Le 8 migliori kalimba del 2024
Kalimba – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni
Ci sono strumenti poco conosciuti da noi ma che una volta scoperti suscitano una grande curiosità al punto tale da volerne sapere di più e chissà che non si trovi il modo di incorporare il loro suono all’interno di un progetto musicale o comunque di un singolo brano. A quei musicisti amanti della musica e sempre pronti ad aprirsi a nuove esperienze e contaminazioni vogliamo parlare della Kalimba. Si tratta di uno strumento africano che per essere suonato richiede la percussione delle lamelle.
Ne parleremo ampiamente nel corso della nostra guida ma prima, soprattutto per quanti vanno di fretta, indichiamo due modelli che più di altri ci hanno incuriosito: la Moozica K17K a 17 tasti che produce un bel suono ed è comoda da tenere in mano. Anche la Thomann TK-17R si caratterizza per un bel suono ed è costruita con materiali di soddisfacente qualità.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
La K17K emette un bel suono, è comoda da tenere in mano ed è accompagnata da diversi accessori, tu titti ci è piaciuta la custodia rigida.
C’è da dire che le due lamelle poste alle estremità sono troppo dure per essere suonate, inoltre mancano le istruzioni in italiano.
Resterete rapiti dal suono della K17K, è uno strumento ben realizzato, resistente e costruito con buoni i materiali. Se deciderete di comprare questa kalimba ne ricaverete una certa soddisfazione.
La seconda opzione
Il suono è di quelli che catturano al primo ascolto, la qualità costruttiva non è in discussione e di conseguenza neanche i materiali.
Tende a perdere velocemente l'accordatura, visto che basta qualche giorno di mancato utilizzo perché dobbiate tirare fuori il vostro accordatore...
È uno strumento meritevole della vostra attenzione, emette un suono piacevole ed è ben costruito, nonostante qualche piccolo difetto, siamo soddisfatti.
Da considerare
Lo strumento è venduto già accordato in La minore, non è richiesto alcun intervento almeno inizialmente. Qualità dei materiali impiegati per la sua realizzazione di alto livello.
Il prezzo è proporzionato alla qualità complessiva e alla resa sonora ma indubbiamente elevato per chi cerca uno strumento per imparare.
È uno strumento che suona bene, realizzato con attenzione e cura per i dettagli e capace di restituire un suono soddisfacente. Costa ma vale tutti i soldi spesi.
Le 8 migliori kalimba – Classifica 2024
Per aiutarvi a scegliere la kalimba abbiamo stilato una classifica. Non è finita qui, tenendo conto dei pareri delle persone che hanno già comprato lo strumento di origini africane che vi stiamo proponendo, abbiamo scritto una recensione che illustri le principali caratteristiche nonché pregi e difetti.
Nel tentativo di farvi risparmiare qualcosa abbiamo confrontato i prezzi delle kalimbe più vendute online, dunque siamo in grado di suggerirvi dove acquistare a prezzi bassi questo particolare strumento.
Contents
- 1. Moozica K17K kalimba professionale a 17 tasti con custodia
- 2. Thomann TK17-R Kalimba
- 3. Terre Kalimba Clear Skin A-Minor
- 4. Aklot Kalimba 17 Tasti Thumb Piano Transparente
- 5. Gecko Kalimba 17 chiavi Thumb Piano con custodia
- 6. Kalimba 17 Tasti Thumb con Corpo in Legno
- 7. Moozica Kalimba, tono Koa Wood Electric
- 8. Kalimba 17 Tasti Finger Piano con Borsa
- Come scegliere una buona kalimba
- Come utilizzare una kalimba
- Domande frequenti
1. Moozica K17K kalimba professionale a 17 tasti con custodia
Moozica ha realizzato una kalimba davvero niente male con un suono che ha convinto sia noi sia i tanti clienti che hanno scelto la K17K. Lo strumento presenta 17 lamelle con le quali si può dare vita a diverse melodie. C’è da dire che le due lamelle poste alle estremità sono molto dure e non si riesce a farle suonare. Ci sono piaciuti gli incavi laterali che donano allo strumento una buona ergonomia, è comodissimo da tenere in mano.
