Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Siete in cerca di ispirazione per dedicare frasi belle di una canzone alla vostra anima gemella? Ecco alcune frasi tratte dalle canzoni d’amore più belle mai scritte.

 

1. Dire Straits – Tunnel of Love

And the big wheel keep on turning

Neon burning up above

And I’m just high on the world

Come on and take a low ride with me girl

On the tunnel of love

Yeah, love

Tratto dall’album dei Dire Straits Making Movies, Tunnel of Love è un brano tipico della band britannica, con la chitarra ritmica di Mark Knopfler caratterizzata da leggere distorsioni e dal suo tocco inimitabile. Una frase da dedicare alla propria compagna, insieme al rock di alta classe dei Dire Straits.

2. Bryan Adams – Everything I Do 

There’s no love like your love and no other could give me more love. 

There’s nowhere unless you’re there…all the time, all the way.

Famosissimo brano del rocker canadese Bryan Adams, usato per la colonna sonora del film Robin Hood –  Principe dei Ladri interpretato da Kevin Costner. Classica power ballad rock anni ‘80, Everything I Do è un brano lento e soffice, perfetto per una dedica. 

 

3. Ed Sheeran – Perfect

Well, I found a woman, stronger than anyone I know. She shares my dreams, I hope that someday I’ll share her home.

Il fenomeno della musica del momento Ed Sheeran viene spesso accusato di scrivere testi delle canzoni molto simili tra di loro e di puntare un po’ troppo sulla ballata facile, una forma che però gli riesce molto bene, visto il suo successo planetario. Perfect è la tipica ballata neo-soul alla Ed Sheeran, ideale per scaldare il cuore degli innamorati. 

4. Franco Battiato – La cura

Supererò le correnti gravitazionali, 

lo spazio e la luce per non farti invecchiare. 

TI salverò da ogni malinconia, 

perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te… 

io sì, che avrò cura di te…

Una delle canzoni più belle di Franco Battiato e forse dell’intero panorama musicale italiano. Una canzone d’amore dedicata all’intero genere umano, ma che può diventare anche una dedica speciale per chi amiamo. Brano toccante e allo stesso tempo caratterizzato da un testo intelligente e mai banale, proprio nello stile del grande Battiato. 

 

5. Mia Martini – Almeno tu nell’Universo

Tu, tu che sei diverso

Almeno tu nell’universo

Non cambierai

Dimmi che per sempre sarai sincero

E che mi amerai davvero

Di più, di più, di più

Canzone leggendaria interpretata da Mia Martini e una delle più belle della musica italiana. Stupenda dichiarazione d’amore resa potentissima dalla voce della cantante italiana e una dedica con frasi importanti per far sentire l’amore per il proprio partner.

6. Francesco De Gregori – La Donna Cannone

E con le mani amore, per le mani ti prenderò

E senza dire parole nel mio cuore ti porterò

E non avrò paura se non sarò bella come dici tu

Ma voleremo in cielo in carne ed ossa

Non torneremo più

De Gregori scrisse questo stupendo brano ispirandosi ad una notizia letta sul giornale e al mondo del circo. Malinconica e allo stesso tempo potente, il ritornello del brano contiene una toccante dedica d’amore incondizionato ed eterno con frasi che fanno riflettere sul vero amore. 

 

7. Lucio Dalla – Canzone

O stare nudi in mezzo a un campo

A sentirsi addosso il vento

Io non chiedo più di tanto

Anche se muoio son contento

Scritta con Samuele Bersani e piena di frasi profonde, Canzone è una bellissima dedica ad una ragazza conosciuta e mai più ritrovata. Nel suo testo Bersani chiede alla canzone di cercare e trovare la persona amata per farla tornare da lui. Bellissima come sempre l’interpretazione di Lucio Dalla e l’arrangiamento perfetto che alterna una strofa più diretta ad un ritornello melodico. 

8. Pino Daniele – Amore senza fine

Se mi guardi con gli occhi dell’amore

Non ci lasceremo più

Inganneremo il tempo ed il dolore

Sia l’estate che l’inverno

Il geniale Pino Daniele poteva scrivere brani blues, jazz, prog rock mettendoci influenze della musica napoletana e creando veri e propri capolavori. L’autore è riuscito anche a creare canzoni dalla vena più ‘pop’ senza mai scadere nel banale, prova del suo incredibile talento che lo ha reso amato da tutti gli appassionati di musica. Questo brano non lascia spazio a dubbi: una canzone d’amore diretta e sincera da dedicare agli innamorati. 

 

9. Metallica – Nothing Else Matters

So close, no matter how far

Couldn’t be much more from the heart

Forever trusting who we are

And nothing else matters

Una canzone d’amore e di amicizia piena di frasi significative scritta dalla band metal più famosa al mondo insieme agli Iron Maiden. Non è una novità, nel periodo del metal degli anni ‘80 e ‘90 diverse band si sono cimentate in bellissime ballate. Nothing Else Matters dei Metallica è probabilmente il loro brano più conosciuto, anche da chi magari ignora il passato thrash metal ben più furioso della band. 

10. Pink Floyd – Wish you were here

How I wish, how I wish you were here.

We’re just two lost souls

Swimming in a fish bowl,

Year after year,

I Pink Floyd hanno scritto canzoni sull’amicizia, spesso confuse per canzoni d’amore.  Wish you were here è una di quelle da dedicare alla persona ad un amico lontano. Stupendo brano tratto dall’omonimo disco, Wish you were here è una canzone che unisce il rock psichedelico ad una vena più pop, con un risultato davvero toccante. Le frasi di amicizia nelle canzoni dei Pink Floyd si trovano anche in Shine on You Crazy Diamond, dedicata a Syd Barrett, proprio come Wish you were here.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Avete ascoltato una canzone e volete scoprire il titolo e l’artista? Per farlo potete usare diverse app o visitare siti specifici, vediamo quali sono.

