Pioneer DDJ-SB3 – Recensione

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Principale vantaggio

Non passano inosservate le dimensioni della consolle, mediamente più grande rispetto a modelli entry level di altri produttori. Da ciò ne traggono sicuro vantaggio le jog, molto simili a quelle professionali per misura, risposta e materiali.

 

Principale svantaggio

La consolle non costa poco ma non sarebbe neanche un grosso problema se l’utente non fosse costretto a pagare l’upgrade per passare dalla versione light a quella completa del programma in dotazione.

 

Verdetto 9.8/10

I principianti in cerca di una consolle entry level, ma con prestazioni di livello superiore troveranno pane per i loro denti nella DDJ-SB3. Certo, serve un budget mediamente più alto ma la differenza rispetto ad altri dispositivi per dilettanti si vede, si sente e si tocca.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALE

 

Buona consolle per principianti

I principianti più esigenti dovrebbero guardare con interesse alla DDJ-SB3 di Pioneer, una consolle con mixer  molto ambita da chi sogna di diventare DJ. Sappiamo che la somma necessaria all’acquisto non è di lieve entità o almeno non lo è rispetto ad altre consolle entry level. Tuttavia chi conosce Pioneer, e sappiamo che siete in tanti visto il successo a livello mondiale del marchio che, oltretutto, è presente sul mercato da tantissimi decenni, sa che i suoi prodotti non li fa pagare poco. 

Ma cosa troviamo in questo modello? Beh, cominciamo dalle due jog che fin dal primo tocco vi daranno prova della loro fluidità, tocco che serve anche  saggiare fin da subito la qualità dei materiali come dimostra la superficie in alluminio. Ad ogni modo non fatevi distrarre troppo dalle jog perché c’è ancora altro da scoprire come tutti quei controller utili ad interagire con il software. 

Quale? Quando aprirete la confezione al suo interno troverete il Serato DJ Intro, versione light del Serato DJ. Ok, iniziate a essere sospettosi, è comprensibile. In effetti ci sono delle limitazioni risolvibili facendo l’upgrade alla versione completa; upgrade che naturalmente vi costerà qualcosa.

Sezione mixer sufficiente

Le dimensioni della consolle sono importanti e questo dà un look professionale che fa gola a tanti. Chiaramente da tanto spazio ne hanno tratto giovamento le due jog di cui abbiamo ampiamente discusso in precedenza. Ciò che non abbiamo detto, invece, è la loro somiglianza con i jog della DDJ SR, consolle sempre Pioneer ma di fascia superiore. A completare la sezione deck ci sono otto pad di gomma, il pitch finder e una serie di effetti. 

Veniamo alla parte relativa al mixer. Ci verrebbe da dire che non è all’altezza del resto della consolle ma non vorremmo che ciò suonasse com una bocciatura. Tuttavia è qui che emerge il carattere entry level. Ad ogni modo i due fader del volume sono precisi e il crossfader non dispiace.

 

Connettività scarsa

Come gran parte delle consolle entry level anche la DDJ-SB3 è avara di connessioni. Per non lasciarvi nel dubbio, vi elenchiamo cosa trovate. Abbiamo una uscita stereo RCA, una porta USB e qui la cosa naturalmente non si sorprende trattandosi di una consolle pensata per l’interazione con il computer, un ingresso mic con tanto di potenziometro per il volume e naturalmente l’uscita per le cuffie che senza un DJ è nudo.

Sicuramente vi preme sapere qualcosa sulla scheda audio. Vi tranquillizziamo subito, è di buona fattura, sempre per essere montata su un apparecchio entry level e si accoppia bene con il Serato DJ Intro. Soddisfazione massima per i materiali, qui Pioneer marca con decisione il territorio confermandosi leader anche delle consolle per principianti.

 

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