Oltretutto gli incavi fanno da guida aiutando ad assumere la corretta posizione. Il legno è di buona qualità e tutto è ben rifinito. Il packaging è ottimo con una confezione elegante e di qualità che ha al suo interno, oltre allo strumento, una bella custodia rigida, una sacca, un martelletto da usare per l’accordatura, due copri pollici, una piccola sacca in tessuto morbido e, per imparare più in fretta a suonare due strisce adesive, una numerata l’altra con la notazione anglosassone. Completa il tutto un piccolo libretto con le istruzioni ma qui arriva la tiratina d’orecchie per l’assenza dell’italiano.
Pro
Suono: La kalimba emette un ottimo suono, tanto è vero che molti utenti ne sono rimasti affascinati e dunque soddisfatti per l’acquisto.
Ergonomica: Presenta due incavi ai lati per tenerla comodamente in mano. Questi incavi, inoltre, sono come una sorta di guida per avere la K17K nella posizione corretta.
Accessori: Ricca la dotazione di accessori a cominciare da una utilissima custodia rigida che assicura la necessaria protezione alla kalimba.
Contro
Lamelle laterali: Qualche problema arriva dalle due lamelle che si trovano alle rispettive estremità e che sono troppo dure per essere suonate.
Istruzioni: Segnaliamo che, sebbene siano presenti, non sono scritte in italiano bensì in inglese, cosa che ha dato origine a qualche lamentela da parte degli utenti.
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2. Thomann TK17-R Kalimba
Kalimba ben costruita e dal suono coinvolgente. Vogliamo soffermarci sulla qualità dei materiali cui va buona parte del merito per il suono che si riesce a far venire fuori, naturalmente senza nulla togliere all’abilità di chi ha costruito la kalimba. Ottime la lamelle, perfettamente accordate in C e pronte ad essere suonate fin da subito.
Il suono è abbastanza soddisfacente, specialmente quello generato dai tasti più bassi e non è difficile ottenere un piacevole effetto vibrato. Sfortunatamente i tasti più alti hanno un piccolo rumore di fondo che non è facile da evitare, inoltre non sono così “forti” come i bassi. Se avete le dita grandi potreste avere qualche difficoltà in più.
La kalimba di Thomann tende a perdere l’accordatura quando non utilizzata per qualche giorno ma per fortuna è semplice riaccordarla, sfruttando anche le app ad hoc disponibili per gli smartphone.
Pro
Suono: La kalimba emette un suono molto bello, caldo e definito, crediamo che ne resterete affascinati fin dalle prime note suonate.
Materiali: Al buon suono sicuramente contribuiscono i materiali impiegati, toccando con mano si capisce subito che sia stata impiegato del legno di alta qualità.
Costo: Tenendo conto della qualità del suono così come di quella dei materiali pensiamo che il prezzo di vendita sia vantaggioso.
Contro
Accordatura: Sono sufficienti pochi giorni di mancato utilizzo per dover accordare lo strumento.
3. Terre Kalimba Clear Skin A-Minor
Un’altra kalimba che non delude per la qualità del suono emesso è quella proposta da Terre, che si differenzia dalla maggioranza degli altri modelli presenti in questa pagina.
Arriva ben accordata in La minore, perciò dovete solo cominciare a suonarla. Si tratta di una kalimba a nove tasti (la3, do4, mi4, re4, sol4 la4, si4, do5, mi5) ed è inserita all’interno di una cassa di risonanza che ne amplifica il suono.
I materiali sono di ottima qualità, con il telaio in pelle e linguette in acciaio. In termini di soddisfazione complessiva, di suono che si ottiene e di piacevolezza dell’esperienza lo strumento di Terre è impeccabile.
Probabimente anche per questo motivo è venduto a un prezzo decisamente superiore alle media, perciò si propone come una scelta per chi conosce già la kalimba e vuole fare uno step successivo nell’esecuzione dei brani.
Pro
Accordata: La kalimba è perfettamente accordate in La minore, quindi è pronta per essere subito suonata senza dover fare alcun intervento.
Lamelle: Sono affidabili, rispondono ottimamente a ogni sollecitazione emettendo un bel suono, molto definito.
Suono: Anche grazie alla presenza della cassa di risonanza e alla qualità dei materiali, regala grandi soddisfazioni.
Contro
Prezzo: Costa mediamente il doppio o il triplo delle kalimbe più “semplici”, dunque è indicata solo per i suonatori con una certa esperienza.
