Montarbo FiveO F124CX – Recensione

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Principale vantaggo

Il suono che ne esce è di buona qualità, lineare e naturale. I controlli rotativi e quelli grafici sono precisi e la qualità costruttiva è sicuramente di buon livello.

 

Principale svantaggio

Il mixer non presenta grossi difetti o problemi tuttavia dobbiamo segnalare l’assenza del preascolto e ciò per alcuni potrebbe essere un limite talmente importante da indirizzarli verso l’acquisto di un altro modello.

 

Verdetto 9.7/10

È un mixer versatile e in fin dei conti venduto anche a un buon prezzo: sicuramente ottimo per i dilettanti ma buono anche per chi suona in modo più serio e continuativo.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Made in Italy

Montarbo è un marchio italiano che ha saputo ritagliarsi la sua fetta di mercato, dopotutto non parliamo di novellini visto che l’azienda è vanto del Made in Italy fin dagli anni ‘60 e in tutto questo lasso di tempo ha avuto il merito di sapersi rinnovare senza mai dimenticare la sua storia ma arricchendola con le nuove conoscenze acquisite. 

Tutto ciò emerge nel FiveO F124CX, un buon mixer a dodici canali che non teme di essere utilizzato a scopo professionale. Vogliamo porre l’accento sul suono che risulta lineare e naturale, insomma, proprio quello che ci vuole in sede live ma anche in studio di registrazione. In altre parole questo è uno di quei mixer che tornano utili in più situazioni. 

Dobbiamo aggiungere che ciò che diciamo trova conforto e conferma nelle parole di diversi utenti che ne sono entrati in possesso e si sono detti parecchio soddisfatti del mixer. Oltretutto il prezzo è di quelli che invogliano a fare l’investimento e vi assicuriamo che le lamentele sono prossime allo zero ma su quei pochi (in vero uno solo) difetti emersi nel corso della nostra analisi ci torneremo in seguito. Ora vorremmo dedicarci ai dettagli dei canali, seguiteci nel prossimo paragrafo dove affronteremo il tema.

I canali

Ci sono quattro canali d’ingresso mono, che hanno dei preamplificatori microfonici e l’alimentazione phantom. Questi canali mono hanno il controllo del compressore ed è possibile mettere in “insert” (ovvero pescare il segnale del canale e mandarlo al mixer una macchina esterna). I connettori XLR e Jack da ¼ hanno gli equalizzatori a tre bande per i controlli alti, medi e bassi. Ancora troviamo due canali stereo dotati di connettori TRS ed equalizzatore a tre bande. 

Per ogni ingresso microfonico c’è il low cut. Non mancano, poi, una serie di effetti a 24 bit integrati: echo, tremolo, chorus, rotary, tra gli altri. L’uso del mixer, dobbiamo dirlo, non è di immediata assimilazione, è necessario fare un po’ di pratica e chi si trova alla sua prima esperienza con uno strumento del genere si troverà comprensibilmente in difficoltà. Ad ogni modo, trascorso il necessario tempo di apprendimento si utilizzerà il mixer ad occhi chiusi.

 

Manca il preascolto

Nel bel mezzo di tanti aspetti positivi a qualche consumatore più esperto non è sfuggito un particolare che poi tanto piccolo non è in quanto potrebbe far desistere dell’acquisto. Di cosa stiamo parlando? Manca la possibilità del preascolto in cuffia, di conseguenza non si sa cosa accade agli ingressi prima della loro messa in onda. 

Questo particolare merita sicuramente di essere valutato con grande attenzione da chi è interessato al mixer Montarbo che, per il resto, presenta un suono do buona qualità ed una ottima precisione tanto dei controlli rotativi quanto del misuratori grafici. Non ci resta che discutere dei materiali. Che dire, qui la buona qualità si tocca con mano. Tutti i controlli danno quella bella sensazione che solo la strumentazione professionale sa trasmettere. La scocca che protegge i circuiti è robusta, è tutto ben rifinito e curato.

 

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