Differenze tra i vari tipi di chitarra

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

Classiche, acustiche, elettriche, sette o addirittura otto corde. La chitarra si presenta nelle forme più disparate, adatte per suonare diversi stili musicali.

 

Il mondo della chitarra è davvero vario, non solo per i vari stili che si possono studiare e imparare, ma proprio per lo stesso strumento che viene prodotto in tantissime forme, dimensioni e tipologie. Se volete iniziare a suonare la chitarra, vi conviene sapere quali sono le distinzioni principali tra i vari tipi e soprattutto quali sono i generi che potrete suonare. Può tornare molto utile inoltre avere qualche artista di riferimento che potrete andare ad ascoltare per capire alcune differenze sostanziali. 

Prima di acquistare uno strumento tenete sempre conto del rapporto qualità-prezzo e soprattutto non fatevi abbindolare dalla falsa credenza che le chitarre più costose siano quelle migliori e più facili da suonare. In realtà è proprio l’esatto contrario, infatti a meno che non sia un talento innato, un principiante non riuscirà a sfruttare al massimo il potenziale di una chitarra di alta qualità. L’ideale per i neofiti è puntare su modelli economici per poi passare in seguito a qualcosa di più costoso una volta che si sono imparati bene i fondamentali. 

 

Chitarra classica

Paco De Lucia, Andres Segovia e tanti altri grandi interpreti della chitarra classica l’hanno resa assolutamente affascinante anche per i più giovani. Infatti tantissimi ragazzi si avvicinano a questo strumento che viene spesso considerato ‘noioso’, quando invece permette di esprimersi al massimo. La chitarra classica infatti è forse l’unica chitarra con la quale si può suonare da soli creando l’accompagnamento e la parte solista. 

Per raggiungere una tecnica elevata però bisogna sudare, studiando teoria ed esercitandosi senza sosta. La chitarra classica si presenta con un manico molto ampio adatto a far passare le dita tra le corde per suonare in finger style. La cassa armonica di grandi dimensioni e le corde in nylon creano un suono profondo e allo stesso tempo melodioso. 

Questa chitarra non è solo utilizzata per suonare musica classica, infatti regna sovrana anche nella musica spagnola andalusa e in alcuni casi nel delta del Mississippi dove si suona il blues della vecchia scuola. Nulla vieta di suonare la chitarra classica anche per delle allegre strimpellate sulla spiaggia, al parco o in piazza con gli amici, ma per i giri di accordi pop o rock è molto più indicata una bella chitarra acustica. Le chitarre classiche più vendute sono abbastanza economiche, quindi sono un buon punto di inizio per chi vuole imparare qualche accordo senza spendere troppo.

 

 

Chitarra acustica

Cugina della classica e protagonista di tutta la musica folk, rock e pop, la chitarra acustica differisce dalla classica nel manico più stretto e nelle corde in acciaio che producono un suono meno profondo, ma più deciso. Solitamente si suona con il plettro ed è perfetta anche per eseguire assoli virtuosi sulle scale, anche sulla pentatonica. Basta vedere dei video di Al di Meola per capire a quali velocità si può arrivare con questo strumento. 

Molte chitarra acustiche sono anche amplificate, cosa che permette di usarle anche in contesti live in solista o con una band. Sul mercato ci sono anche delle acustiche a 12 corde che sono solitamente utilizzate nei live o nei cori in ambienti con un’acustica molto profonda (ad esempio una chiesa). Le corde in più non sono altro che ‘doppioni’ delle 6 corde, ovvero sono accordate allo stesso modo e sono poste sotto ognuna di quelle originali ed essendo un po’ più sottili si possono premere contemporaneamente. 

 

Chitarra semiacustica 

Affascinante e dal suono caldo, la chitarra semiacustica è la preferita dei jazzisti. Si tratta del punto di incontro tra l’elettrica e l’acustica, infatti si può collegare ad un amplificatore per regolare le frequenze e dispone di pick up attivi o passivi a seconda del modello, ma non della cassa armonica. Solitamente la semiacustica è un tipo di chitarra per musicisti avanzati che studiano generi difficili come il jazz, gypsy jazz e la fusion. Tra i suoi interpreti più importanti ricordiamo Pat Metheny e George Benson. 

 

Chitarra elettrica

La più accattivante e la più cattiva della famiglia, la chitarra elettrica è il simbolo di intere generazioni, sebbene ultimamente stia vivendo un triste declino a causa della perdita di interesse dei giovani, sempre più attratti dalla musica elettronica. Questo strumento però continua a sopravvivere grazie all’hard rock e all’heavy metal, generi in crisi ma che nell’underground si battono con le unghie e con i denti per non morire del tutto. 

 

 

La chitarra elettrica ha il manico stretto come un’acustica, i pick up attivi o passivi e va collegata ad un amplificatore. Solitamente quando se ne compra una è perché si vuole la distorsione del suono per fare un po’ di sano rumore. Gli interpreti di questo strumento sono praticamente infiniti tra i grandi del blues e del rock come Jimi Hendrix, Eric Clapton, Stevie Ray Vaughan, Johnny Winter fino ai più recenti virtuosi del metal Marty Friedman, Jeff Loomis, Greg Howe, Van Halen, Joe Satriani, Steve Vai e Yngwie Malmsteen. 

Questo tipo di chitarra è anche il più versatile, dato che si possono usare degli effetti per creare i suoni più particolari e usarla anche per suonare in pulito. Per i veri metallari esistono le chitarre a sette corde, mentre recentemente alcuni gruppi sperimentali hanno inventato dei modelli a otto corde che producono un suono così profondo da non sembrare neanche più quello di una chitarra.

 

 

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