La classifica dei 10 migliori chitarristi di sempre

Ultimo aggiornamento: 18.04.24

 

Scopriamo insieme quali sono stati alcuni dei più migliori chitarristi della storia nella nostra breve classifica.    

 

Jimi Hendrix

Quando si pensa alla chitarra elettrica, il primo nome che viene in mente è quello di Jimi Hendrix. Qualcuno potrebbe giustamente dire che tecnicamente non era al livello di altri colleghi, ma il suo tocco unico e il suo stile inimitabile lo rendono un musicista eccezionale, oltre che un compositore di grande gusto. Il suo rock\blues psichedelico è entrato nella storia, con suoni distorti e la sua voce profonda che lo hanno sempre contraddistinto. Jimi Hendrix non suonava la chitarra… la chitarra era un ponte tra il suo spirito e il mondo esterno. 

 

Eddie Van Halen

Recentemente scomparso, Eddie Van Halen è stato uno dei chitarristi più famosi e più amati del hard rock ed heavy metal. Il disco di esordio della sua band Van Halen sembra ancora oggi provenire dallo spazio per la carica, i suoni e le composizioni. Eddie è un funambolo della chitarra, ma i suoi virtuosismi non sono mai fini a loro stessi: ogni nota ha dentro la sua anima vulcanica, anche negli assoli più veloci si sente tutta l’essenza del musicista dietro lo strumento. Con il suo tapping ha aperto la strada a tantissimi altri chitarristi, dando il via al fenomeno dei Guitar Heroes come gli altrettanto bravi Joe Satriani e Steve Vai.

Jimmy Page

I Led Zeppelin sono una band a dir poco leggendaria e il chitarrista Jimmy Page con i suoi riff ha contribuito ad ‘inventare’ un certo modo di suonare la chitarra. Probabilmente ascoltandoli adesso i Led Zeppelin potrebbero non sembrare così innovativi, ma negli anni in cui esordirono non c’erano altre band capaci di interpretare il rock e il blues alla loro maniera. Indurendo i suoni, rendendo più granitici i giri di chitarra e usando distorsioni elevate sugli assoli, il Jimmy fra i grandi del rock ha dato inizio alle sonorità hard rock ed heavy metal. 

 

Stevie Ray Vaughan

Non si sente parlare spesso di Stevie Ray Vaughan, probabilmente perché il blues come genere è stato un po’ dimenticato. Eppure SRV è stato uno dei più grandi chitarristi del genere e forse uno dei suoi ultimi più grandi interpreti. Capace di unire il blues elettrico di Albert King e Muddy Waters con il country di stampo texano, SRV con la sua band Double Trouble ha creato brani memorabili, spesso mettendo in mostra le sue incredibili doti tecniche. Scuttle Buttin’ è il suo marchio di fabbrica, sebbene Stevie Ray Vaughan fosse capace anche di interpretare il blues più lento con un feeling davvero unico.

 

Mark Knopfler

Gli album dei Dire Straits sono considerati dei capolavori del rock, sebbene la band ha dovuto fare spesso i conti con la scena britannica in continuo cambiamento e che si stava distanziando dalle sonorità classiche per spostarsi verso il punk e la new wave. I Dire Straits riuscirono a conquistare i fan grazie alle doti strumentali e compositive della band, specialmente di Mark Knopfler, un musicista dotato di un tocco e di un gusto davvero incredibili. A differenza di altri chitarristi moderni, Knopfler preferisce il finger style, una tecnica molto comune nel jazz e nel gypsy jazz, ma poco usata nel rock. Il risultato sono assoli memorabili dove la tecnica viene messa al servizio della musica. 

Yngwie Malmsteen

Yngwie Malmsteen è uno di quegli artisti per i quali molti fan (e colleghi) provano una sorta di amore\odio. L’amore deriva dalla sua incredibile tecnica strumentale e dal fatto che ha contribuito alla creazione dello stile ‘neoclassico’ per riffing e assoli, in seguito portato avanti da chitarristi come Criss Oliva dei Savatage e Michael Romeo dei Symphony X. L’odio invece è per il suo personaggio, incredibilmente antipatico a detta di molti addetti ai lavori e degli appassionati. A difesa del virtuoso svedese c’è da dire che sullo strumento in quanto a velocità e pulizia ha ben pochi rivali, d’altronde lui stesso si ritiene il miglior chitarrista al mondo vivente.

 

John Petrucci

I Dream Theater sono stati una delle ultime band metal a riscuotere un successo planetario nell’epoca pre-social, quando ancora nessuna sapeva cosa doveva essere Youtube. Sebbene nel corso degli anni abbiano perso un po’ di smalto, perdendosi spesso dietro il virtuosismo sfrenato, i Dream Theater sono riusciti a creare un loro stile personale prendendo spunto dai grandi gruppi progressive della scena britannica, fondendo le complicate composizioni e i tempi con le sonorità metal. Il chitarrista John Petrucci colpisce con la precisione chirurgica con la quale riesce a eseguire riff e assoli, cosa che lo ha portato nell’Olimpo dei chitarristi metal e hard rock. Per molti infatti John Petrucci detiene ancora il titolo di miglior chitarrista heavy metal.

Robert Johnson

Robert Johnson è stato un chitarrista blues, famoso non solo per i suoi pochissimi, ma importantissimi brani incisi, ma anche per la sua incredibile leggenda. Si narra infatti che Johnson fosse un pessimo chitarrista e avesse una voce poco convincente, al punto che nessun locale voleva farlo suonare. Il musicista, deluso dai continui rifiuti, incontrò il Diavolo ad un crocevia nel Mississippi e gli offrì la sua anima in cambio delle abilità sulla chitarra e quelle canore. Che fosse stato un patto con Lucifero in persona o un po’ di sana pratica e allenamento, Johnson diventò un chitarrista incredibile, capace di suonare un blues virtuoso e cantare con grande disinvoltura, creando brani che sono entrati nella storia ed ispirando altri artisti come Jimi Hendrix.

 

Tony Iommi

Non tutti i più grandi chitarristi del mondo sono necessariamente dei virtuosi delle sei corde. Tony Iommi, chitarrista dei Black Sabbath, ne è la dimostrazione. Con i suoi riff granitici tra il metal e il blues, Iommi ha dato inizio al genere Doom Metal e allo Stoner Rock, convincendo le masse anche con i suoi assoli ipnotici. Da lodare anche la sua capacità camaleontica di adattarsi alle nuove sonorità, passando dall’hard rock più esoterico al heavy metal di stampo anni ‘80. Nella nostra classifica dei chitarristi non poteva quindi mancare uno dei padri del genere.

Dimebag Darrell

Darrell Lance Abbott detto ‘Dimebag’ è stato il chitarrista dei Pantera, band glam metal in seguito trasformata in uno dei più grandi fenomeni del genere. Dimebag ha reinventato il modo di suonare la musica thrash della Bay Area resa famosa da Metallica, Megadeth ed Exodus, tramite l’utilizzo di riff stoppati,  intervallati da altri più lenti e massicci. Il suo stile unico di chitarra ha poi ispirato tutto il filone nu metal degli anni 90 e anche gruppi più sperimentali come i Meshuggah e i Fear Factory. Anche come solista Dimebag ha detto la sua: assoli di una potenza incredibile, con una plettrata alternata da fare invidia anche ai più grandi virtuosi.

 

 

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