 

Midomi

Quante volte vi è capitato di ascoltare un bellissimo brano di qualche artista che non conoscete? O magari una canzone famosa tratta da un album dei Led Zeppelin che non avete mai sentito nominare. In questo caso potete affidarvi al sito web Midomi, caratterizzato da un’interfaccia pratica e molto facile da usare. Per potervi avvalere del servizio, avrete bisogno di un microfono da collegare al vostro PC, in quanto dovrete avvicinarlo alla fonte del brano che state ascoltando, ad esempio al vostro smartphone. Se siete intonati, potrete anche cercare di cantare il brano usando sempre il microfono del PC. In pochi secondi Midomi troverà la canzone e vi segnalerà anche l’artista. 

 

Shazam

Una delle prime app per riconoscere canzoni, Shazam è disponibile su dispositivi Android, iOS e altri. Potete scaricare Shazam online gratuitamente da shazam.com, mentre per usarla dovrete attivare il microfono sul vostro smartphone o tablet. Una volta attivato, sarà necessario avvicinare lo smartphone o il tablet alla fonte di riproduzione della musica il più possibile. Shazam cercherà nell’archivio e poi vi fornirà informazioni sulla canzone e l’artista. Tramite Shazam per PC, Android e iOS è anche possibile acquistare musica.

Musixmatch 

Se non disponete del microfono sul vostro PC, potete usare il sito web Musixmatch per il riconoscimento delle canzoni, individuando l’identità del brano tramite il testo. Un po’ come si faceva prima, quando si chiedeva agli amici se si ricordavano un brano e gli si canticchiava una parte del ritornello o della strofa. Digitando alcune parole del testo nella barra di ricerca di Musixmatch potrete trovare il brano desiderato, con informazioni sull’autore e anche il testo completo. 

 

Genius.com 

Conosciuto anche come Genius Lyrics, si tratta di uno dei migliori siti web per la ricerca dei testi. Per poter trovare la canzone basterà scrivere le parole del testo nella barra di ricerca. La caratteristica che differenzia Genius.com dagli altri siti della stessa categoria è la possibilità di cliccare sulle parti di testo evidenziate per leggere la spiegazione delle lyrics. Alcune vengono postate dagli appassionati, altre dagli autori stessi. In questo modo non solo potrete leggere il testo di un brano, ma anche capirne il significato, molto utile specialmente se siete appassionati di musica rap e volete apprendere slang, figure e terminologie usate dagli MC. 

Google

Ormai su Google si può trovare proprio di tutto, anche i testi delle canzoni. Vi basterà scrivere una parte del testo della canzone nella barra di ricerca e con buona probabilità Google troverà ciò che state cercando. Potete anche usare il Google Assistant, pronunciando frasi come ‘trova una canzone’ o chiedendo ‘che canzone è’ mentre state ascoltando un determinato brano.Per divertirvi, provate a dire all’assistente Google ‘Google cantami una canzone’ e ascoltate il risultato della vostra richiesta.

 

AcrCloud 

Un altro sito web che permette di riconoscere le canzoni online usando il microfono del PC, molto comodo e immediato. Per poterlo usare attivate il microfono del PC o del laptop e avvicinatelo alla fonte di riproduzione, in modo da permettere ad AcrCloud di trovare il brano che state ascoltando. Il motore di ricerca del sito è abbastanza rapido, quindi potrete vedere il risultato in poco tempo. 

Soundhound

Diretto ‘competitor’ di Shazam nel campo delle app per riconoscere canzoni, Soundhound presenta diverse funzioni pratiche e immediate che vi permettono di trovare brani velocemente. Scaricabile gratuitamente su dispositivi iOS e Android, per usare il motore di ricerca dovrete attivare il microfono. Potrete decidere se avvicinare il vostro smartphone o tablet alla fonte di riproduzione del brano, o addirittura fischiettare e canticchiare la canzone. In entrambi i casi, Soundhound cercherà nell’archivio trovando il brano e l’artista. Pronunciando ‘Ok Hound’ inoltre potrete riprodurre il brano appena trovato su Spotify, in modo da non doverlo cercare nuovamente. 

 

AZLyrics

Un ottimo sito aggregatore per la musica in streaming, dispone di un notevole archivio tramite il quale sarà possibile trovare i brani digitando le parole del testo nella barra di ricerca. Consente anche di ricercare il brano digitando il nome dell’artista o viceversa. L’interfaccia del sito immediata consente di usarlo anche da smartphone e tablet. 

Dark Lyrics 

Amanti del rock e del metal in cerca dei testi di artisti meno famosi, Dark Lyrics è il sito che fa per voi. Qui potrete trovare i testi di tantissime band dei diversi sottogeneri heavy metal e hard rock. Layout grafico leggero e semplice da usare rendono Dark Lyrics un ottimo sito per chi ama la musica alternativa. 

 

Audiotab

Un particolare sito web che permette di trovare brani caricando spezzoni della canzone oppure inserendo il link del file audio. Audiotab analizzerà il brano e in seguito vi mostrerà il titolo della canzone e l’autore. Meno immediato rispetto ad altri siti, ma molto utile nel caso avete degli MP3 senza nome e volete scoprirne l’artista o il titolo per poterli catalogare. 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Album di Vasco Rossi – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

Vasco Rossi è uno degli artisti più importanti della musica italiana, uno dei primi a portare sonorità rock e punk nel nostro paese. Se adesso spopolano i giovanissimi Maneskin, negli anni 70 il rock italiano faceva rima con Vasco Rossi. Amate la musica del mitico rocker emiliano, ma non avete mai avuto l’occasione di comprare i suoi dischi? In questo caso siete arrivati sulla pagina giusta. Qui troverete le recensioni degli album più belli di Vasco Rossi, tra dischi registrati in studio, esibizioni live e edizioni rimasterizzate. Tra tutti, vi consigliamo subito C’è chi Dice No, stupendo disco che contiene tracce come Vivere una favola e Brava Giulia. Il disco live Va bene Va Bene Così vi permette di portare a casa le emozioni di un concerto del Blasco con tutta la sua energia. Per altri album vi invitiamo a leggere la nostra guida. 