4. Aklot Kalimba 17 Tasti Thumb Piano Transparente
Uno strumento tradizionale dal design ultramoderno. Che dire, esteticamente è innegabile che la kalimba Aklot riesca ad attirare su di sé le attenzioni. Il distacco dallo strumento originale non è solo a livello di design con la forma che a noi sembra essere la testa di un gatto ma anche a livello dei materiali.
Qui non troviamo la cassa armonica in legno ma un body in acrilico. Ad essere sinceri avremmo preferito il legno, non soltanto per un suono più fedele a quello della kalimba africana ma anche per una questione di vibrazioni. Le lamelle, ben realizzate, sono 17. Lo strumento è leggero e si tiene comodamente in mano.
Con piacere abbiamo notato la presenza di una buona custodia rigida con pratica chiusura a zip. Grazie a quello che riteniamo un accessorio che non dovrebbe mancare mai, la kalimba è ben protetta. Ottimo il prezzo, è una delle kalimba più economiche che possiate trovare.
Pro
Prezzo: Se cercate una kalimba che costi poco per cominciare a fare pratica, in questo modello troverete quello che vi serve.
Originale: Innegabilmente si tratta di uno strumento dal design originale e particolare, molti lo hanno scelto proprio per questa ragione.
Custodia: Ottima cosa la presenza di una custodia rigida tra gli accessori, in questo modo la kalimba è ben protetta dagli urti accidentali.
Contro
Materiali: La scelta di quelli utilizzati non ci ha del tutto convinto, continuiamo a preferire dl buon legno al posto dell’acrilico usato per il body.
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5. Gecko Kalimba 17 chiavi Thumb Piano con custodia
Molto bella esteticamente la kalimba firmata Gecko e in particolare si nota l’attenzione messa per i dettagli e per le rifiniture. Il risultato è uno strumento utile sicuramente per suonare ma anche, eventualmente, da tenere esposto… ecco, se non imparate a sunarlo avete una alternativa d’uso. Ha 17 lamelle, queste nella zona centrale suonano bene ma non benissimo. I problemi più evidenti emergono con i suoni acuti, sempre più stoppati. Insomma, quasi non vibrano.
Buono il legno, ottima la custodia che sufficientemente rigida da proteggere la kalimba. Sembra una sorta di trolley in miniatura ma senza le rotelle. È una soluzione elegante vista la cura che è stata prestata anche i questo caso. Non manca l’indispensabile martelletto per l’accordatura. Terminano qui gli accessori, per esempio non avrebbero guastato i copri dita che solitamente non mancano neanche in strumenti più economici di questo.
Nonostante qualche carenza e le lamelle che non ci sono piaciute fino in fondo, pensiamo che il prezzo di vendita sia adeguato alla qualità della kalimba, ciò non toglie che potrebbe essere migliorata con qualche piccolo accorgimento.
Pro
Estetica: Si nota una grande attenzione e cura per i dettagli, lo strumento è ben rifinito ed esteticamente piacevole.
Materiali: La cassa di risonanza è stata costruita con del buon legno, almeno questa è l’impressione che abbiamo avuto in da subito.
Custodia: Molto bella e ottimamente realizzata la custodia rigida, che assolve bene al suo compito di proteggere la kalimba dagli urti.
Contro
Acuti: Le lamelle hanno un suono troppo stoppato sugli ultimi acuti, di conseguenza se ne ottiene uno fastidioso quando si producono le note più alte.
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6. Kalimba 17 Tasti Thumb con Corpo in Legno
La particolarità della kalimba che vi stiamo proponendo risiede sicuramente nella possibilità di amplificarla, non mancherete di notare l’uscita audio dove va inserito il jack proprio come si fa con le chitarre elettriche. Naturalmente avrete bisogno di un amplificatore, ciò non significa che la kalimba sia muta, pertanto avete una doppia possibilità di utilizzo.
Ha 17 lamelle ma vi conviene controllare l’accordatura perché va sicuramente sistemata A tale scopo nella confezione trovate un martelletto che serve proprio a questo scopo. Peccato che tra gli accessori manchi un accordatore.
Sono presenti, invece, due copri pollici, una piccola sacca, un libretto con alcune canzoni, un panno per la pulizia e il cavo per il collegamento con l’amplificatore che però riteniamo sia preferibile sostituirlo con qualcosa di decente. La qualità del legno è nella media per strumenti in questa fascia di prezzo. Assenti le istruzioni in italiano.
Pro
Amplificabile: Lo strumento può suonare unplugged oppure amplificato così da avere più volume in caso di necessità senza dimenticare la possibilità di poter usare degli effetti.
