Fender Stratocaster American Special – Recensione 

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

Principale vantaggio

È made in USA e questo da solo dovrebbe bastare per un fan delle Fender. Aggiungiamo, poi, che il costo è anche accessibile per essere stata costruita negli States, e la qualità del prodotto si vede tutta, non solo dal punto di vista costruttivo con l’impiego di ottimi legni ma anche per dettagli quali la verniciatura.

 

Principale svantaggio

Non tutti potrebbero restare soddisfatti dei suoni puliti che secondo noi sono poco cristallini mentre i bassi ci sono sembrati fiacchi.

 

Verdetto 9/8.10

È una chitarra versatile ma fino a un certo punto. La consigliamo sicuramente per il rock, il blues, i fan di Hendrix e anche a quanti amano le sonorità funk. La qualità dei materiali non è da mettere in discussione così come le meccaniche grazie alle quali l’accordatura è tenuta a lungo, anche facendo largo uso della leva del vibrato.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Costo accessibile

Se il vostro sogno è una Fender Stratocaster made in USA e non la solita chitarra elettrica messicana o costruita in Asia, la vostra opportunità si chiama American Special. Pur non essendo una chitarra economica possiamo comunque ritenere il prezzo accessibile per essere una Fender realizzata nel Paese a stelle e strisce. 

Volevamo sapere quali erano le sensazioni dei chitarristi che ne sono in possesso prima di proporvi la nostra analisi e così ci siamo messi alla ricerca di commenti pubblicati online. Ebbene, di fatto abbiamo avuto la conferma alle nostre impressioni: questo è davvero un bello strumento che pur non essendo un top gamma sa farsi rispettare. 

Il corpo in ontano si lega al manico in acero il cui raggio di curvatura è 9.5. I tasti? Indovinate! Esatto, sono jumbo; 22 per l’esattezza. Ma la domanda da porsi è: com’è il feeling con il manico? È ottimo, la mano scorre che è un piacere.

Ottima risonanza

Si sa, una chitarra elettrica va ascoltata anche senza amplificatore, unplugged per cogliere la sua risonanza che in questo caso è davvero buona, sorprendente persino e si percepisce lungo tutto lo strumento. Il palettone, spesso criticato da un punto di vista estetico, svolge l’importante funzione di aumentare il sustain. 

Dunque, non sarà bello da vedere, soprattutto per quanti amano il design più classico della Fender ma se è il sustain che cercate, dovete fare buon viso a cattivo gioco. Quali sono i generi per i quali consigliamo questa chitarra? Beh, sicuramente rock e blues in primis ma anche chi ha l’anima funky avrà modo di tirare fuori da questa sei corde il sound che più gli aggrada. 

Visto che siamo in argomento, parliamo dei pickup: qui troviamo tre single coil Texas Special con selettore a cinque posizioni: segnaliamo che i suoni puliti ci sembrano poco cristallini mentre i bassi sono un po’ fiacchi.

 

Ottimi materiali

Una delle cose belle e ovviamente buone delle Fender costruite negli USA sono i materiali. La qualità non è assolutamente da mettere in discussione: tutti i legni sono ottimi. Ma parliamo un po’ del ponte che è a sei sellette, stile vintage: come tiene l’accordatura? 

Anche in questo caso abbiamo cercato conferma in giro alla ricerca delle sensazioni dei chitarristi, in particolare ci preoccupava dell’abuso della leva del vibrato. Ebbene chi “ha tirato troppo la corda” per così dire racconta di una buona tenuta dell’accordatura, quindi noi ci riteniamo soddisfatti anche da questo punto di vista. 

La chitarra ci sembra avere delle buone rifiniture, la verniciatura è ottima, non come quella che caratterizza gli strumenti di fascia medio bassa. Insomma, non soltanto è una bella chitarra dal punto di vista strutturale ma anche estetico.

 

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