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori album di Vasco Rossi – Classifica 2024

 

Qui di seguito troverete i nostri pareri sui migliori album di Vasco Rossi del 2024, ovvero quelli che a distanza di anni sono ancora dei capolavori. Buona lettura! 

 

1. C’è chi Dice No

 

Tra i dischi più venduti di Vasco Rossi, al momento della sua uscita nel 1987 C’è Chi Dice No è rimasto al primo posto delle classifiche italiane per ben tre mesi di fila. L’album presenta una produzione in linea con il sound dell’epoca, con una pulizia degli strumenti che suonano chiari su qualsiasi nota per lasciare spazio ai synth. Probabilmente se conoscete Vasco Rossi per i suoi brani più famosi incisi tra gli anni ‘70 e ‘80, rimarrete sorpresi da questo sound. L’energia comunque c’è e si sente in ogni nota, d’altronde brani come Blasco Rossi, Non mi va e Brava Giulia mettono subito in chiaro che il suono sarà anche cambiato, ma Vasco Rossi e la sua band sanno come si scrive il rock in tutte le sue forme. Grande protagonista il basso di Claudio Golinelli che tesse trame melodiche con un groove coinvolgente. 

 

Pro

Sound: Pulito e preciso, il suono di C’è chi Dice No è una vera chicca se amate sentire chiaramente tutti gli strumenti. 

Master: Il mastering del disco è di ottimo livello, infatti suona benissimo su qualsiasi impianto, anche da quelli meno costosi. 

Brani: Ogni singola traccia del disco è degna di nota, specialmente la title track, Blasco Rossi e Brava Giulia. 

Basso: Golinelli rende qualsiasi nota e linea melodica di basso un vero piacere da ascoltare. 

 

Contro

Produzione: Se non conoscete il Vasco ottantiano e preferite il rock con le sonorità grintose degli anni ‘70, probabilmente C’è chi Dice No non vi piacerà. 

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2. Va Bene Va bene Così

 

I live di Vasco Rossi sono pura energia, non a caso i suoi fan più sfegatati spesso lo seguono per tutte le tappe del tour italiano. Il live Va Bene Va Bene Così porta nel vostro stereo tutta la carica di Blasco e del suo rock. Si tratta del primo album live dell’artista, uscito nel 1984 e contenente registrazioni di vari concerti dal vivo, come quello del Palasport di Cantù e al Teatro la Tenda di Bologna. Le tracce sono tra le più iconiche della produzione di Vasco degli anni ‘70 e ‘80. Tra queste troviamo Fegato, fegato spappolato, Vita spericolata, Colpa d’Alfredo e l’immancabile Albachiara. Il suono del disco non è il massimo, infatti alcune tracce risultano un filo confusionali, ma bisogna considerare che negli anni ‘80 non c’erano i mezzi moderni per catturare l’audio dal vivo con precisione. 

 

Pro

Energico: Magari il suono non sarà il massimo, ma dalle tracce fuoriesce sempre l’energia che contraddistingue la musica di Vasco Rossi.

Collezione: Se siete degli appassionati di Vasco Rossi e della musica rock in generale, non potete farvi sfuggire il primo live di questo artista. 

Tracce: I brani contenuti nel live sono tra i più famosi della discografia di Vasco degli anni ‘70 e ‘80. 

 

Contro

Suono: Non tutte le tracce risultano precise nei suoni a causa della produzione delle registrazioni dal vivo che negli anni ‘80 non vantava di grandi tecnologie.

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3. Siamo solo noi

 

Da molti considerato il miglior album di Vasco Rossi, Siamo solo noi risulta ancora uno dei più apprezzati tra quelli venduti online e nei negozi di dischi. Un punto di partenza per chiunque voglia cominciare a collezionare album del rocker emiliano, ma comunque un must per la collezione di dischi di ogni amante del rock e della musica italiana. L’opener Siamo solo noi è una power ballad rock, inno della generazione degli anni ‘80 che si allontana dalle classiche canzoni d’amore italiane per raccontare una parte della gioventù disadattata e disillusa. Tra le altre tracce troviamo Voglio andare al mare, di stampo prettamente reggae e il punk rock energico di Ieri ho sgozzato mio figlio. Questa riedizione presenta un ottimo suono, sebbene sarebbe stato apprezzato un booklet contenente i testi delle canzoni e magari qualche immagine. 

 

Pro

Qualità: Da molti ritenuto il capolavoro di Vasco Rossi, Siamo solo noi non può mancare nella vostra collezione di musica rock. 

Tracce: La title track vale da sola il prezzo, ma l’intero album è una vera esplosione di rock, punk e power ballad di altissimo livello, caratterizzate dalla voce inconfondibile di Vasco e dai alcuni dei suoi migliori testi.

Prezzo: Il disco costa davvero poco, quindi potrete farlo vostro senza spendere troppo.

 

Contro

Booklet: Presenta solo i titoli delle canzoni, senza i testi o altre immagini di repertorio che avrebbero sicuramente alzato la qualità del prodotto.

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4. Vasco Nonstop Live

 

Fare sold out allo stadio di San Siro per 6 concerti di fila è stata una delle più grandi imprese di Vasco Rossi. Se a questo si aggiunge che ogni serata è durata quasi tre ore, con Vasco e la sua band in forma smagliante, allora si capisce che il rocker emiliano è una vera forza della natura. Questa ricca edizione contiene due CD pieni delle migliori tracce di Vasco eseguite dal vivo, alcune delle quali riarrangiate come la versione metal di Fegato spappolato.  Oltre ai dischi troverete anche due DVD del concerto, in modo da poter godere delle spettacolari immagini di San Siro e della sfrenata esibizione di Vasco e della sua band sul palco. Il montaggio delle immagini non è dei migliori e sembra sia stato realizzato di fretta, ma comunque i DVD sono un’aggiunta gradita per tutti gli appassionati di musica. 

