stilo che può essere sferico, ellittico, lineare o shibata. Le puntine con stilo sferico sono le più economiche e di maggior durata. Perché durano di più? Perché c’è minor contatto con il disco. Questo è un bene? Non proprio se è vero (e lo è) che maggiore è il contatto tra la superficie del vinile e il perno, più sono le informazioni che si ricavano dal disco, di conseguenza il suono ha una qualità migliore. 

Le restanti forme comportano un maggior prezzo, qualche difficoltà in più per l’installazione e una minore durata. In compenso la qualità del suono è maggiore rispetto a quella generata dallo scorrere di una puntina sferica sul disco.

Come individuare la puntina adatta

Chiaramente la puntina da sostituire deve andar bene per il modello di giradischi. Sulla testina generalmente c’è un codice, basta trovare una puntina che riporti sulla confezione gli stessi numeri e lettere. Disdetta, non trovato nulla con codice identico. 

Allora come si fa? Non è il caso di disperare, se trovate una puntina il cui codice corrisponde per i primi cinque caratteri, allora può andar bene, anche se non parliamo di una puntina identica ma comunque sostituibile. Se non si conosce il codice alfanumerico si può sempre usare come riferimento il modello del giradischi e cercare una puntina compatibile.

 

 

 

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