Costo: Anche alla luce della possibilità di amplificare lo strumento e dunque considerando la presenza di circuiti elettrici e di un pickup, il costo è contenuto.
Contro
Cavo: Fa piacere trovare il cavo jack tra gli accessori, tuttavia questo dovrebbe essere di migliore qualità, meglio cambiarlo.
Accordatura: Lo strumento necessita di essere accordato, ciò ci ha fatto notare l’assenza di un accordatore tra gli accessori, che avrebbe indubbiamente fatto comodo.
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7. Moozica Kalimba, tono Koa Wood Electric
Moozica si conferma azienda che presta grande attenzione ai dettagli, tutto nello strumento in questione è curato fin dal packaging. La kalimba che ci accingiamo a descrivere è amplificabile quindi è adatta a chi, per esempio, si esibisce in pubblico o magari vuole sfruttare qualche effetto per arricchire il suono e magari meglio adattarlo alle sue idee musicali.
Le lamelle sono 17, occhio a quelle alle estremità perché si suonano con difficoltà a causa della durezza. La cassa armonica è in legno di acacia, buon materiale per questo scopo secondo noi. Una particolarità che difficilmente troverete altrove sono i due incavi che facilitano la presa e consentono di assumere una posizione funzionale al suonare lo strumento.
La kalimba è accompagnata da un’ottima custodia rigida, ci sono anche il cavo jack e due riduttori. Il cavo però, non ci è piaciuto, consigliamo di investire un po’ di denaro per comprarne uno migliore. Quanto al prezzo, questa modello costa qualcosina in più ma restiamo nell’ambito delle somme abbordabili.
Pro
Amplificato: La kalimba può essere suonata anche collegandola a un amplificatore e, eventualmente, arricchire il suono con degli effetti.
Attenzione per i dettagli: Moozica ha curato attentamente fino al più piccolo dei dettagli, lo strumento è ben rifinito e anche il packaging è molto bello, dunque è un’ottima idea regalo.
Comodo: Lo strumento, grazie a due incavi laterali, si tiene comodamente tra le mani facilitando l’assunzione di una posizione corretta per suonare.
Contro
Cavo: Quello in dotazione non è dei migliori, è nostra opinione che sia conveniente sostituirlo con uno di livello superiore.
Lamelle: Alcuni utenti lamentano una eccessiva durezza delle lamelle che si trovano alle estremità, perciò si hanno difficoltà a farle suonare.
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8. Kalimba 17 Tasti Finger Piano con Borsa
Kalimba molto economica, perfetta per chi non è ancora convinto di investire molto in uno strumento del genere. La cassa armonica è fatta in mogano, le lamelle sono in acciaio, nelle zone centrali suonano bene ma, man mano che ci si sposta verso l’esterno, il suono è sempre più smorzato.
Come detto, questo è uno strumento economico pertanto difetti del genere vanno messi in conto. Esteticamente non è male, tra gli accessori troviamo una sacca morbida, il consueto martelletto, copri pollici, un mini corso che spiega come si suona lo strumento, peccato che non sia scritto in italiano.
Niente custodia rigida ma a queste cifre forse è pretendere troppo. In definitiva è un modello che consigliamo a chi non è del tutto convinto che si appassionerà allo strumento ma vuole comunque fare un tentativo, l’investimento richiesto è così basso che vale la pena tentare.
Pro
Costo: La kalimba si trova in vendita a un prezzo molto basso, è uno di quegli investimenti che praticamente non presentano rischi.
Estetica: Lo strumento è ben rifinito, l’estetica non ci dispiace, non abbiamo notato difetti visibili a occhio nudo, pertanto siamo soddisfatti.
Contro
Note alte: Le lamelle suonano bene nella parte centrale ma più si procede verso l’esterno, ossia verso le note alte e più queste presentano un suono smorzato.
Istruzioni: Il piccolo corso di base sull’utilizzo dello strumento non è scritto in italiano, pertanto si potrebbe comprendere ben poco di quanto scritto.
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Come scegliere una buona kalimba
Per quanto lo strumento non sia popolarissimo, sul mercato abbiamo individuato parecchie offerte che meritano la vostra attenzione, ma soprattutto di essere incluse nella nostra selezione delle migliori kimbala del 2024. Come vedrete voi stessi, troverete strumenti della migliore marca ma anche qualcuno più economico perché magari come prima volta non ve la sentite di investire troppo denaro e sinceramente la scelta ci sembra saggia, magari poi, dopo aver imparato a suonare, tornerete qui sulle nostre pagine per controllare qual è secondo noi la migliore kalimba e comprarla.