 

Pro

Brani: Alcune delle tracce classiche del repertorio di Vasco Rossi sono state piacevolmente riarrangiate, spesso in modo completamente inaspettato. 

Contenuto: Nella confezione troverete due CD e due DVD, in modo da poter ascoltare il live e anche viverlo in prima persona grazie alle spettacolari immagini catturate dal vivo.

Per appassionati: Che abbiate partecipato ad una delle 6 serate a San Siro o meno, questo album rimane un must se siete fan di Vasco Rossi. 

 

Contro

Montaggio: I video lasciano un po’ a desiderare sul montaggio decisamente confusionario che spesso non rende giustizia all’esibizione. 

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5. Colpa D’Alfredo

 

La power ballad Colpa d’Alfredo è una delle canzoni più famose di Vasco Rossi, tratta dal suo terzo album in studio uscito nell’ormai lontano 1980. Il disco si apre con il folk rock di Non l’hai mica capito, brano storico del repertorio di Vasco per poi seguire con la title track. Ad alzare il ritmo ci pensano Sensazioni Forti e la conclusiva Asilo ‘Republic’. Questa edizione è simile in tutto e per tutto a quella uscita negli anni ‘80, quindi ha un look autentico che farà un figurone nella vostra collezione di dischi. I testi di Vasco e il suo cantato su Colpa d’Alfredo sono taglienti e graffianti, raccontano di amare realtà mondane e di amori perduti come solo lui sa fare. Se non sapete dove acquistare questo disco nuovo e a prezzi bassi, cliccate pure sul link qui di seguito per andare alla pagina del negozio. 

 

Pro

Edizione: Si presenta con lo stile di quella originale uscita nel 1980, ideale se cercate questo disco in una versione il più autentica possibile. 

Tracce: Contiene brani come la title track, Anima Fragile e Non l’hai mica capito, considerate dei veri e propri pilastri della produzione di Vasco Rossi. I testi restano ancora oggi delle piccole poesie di vita vissuta.  

Suono: La masterizzazione delle tracce ripropone lo stesso suono originale, con chitarre rock graffianti e la voce di Vasco sempre diretta.

 

Contro

Arrangiamenti: Per certi versi, su Colpa d’Alfredo troviamo composizioni ancora acerbe, ma comunque piacevoli. 

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6. Liberi Liberi

 

Il nono album in studio di Vasco Rossi, pubblicato dalla EMI nel 1989, Liberi Liberi si distingue dalle altre produzioni del rocker. Realizzato senza la mitica Steve Rogers Band e il fidato produttore Guido Elmi, questo disco può risultare spiazzante, specialmente se siete abituati al Vasco degli esordi. Basta ascoltare la title track, una ballata piena di suoni che sembra fuori dalla vena rock tipica dell’artista. Anche il testo è una presa di coscienza dell’autore, lontano ormai dai disagi giovanili e che li ricorda ora con la lucidità e la stanchezza di un adulto. Nelle altre tracce troviamo un po’ di sperimentazione, come in Tango (della gelosia) o in Ormai è tardi che sembra quasi un brano dei Police. In generale si tratta di un ottimo disco, ma ve lo consigliamo solo se conoscete molto bene la musica di Vasco Rossi. Per cominciare vi suggeriamo di puntare su dischi più ‘classici’ dell’artista, in quanto riteniamo che questo non lo rappresenti al meglio.

 

Pro

Per collezionisti: Se amate la musica di Vasco Rossi non potete davvero perdere questo disco che mostra il rocker sotto una luce diversa e per certi versi più matura.

Contenuto: Oltre al CD, nella confezione troverete anche il DVD del Fronte del Palco Live 90, contenente esecuzioni dal vivo delle tracce più belle della discografia di Vasco Rossi.

Prezzo: CD e DVD vengono venduti ad un prezzo davvero conveniente. 

 

Contro

Composizioni: Le tracce di Liberi Liberi sono decisamente lontane dal tipico stile di Vasco Rossi e che a volte vanno verso sperimentazioni non sempre azzeccate. 

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7. Bollicine

 

Negli anni ‘80 Vasco Rossi stava attraversando un periodo di passaggio. Dalle composizioni punk rock e dalle power ballad, il rocker passava ad influenze musicali tipiche di quel periodo. Bollicine viene considerato uno dei dischi più belli di Vasco Rossi e della musica italiana in generale. Uscito nel 1983, questo disco contiene brani storici come l’amara rock ballad Vita spericolata e Una Canzone per te che presenta la collaborazione con il chitarrista Dodi Battaglia. Le tracce Portatemi Dio e Bollicine sono puro funk rock coinvolgente dai forti doppi sensi e assolutamente provocatorie. Il remaster delle tracce è stato eseguito con grande cura, limando il mix originale senza però snaturare il sound, conferendogli una sezione ritmica potente e chitarre dal suono cristallino. Un disco consigliatissimo non solo ai fan di Vasco, ma a tutti gli appassionati di musica, tra l’altro venduto ad un prezzo davvero basso.

 

Pro

Da collezione: Per molti fan di Vasco, Bollicine è il disco più importante della sua carriera, in quanto lo consacra al successo e ne segna la maturazione musicale. Un disco da avere a tutti i costi nella propria collezione.

Tracce: Il disco alterna power ballad a momenti di puro rock, contaminato da pop e funk senza però perdere la sua energia. I testi di Vasco sono provocanti e diretti, come sulla bellissima power ballad Vita spericolata.

Master: La rimasterizzazione del disco è stata fatta in modo superlativo, con un suono rifinito ma comunque fedele all’originale. 

 

Contro

Confezione: Forse si poteva curare un filo di più, ma si tratta davvero di un difetto minimo che non inficia ovviamente sulla qualità generale del prodotto.

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8. Vasco Tape Collection

 

Se non sapete quale album di Vasco Rossi comprare… comprate le cassette! Una bellissima idea regalo per gli appassionati di Vasco amanti del vintage, questa collezione di cassette di Vasco Rossi permette di riascoltare gli album migliori dell’artista su un supporto ormai in disuso, ma sempre affascinante. Nella bellissima confezione troverete anche un mangiacassette portatile USB grazie al quale sarà possibile ascoltare le cassette e convertirle in file MP3 con l’ausilio di PC e laptop. Tra le cassette troviamo Liberi Liberi, Gli spari sopra, Canzoni per me, Vivere o niente e altri bellissimi lavori del rocker. Il prezzo del prodotto è abbastanza elevato, quindi considerate l’acquisto solo se di Vasco volete avere proprio tutto o magari per fare un regalo. Nella confezione non sono incluse le cuffie e le pile per il walkman, da acquistare separatamente. 

 

Pro

 

Confezione: Bella da vedere e dal look graffiante, contiene la versione in cassetta di dieci album di Vasco Rossi e il mangiacassette per poterle ascoltare.

Mangiacassette: Potrete collegarlo al PC per convertire la musica su cassetta in MP3, in modo da poterla ascoltare anche in formato liquido. 

Vintage: Se siete amanti dei supporti in disuso come le cassette, allora questo articolo può davvero fare al caso vostro. Si presta molto bene anche come idea regalo ad un fan di Vasco. 

 

Contro

Prezzo: Non è proprio l’articolo più economico del merchandise di Vasco, quindi considerate il vostro budget prima di acquistarlo. 

Dotazione: Non troverete le cuffie e le batterie per il walkman, quindi dovrete acquistare questi articoli separatamente. 

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Come scegliere un buon album di Vasco Rossi

 

La sconfinata discografia del rocker di Zocca può risultare decisamente dispersiva, specialmente se avete cominciato da poco a collezionare i suoi dischi. Non si tratta quindi di fare una comparazione tra le offerte, infatti per sapere come scegliere un buon album di Vasco Rossi occorre analizzare la sua discografia e anche il suo stile musicale, spesso cambiato nel corso degli anni. 

Tra lavori in studio e dal vivo, Vasco Rossi ha prodotto una trentina di dischi, ma non è detto che dobbiate necessariamente comprarli e ascoltarli seguendo l’ordine cronologico delle uscite. Dato che il prezzo dei CD è ormai davvero basso, potrete anche comprarne più di uno, scegliendo tra quelli che contengono le tracce più famose. Non dimenticate però che durante la sua carriera Vasco Rossi ha scritto tantissime canzoni meno conosciute che comunque vale la pena di scoprire. 

Album in studio o dal vivo?

Come per ogni artista, gli album in studio di Vasco Rossi sono le opere più rappresentative, in quanto ogni disco è un’opera che porta un significato particolare, le influenze del cantante e soprattutto fa trasparire il suo stato d’animo del momento. Nel caso di Vasco Rossi quest’ultimo punto è molto importante, in quanto l’artista è sempre molto diretto e toccante quando si tratta di scrivere testi. 

Per capire e scoprire la musica di Vasco Rossi quindi suggeriamo di partire con gli album in studio. Questi lavori inoltre presentano una lavorazione del suono diversa a seconda degli anni, quindi è anche un modo interessante per analizzare i vari cambiamenti nelle produzioni nel corso degli anni. 

Per quanto riguarda gli album dal vivo, questi sono un ottimo modo per ascoltare i brani più famosi di Vasco Rossi, così come per sentire alcune versioni riarrangiate. Nel corso della sua carriera Vasco ha cambiato i musicisti della sua band, scegliendo sempre artisti di altissimo livello come ad esempio il chitarrista Scott Burns. Se conoscete la discografia di Vasco, i dischi dal vivo più recenti sono un ottimo modo per ascoltare i grandi classici riarrangiati in chiave più moderna. 

L’inconveniente dei dischi dal vivo è che spesso la loro produzione non è eccellente, specialmente per quelli realizzati negli anni ‘80, quando le tecniche di cattura del suono live non erano molto avanzate.

 

I primi lavori o quelli del successo?

I fan di Vasco solitamente adorano tutte le sue produzioni e lo seguono come se fosse un vero e proprio guru. D’altronde il suo carisma e la sua sincerità lo rendono uno dei pochi artisti ‘veri’ rimasti in Italia, capaci di capire la sfera di emozioni umane e di trasformarle in musica che arriva direttamente al cuore. 

All’inizio della sua carriera Vasco Rossi porta un rock carico di influenze punk che si alterna a brani più legati alla cantautorato italiano. Dischi come Non siamo mica gli americani! e Colpa d’Alfredo si dividono tra tracce graffianti e amare ballate che spesso raccontano la vita quotidiana e in alcuni casi anche il disagio giovanile dell’epoca. Brani dai contenuti che vanno in netto contrasto con le classiche canzoni d’amore italiane e che vogliono rappresentare una parte della gioventù apatica e in piena difficoltà. 

Gli anni ‘80 vedono il grande successo di Vasco Rossi, specialmente con dischi come Bollicine e Siamo solo noi. In questi anni il suono inizia a cambiare radicalmente, passando dai suoni distorti più ‘sporchi’ tipici degli anni ‘70 alla pulizia e alla contaminazione sonora degli anni ‘80. 