Ma come scegliere una buona kalimba? La domanda merita una risposta articolata ed esauriente. Se avrete la pazienza di leggere la nostra guida troverete la risposta così potrete decidere quale kalimba comprare.
Tipi di kalimba
Esistono più tipi di kalimba pertanto la scelta del nuovo strumento deve necessariamente passare da qui. Insomma, che tipo di kalimba vi piacerebbe suonare? Beh, avete ragione, difficile rispondere senza fare una comparazione tra le diverse kalimba che possiamo distinguere per altezza del suono e chiave musicale.
Nel primo caso abbiamo la kalimba contralto, soprano e bassa. Nel secondo caso, ovvero, quello della chiave musicale, potete scegliere tra la karimba (non si tratta di un refuso, si scrive proprio così, con la “R”, ed è costruita in base alla scala africana), la pentatonica, la cromatica (più difficile da suonare ma anche quella con maggiori potenzialità espressive), la diatonica e infine quella in chiave tradizionale.
Il tipo di lamelle
Questo paragrafo vuole più che altro essere utile a rendere una informazione completa perché se è vero che le lamelle da suonare possono essere sia in metallo sia in bambù, difficilmente troverete questa ultima versione a meno che non vi rechiate in Africa e probabilmente neanche così basterà.
Cosa cambia tra lamelle in metallo e bambù? Sicuramente c’è qualche differenza a livello di suono ma la qualità costruttiva non dipende certo da questo elemento. Ecco, ciò che vi consigliamo è di prestare attenzione proprio ai materiali e come questi sono stati assemblati. Non aspettatevi molto da quegli strumenti che hanno più la funzione di souvenir che altro altrimenti ciò che avrete tra le mani sarà solo un adorno per la casa.
La kalimba elettrica
Se pensate di esibirvi davanti a un pubblico, forse è il caso che optiate per una kalimba elettrica. Avete capito bene, elettrica, come la chitarra e proprio come questa vi servirà un amplificatore, quindi, volendo, potrete utilizzare anche degli effetti. Avete visto? Basta poco per trasformare uno strumento tradizionale in uno moderno. Diamo un attimo qualche informazione circa l’amplificazione: è tutto semplice vi serve un cavo con jack e fate il collegamento.
Come utilizzare una kalimba
La kalimba è uno strumento percussivo particolare. Pur provenendo dall’Africa si è parecchio diffuso in paesi asiatici come la Cina dove oggigiorno è concentrata la produzione a livello industriale. Imparare a suonarla non è difficile ma è chiaro che questo non significa che non serva impegno, infatti se ci metterete poco a “strimpellarla”, per acquisire la necessaria abilità tecnica per suonare più veloci e naturalmente con precisione, servirà tempo.
L’intonazione
La kalimba può essere in diverse tonalità, quella più diffusa è sicuramente in Do o C secondo la notazione anglosassone. La prima cosa da fare è controllare che tutte le note abbiano il suono che dovrebbero avere. A tale scopo suggeriamo di usare un accordatore. Non è strettamente necessario comprarne uno, potete scaricare sullo smartphone una delle tante app disponibili, magari non avrete una precisione massima ma comunque sufficiente al vostro scopo.
Ma che succede se appunto le lamelle non sono ben accordate? È necessario un vostro intervento. Avrete sicuramente notato che la kalimba è accompagnata da un martelletto. Se ve lo stavate chiedendo non serve a piantare chiodi nel muro e tantomeno distruggere la kalimba in un momento d’ira per non riuscire a suonarla. Quel piccolo martelletto serve per intonare lo strumento.
Come si fa? Si danno del colpetti a una delle estremità a seconda delle esigenze fino ad ottenere la perfetta tonalità. Consigliamo di dare un colpo e poi controllare con l’accordatore.
La posizione
La kalimba va tenuta tra due mani con la parte inferiore dei palmi che poggiano saldamente sui lati dello strumento mentre la restante parte, dita comprese, fanno da appoggio per la kalimba. Le mani devono essere sistemate in modo tale che la punta dei pollici arrivi a toccare l’estremità delle lamelle in modo da poterle suonare.