Se amate le sonorità degli anni ‘80, allora vi consigliamo dischi come Bollicine e C’è chi dice no, caratterizzati da produzioni cristalline e dal sound tipico di quel periodo. Se preferite il Vasco Rossi degli esordi invece, meglio cominciare con Colpa d’Alfredo e Siamo solo noi. 

Se invece avete intenzione di collezionare tutti i dischi di Vasco Rossi, allora vi suggeriamo di comprare prima quelli di maggior successo, per poi passare ad album particolari come lo sperimentale Liberi Liberi. 

Edizioni speciali

Come tutti gli artisti di successo, anche Vasco Rossi vanta un merchandise infinito che comprende ovviamente delle edizioni speciali. Potrete trovare box di concerti dal vivo che includono anche i DVD con le immagini video di tutta l’esibizione, particolarmente consigliati se amate vedere la musica live. 

Sono interessanti anche le raccolte di CD, vinili e addirittura cassette che presentano un packaging curato e si prestano molto bene come idea regalo per i fan sfegatati di Vasco Rossi. Tenete conto però che questi cofanetti hanno un costo abbastanza elevato. 

 

 

 

Come scrivere un brano rock

 

Se vi dilettate con la chitarra e siete appassionati di Vasco Rossi o magari dei giovani Maneskin, probabilmente vi starete chiedendo come si compone un brano rock. Ogni band ha solitamente un metodo creativo personale diverso dagli altri, quindi non c’è proprio un modo ‘corretto’ per scrivere. 

Chiaramente i musicisti più preparati sulla teoria tendono a sfruttare le loro conoscenze per creare le giuste armonie, mentre altri artisti usano l’istinto e ovviamente l’orecchio. Di norma, per quanto ci siano regole armoniche da rispettare, nei generi come il rock o il metal è importante che il brano ‘suoni’. 

Il rock è una musica che unisce ritmo, melodia e un filo di aggressività, quindi per comporre un buon brano occorre cercare di unire questi tre elementi. Solitamente un buon metodo consiste nel partire da un riff di chitarra semplice, costituito da due o più accordi suonati con un ritmo incalzante. Con le distorsioni lievi si può usare la tecnica dello strumming con la mano destra, mentre se si vuole sfociare nel metal occorre adoperare il ‘palm muting’, ovvero stoppare le corde al ponte mentre le si tocca con il plettro. 

Una volta trovati gli accordi per l’introduzione del brano, questi si possono usare anche per la strofa, magari variando la plettrata e aggiungendo (o magari togliendo) qualche nota. 

Conclusa la strofa, dovete passare al chorus, ovvero al ritornello. Qui potete cambiare il ritmo o magari usare lo stesso groove della strofa, cambiando però gli accordi. Nel ritornello è importante creare una melodia memorabile, sul quale il cantante può creare una linea vocale che entri in testa e possibilmente contenga il nome del brano. 

Tra la strofa e il ritornello potete aggiungere un piccolo bridge introduttivo, oppure inserirlo dopo il secondo ritornello per evitare che il brano risulti troppo monotono. Non dimenticate inoltre di lasciare spazio per un assolo di chitarra, magari su una strofa o sul bridge vuoto. 

Una volta creata la struttura del brano con la chitarra, si fa ascoltare al batterista che sceglierà il ritmo migliore da usare. Il basso invece può creare linee melodiche diverse dai riff, o magari seguirli creando un tappeto ritmico insieme alla batteria. 

Il rock è un genere che si può mischiare facilmente con altre influenze, si possono inserire infatti parti di tastiera così come il sassofono. Quando sentite che il vostro brano è pronto, limate tutte le parti e arrangiare al meglio tutta la struttura lavorando sugli stacchi e sui passaggi tra i vari riff. 

 

 

 

Domande frequenti

 

Quanti album ha fatto Vasco Rossi? 

Vasco Rossi ha scritto 28 album, dei quali 17 in studio e 11 dal vivo. Molti dei suoi dischi in studio sono stati tra i più venduti al momento dell’uscita e spesso hanno detenuto il primo posto nelle classifiche italiane. La sua discografia può risultare dispersiva, per questo vi consigliamo di partire dai dischi più belli, o magari da qualche raccolta comprensiva dei brani migliori. 

Quanti album ha venduto Vasco Rossi?

Vasco Rossi ha venduto quasi 40 milioni di dischi nel corso della sua lunga carriera. Solo nell’ultimo decennio, l’artista emiliano ha venduto 6 milioni di dischi, un vero e proprio record ancora imbattuto. Nonostante la produzione in studio si sia fermata al 2014, Vasco ha continuato comunque a vendere dischi, grazie ai suoi concerti spettacolari che hanno attirato anche le nuove generazioni. Con il nuovo disco in uscita nel 2024 ci si aspetta un altro boom di vendite. 

 

Quando esce il nuovo album di Vasco Rossi?

Il nuovo e attesissimo disco di Vasco Rossi ‘Siamo Qui’ è uscito il 12 novembre 2024. Vasco Rossi ha rivelato la tracklist sul suo profilo Instagram, sempre con il suo stile diretto. Il disco comprende dieci brani inediti. Si tratta del primo disco in studio da Sono Innocente, pubblicato nel 2014 e vincitore di ben sei dischi di Platino in Italia. 

 

Quanto costa un album di Vasco Rossi?

Gli album di Vasco Rossi su CD non costano molto, d’altronde questo formato ormai viene venduto a prezzi davvero bassi. Potrete trovare i vecchi dischi a 10 €, mentre quelli più recenti o i live si aggirano attorno ai 19 €. I vinili costano di più, specialmente alcune versioni particolari che arrivano a costare anche 30 €. Le raccolte di dischi o quelle in cassette invece costano di più, diciamo intorno ai 100 €, specialmente quelle con un packaging ben curato. 

 

Dove comprare gli album di Vasco Rossi?

Vasco Rossi è uno degli artisti più famosi della musica italiana, quindi potrete trovare facilmente i suoi album in qualsiasi negozio di dischi. Se non trovate quello che cercate, potete sempre comprarli online. Spesso i dischi venduti online costano di meno, inoltre sarà possibile scegliere tra diverse edizioni. 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

I vinili sono tornati di moda, ma a differenza dei compact disc richiedono una buona manutenzione per poter durare nel tempo. Se vi state chiedendo come pulire un vinile, siete arrivati sulla pagina giusta!

 

Da quando è arrivato internet nelle nostre case e sui nostri telefoni, il mondo della musica è cambiato radicalmente. La possibilità di ascoltare brani online, prima scaricandoli e adesso addirittura in streaming ha ovviamente sconvolto il mercato discografico. Artisti ed etichette puntano tutto sui singoli e sui video per Youtube, in modo da accontentare gli utenti che preferiscono ascoltare al volo una traccia, piuttosto che un intero album. 

Questo però non vuol dire che il supporto fisico sia del tutto scomparso, in quanto ci sono ancora molti appassionati di musica con la voglia di collezionare e ascoltare i dischi. Se però il compact disc è un formato in crisi, il disco in vinile è tornato di moda, un vero paradosso se si pensa che il compact disc era stato creato come suo successore. 

La rinascita del disco su vinile è stata possibile grazie ai prezzi sempre più bassi degli impianti hi-fi e l’arrivo sul mercato di giradischi portatili. Se però i compact disc non richiedono una particolare manutenzione, i vinili necessitano un po’ di cura per poter durare a lungo nel tempo. Vediamo come pulire i vinili con i metodi più usati. 

 

Panno antistatico

Uno dei metodi più utilizzati per la pulizia dei vinili, nonché uno dei più economici. Il panno antistatico permette di pulire il vinile, eliminando la polvere tra i solchi e sulla superficie del vinile. Il risultato sarà un suono cristallino, specialmente con i vecchi dischi. Magari avete una delle prime edizioni di un album dei Led Zeppelin e il suono non vi soddisfa, probabilmente a causa della polvere accumulata. Grazie al panno antistatico potrete riottenere il suono originale del vinile, per godere al massimo di ogni dettaglio sonoro. Evitate di usare la pezza per gli occhiali, in quanto potrebbe danneggiare il vinile.

Spazzole

Se il panno non vi sembra sufficiente per la manutenzione del vostro disco 33 giri preferito, allora vi consigliamo di usare una spazzola. Come potete immaginare, parliamo di spazzole e rulli appositi per i vinili, creati in fibra di carbonio, un materiale leggero e sottile, ideale per pulire la superficie e i solchi dei vinili senza graffiarli. La spazzola è decisamente più efficace del panno, ma ovviamente ha anche un prezzo più alto.  Per usarla correttamente, basterà passarla sul vinile con un movimento circolare senza premere troppo. In alternativa alle spazzole in fibra di carbonio, potete usare quelle in velluto. 

 

Rullo

I rulli in gomma adesiva sono considerati decisamente efficaci per la pulizia del disco, specialmente per i vinili che necessitano di una pulizia molto accurata. Il loro prezzo è abbastanza alto, ma ne vale la pena in quanto il rullo potrà durare a lungo nel tempo. La gomma cattura polvere e sporcizia dai solchi e dalla superficie del vinile, dovrete semplicemente posizionare il rullo sul vinile e farlo girare sul piatto. Una volta fatto, potrete lavare la gomma in modo da rendere il rullo nuovamente utilizzabile.

Lavaggio

Avete mai pensato di poter lavare il vostro vinile? Ovviamente non dovrete certo immergerlo in una bacinella con acqua e sapone, bensì utilizzare una macchina lavadischi. Il costo di questi articoli è abbastanza alto, quindi solitamente sono consigliati per professionisti (DJ e produttori) o per gli audiofili. La macchina lavadischi è fondamentalmente una vaschetta da riempire con del liquido antistatico (incluso solitamente nella confezione) e in seguito inserire il vinilo. Dopo la pulizia occorre risciacquare con acqua distillata. 

 

Kit per la pulizia

Se siete amanti del fai da te, la soluzione migliore per pulire i vinili è optare per un kit di pulizia che spesso include alcuni degli oggetti visti in questo articolo. Nei kit infatti potrete trovare il panno antistatico, la spazzola in fibra di carbonio, una spugna e uno spray per la pulizia dei vinili. In questo modo potrete prendervi cura dei vostri dischi, scegliendo il metodo giusto per ognuno.

 

Vinile, CD o musica liquida?

Probabilmente siete arrivati su questo articolo perché state considerando l’acquisto di un giradischi. In linea di massima, i vinili sono il supporto fisico con la qualità audio più fedele, sebbene per ottenere buoni risultati occorre investire in un impianto con speaker e sintoamplificatore, magari aggiungendo un subwoofer per i bassi.

Il costo dei vinili inoltre è più alto rispetto a quello dei compact disc, sebbene ormai si possono trovare delle offerte convenienti in molti negozi di dischi. Occorre solo fare un po’ di attenzione ad alcune edizioni particolari di album famosi che spesso valgono solo il prezzo della custodia e lasciano a desiderare in termini di suono. 

Per quanto riguarda i compact disc, di sicuro questi non hanno il fascino del vinile, ma sono un formato estremamente diffuso. Le band emergenti preferiscono puntare sui CD, in quanto la stampa dei vinili è abbastanza costosa e raramente le etichette underground possono finanziarla. Il disco inoltre si rivela più pratico in termini di spazio e meno costoso, inoltre la qualità sarà comunque superiore a quella dei brani in streaming. 

La musica liquida ovviamente è comodissima, perché potrete ascoltarla ovunque vi troviate e senza occupare spazio fisico. Gli mp3, i video su Youtube e lo streaming permettono di trovare tantissimi artisti poco conosciuti, ascoltare i singoli famosi e interi album. La qualità non è il massimo, ma molto spesso gli appassionati ascoltano i dischi in streaming su Spotify, prima di comprare il disco o il vinile dell’artista preferito. 