Come emettere le note
Le lamelle non vanno schiacciate come si potrebbe pensare, va eseguito come un movimento a tirare. Per spiegarci meglio, il pollice poggia sulla lamella che si vuole far suonare e si tira a sé esercitando una pressione verso il basso in modo da far abbassare la lamella che viene rilasciata una volta tolto il pollice. È importante essere delicati, se si esercita troppo forza il suono risulterà quasi nullo.
Amplificare il suono
La kalimba è certamente udibile trq quattro pareti ma se c’è l’esigenza di un volume più alto? In questo caos ci sono due possibilità. La più pratica è sicuramente comprare una kalimba con pick up così da collegarla a un amplificatore. Se questa soluzione, per motivi vostri, non vi piace allora è sempre possibile microfonarla.
Prendetevi cura dello strumento
Dopo aver suonato la kalimba ci sono alcune cose da fare per essere certi che vi duri a lungo. Sicuramente la prima cosa da fare è sicuramente pulire lo strumento con un panno morbido, va tolto di sudore che si è accumulato a cominciare dalle lamelle per poi passare a pulire la cassa armonica, è un lavoro che chiude pochi istanti ma che va fatto ogni volta per tenere la kalimba sempre in ottimo stato. Meglio se conservate lo strumento in una custodia rigida per evitare che le lamelle si pieghino accidentalmente.
Domande frequenti
Come si è diffusa la kalimba fuori dall’Africa?
Con buona probabilità possiamo affermare che la kalimba ha travalicato i confini del continente africano insieme agli schiavi deportati negli Stati Uniti. Gli africani schiavizzati utilizzavano materiali di scarto per costruire lo strumento, come vecchie posate e/o scatolette di pesce.
Perché Maurice White è importante per la diffusione della kalimba?
Maurice White è stato il fondatore degli Earth, Wind & Fire ed era un grande appassionato di kalimba tanto è vero che in più occasioni lo incorporò nella sua musica. White era convinto che la kalimba rappresentasse un elemento di connessione con l’Africa (lui era afroamericano) e di conseguenza con le origini della musica stessa.
Si possono ottenere degli effetti particolari con la kalimba?
È possibile, in particolare sfruttando il foro più grande sulla parte superiore con il corretto movimento della mano si può generare un effetto “wha wha”.
Quante lamelle ha una kalimba?
Il numero delle lamelle varia da cinque a trenta, naturalmente il loro numero incide sulle dimensioni dello strumento ma in questo modo si hanno più ottave a disposizione su cui suonare.
Tutte le kalimbe hanno la tavola armonica?
Non tutte sono dotate di tavola armonica ma è chiaro che se questa è assente il volume dello strumento è molto più basso.
Che cos’è la kalimba cromatica?
Si tratta di una kalimba che può essere in chiave di Do oppure di Sol che sulla parte posteriore ha le pentatoniche; è pertanto uno strumento più complesso ma dalle maggiori possibilità. Con una kalimba pentatonica, per esempio è possibile cambiare la tonalità. Avendo due ottave e mezzo si possono suonare più generi musicali.
Chi è Mark Holdway?
Nel mondo della Kalimba c’è un nome che più di altri si sente fare spesso per è quello di mark Holdway, è un vero esperto dello strumento ed ha inventato le tabulature per kalimba. NOn solo perché ha scritto e pubblicato diversi libri sullo strumento ed è stato proprio lui ad avere l’idea di realizzare una kalimba cromatica.
Quanto costa una kalimba?
Il costo di una kalimba parte da circa 25 euro per i modelli più economici per arrivare fino a 250 o 300 euro per quelli di migliore qualità. Con una cinquantina di euro si può acquistare una buona kalimba semiprofessionale, volendo anche con pick up.
August 7, 2021 at 10:00 pm
Cosa ne pensate della kalimba cromatica Seeds, che presenta due file di lamelle sovrapposte?
Risposta
August 17, 2021 at 4:16 pm
Salve Marco,
pensiamo sia una tipologia più avanzata rispetto alle Kalimba con una singola fila, in quanto è necessario avere una buona coordinazione della mano sinistra e la destra, necessaria per poter suonare le lamelle sulle due file. Una Kalimba sicuramente più divertente e soddisfacente da suonare, in quanto consente di creare melodie più complesse, ma poco adatta per cominciare.
Saluti
Team LCF
Risposta