 

 

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Avete sentito parlare di musica indie, ma non avete idea di cosa sia? Leggete il nostro articolo per saperne di più.

 

Quando si parla di musica Indie (non indi come molti scrivono) solitamente si finisce sempre per parlare di un genere musicale più che di un movimento. In realtà il termine Indie, abbreviazione di “independent” (indipendente) potrebbe abbracciare una vasta quantità di artisti che si autoproducono e si autogestiscono,  separati dalle label e dai contratti discografici. Questo concetto ovviamente si lega alla musica underground di diversi generi, dove per forza di cose i musicisti autofinanziano le loro produzioni. 

Quindi, perché alcuni artisti famosi vengono definiti Indie, quando sono chiaramente sotto contratto con le major discografiche? Semplice, in realtà come tutta la musica anche il genere indie si è trasformato negli anni, passando dai primi dischi di band emergenti a diventare un vero e proprio fenomeno globale, avvolgendo vari tipi di musica.

Ma iniziamo dal principio: come la maggior parte della musica moderna, lo stile indie ha avuto origine in Inghilterra grazie ad una raccolta su cassetta di alcune band della scena underground di metà anni ‘80. Suono tipico? Distorsioni delle chitarre al massimo, riff di chitarra suonati su accordi aperti e lasciati vibrare con lunghissimi feedback che vanno quindi a sostituire la melodia e l’abilità vocale. 

Marchio di fabbrica dei chitarristi Indie della scena britannica e in seguito di quella statunitense sono le enormi pedaliere create con pezzi di compensato e pedali effetto di ogni tipo che molti chitarristi ‘puristi’ ritengono completamente inutili. Le indie girl e gli indie boys vestiti con abiti casual iniziavano a creare l’indie style che si è poi trasformato nel classico “flanellone” della scena grunge, della quale parliamo subito. 

Negli anni ‘90, il suono disagiato della musica indie esplode nel grunge di Seattle, ma viene definita come ‘alternative rock’ per distinguerla dal genere indie che comprendeva band decisamente meno conosciute. Dagli anni ‘90 in poi il concetto di musica indie si è cominciato a fondere con diversi generi come il rock, il prog rock, il metal e infine la musica pop. Anche a livello grafico, i disegni indie delle copertine dei dischi presentavano la musica alla loro maniera. 

Proprio con l’indie pop, questo genere esplode e acquisisce una maggiore notorietà a livello globale, permettendo anche ad alcune realtà italiane di emergere. Certo, l’indie pop ha davvero poco a che vedere con le distorsioni e con i feedback, ma comunque sfrutta delle sonorità particolari diverse da quelle tipiche del pop mainstream. 

Vediamo quali sono alcuni artisti della musica indie in Italia

 

Calcutta

Sguardo perso nel vuoto e nomi delle tracce che sembrano usciti da una mostra d’arte moderna, Edoardo D’Erme, in arte Calcutta si è fatto un nome nella scena musicale italiana come produttore e come musicista. Il suo album Mainstream è stato un grande successo, ma ancor di più il disco Evergreen che contiene il singolo Paracetamolo. Il cantato strascicato e la musica lenta, ma comunque coinvolgente sono il marchio di fabbrica di Calcutta.

 

Cosmo

Le canzoni indie  italiane spesso sono dei pasticci tra musica dance anni ‘80 prodotta con campioni di alta qualità, con produzione stellare e voce malinconica a seguire. Cosmo è un po’ il risultato di questo particolare incrocio che può piacere e non piacere a seconda della propria resistenza alla musica melensa. Un artista comunque molto valido per la musica alternativa italiana, legato però a certi stilemi della nostra ‘canzonetta’ troppo legata ai temi tristi e alla totale mancanza di energia. 

Thegiornalisti

Quando si sono sciolti, molti amanti della musica hanno tirato un sospiro di sollievo, specialmente perché nessuno ne poteva più di ascoltare il singolo Riccione. Antitesi di tutto ciò che il termine ‘indie’ può voler dire, i Thegiornalisti propongono le classiche composizioni tra la dark wave britannica e le sonorità più moderne. Spesso portati avanti dal carisma del frontman Tommaso Paradiso, i Thegiornalisti sono stati spesso definiti come il gruppo indie di punta italiano, anche se non si capisce ancora il perché. 

 

Gazzelle

Prendete un album di Vasco Rossi e farcitelo di accordi tra il punk rock e campionamenti di elettronica, poi aggiungeteci voce nasale e testi tra il nonsense e il romantico. Ecco Gazzelle, musicista Indie italiano di grande successo. Come tutto l’indie italiano, anche ascoltare un intero disco di Gazzelle è una sfida, consigliato solo a chi ama le opere che riescono a risultare malinconiche anche con un ritmo serrato.

 

Iosonouncane

Come spesso succede in Italia gli artisti più validi restano confinati in un limbo tra l’underground e la fama. La ricerca del suono, le composizioni, lo stile vocale e la classe del cantautore sardo Jacopo Incani lo hanno reso uno degli artisti underground italiani più apprezzati. Peccato che i discografici siano troppo impegnati a cercare di riproporre sempre le stesse soluzioni stantie, aspettando magari che Iosonouncane se ne esca con il classico singolone indie nonsense alla Thegiornalisti.  

Giancane

Politicamente scorretto e legato alla scena punk, Giancane è un musicista decisamente scomodo e disagiato, per questo difficilmente lo si vede in giro. Spesso associato a Zerocalcare, Giancane è capace di descrivere il disagio proprio come il famoso fumettista: un po’ con ironia, un po’ a pugni nello stomaco. La sua canzone di Natale è un must da non perdere assolutamente.